19.

Accolse il paziente in una stanza grande, con tante macchine che ornavano le pareti.

Gli fece qualche domanda. Ma Paolo non riusciva a rispondergli. Si sentiva confuso. Anche i muscoli facciali li sentiva atrofizzati.

Toccò diversi punti del corpo. Ispezionò le varie diramazioni del cervello.

Dopo un due ore si agonia, finalmente il responso.

Lo fece rivestire e lo accompagnò sottobraccio a sedersi su una sedia a rotelle.

Il medico prese un respiro profondo, guardò il suo sguardo, languido ed esausto. Frugò nel vocabolario parole giuste, parole che potevano dargli una speranza.

Quella di vivere.

La forza per andare avanti.

Di trovare un motivo per sopravvivere.

Aspettare una risposta, perché a lui.

Iniziò a muovere le labbra, e sentenziò qualcosa che nessuno nella vita vorrebbe sentire.

-La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria cronica che colpisce cervello e midollo spinale, ossia il sistema nervoso centrale. Per questo lei accusa forte emicrania.

E’ caratterizzata da una progressiva degenerazione della mielina, una sostanza grassa che riveste le fibre nervose permettendo il transito dei segnali dal sistema nervoso centrale agli organi ed ai muscoli del corpo.

Una trasmissione bloccata o fortemente rallentata si manifesta quindi come sintomo della malattia a livello del bersaglio del segnale: se per esempio ad essere interessata è la mielina del nervo ottico a risentirne sarà la vista.
Ecco perché si è verificato il fenomeno del semaforo. Campanello d'allarme è confondere il rosso ed il verde.

La zona in cui la mielina è stata danneggiata o distrutta viene definita placca, nel tempo una placca diventa più dura a causa della formazione di tessuto cicatriziale: ecco quindi che il nome della malattia deriva da una sclerosi(sono presenti cicatrici) multipla (in molte zone).-

Lo guardò con aria perplessa.

-C'è una cura, almeno?- pronunciò con enorme difficoltà.

-I ricercatori non hanno ancora scoperto se le alterazioni cognitive causate dalla sclerosi multipla rispecchiano problemi nell’acquisizione o nel recupero delle informazioni, oppure una combinazione di entrambi questi fattori. Provi a praticare nuoto, spesso persone che soffrono di questa malattia, trovano sollievo in acqua fredda.- aggiunse.

Senza emettere un solo suono, cercò di andarsene a casa. Solo per un attimo si voltò -Io stò per diventare padre.- prese la cartella clinica e cercò di pilotare la carrozzina.

Con aria compassionevole, lo guardava allontanarsi.

Squillò il telefono.

Sylvia.

Aveva telefonato per tutto il giorno. Senza una sola risposta.

Decise di scriverle "Amore vieni a prendermi, sono in ospedale."

"In ospedale? Corro!"

Si recò all'uscita e si alzò con tutta la forza che poteva avere. E l'accolse con un sorriso.

-Amore, mi hai fatto preoccupare, potevi dirmelo che eri in ospedale.-

E fece una fatica inumana nel risponderle -Ero preoccupato per il mal di testa, ma tranquilla tesoro, me la sono cavato con un'aspirina.- continuò a sorriderle e poi le accarezzò la pancia.

-Amore sta arrivando tuo figlio da Napoli, stasera lo andrò a prendere, ti ricordi che si deve trasferire da noi?-

-Benissimo, sono contento- pronunciò con un filo di voce.

Arrivati a casa, dormì per il resto della giornata, si alzò soltanto per accogliere Simone.

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