9. LA LEZIONE.
Gli studenti Ombra ascoltarono con attenzione le parole di Le Prof, catturati dalla sua eloquenza e dalla passione per l'arte della recitazione. Molti di loro erano già immersi nel mondo del teatro da anni, ma c'era sempre qualcosa di nuovo da imparare, soprattutto quando il maestro era così ispirato, non a caso da esperienze anche personali.
Le Prof si mosse con grazia sul palco, avvicinandosi agli studenti con un sorriso incoraggiante.
«Ora, per iniziare, vi chiedo di chiudere gli occhi e di immaginare di essere qualcun altro. Un personaggio che ammirate, un personaggio che vi spaventa, qualcuno che vorreste essere o qualcuno che detestate. Sentitevi liberi di esplorare le vostre emozioni e di lasciarvi trasportare dall'esperienza», disse, con voce fluente e rassicurante.
Gli studenti Ombra chiusero gli occhi e si lasciarono andare alla fantasia, immaginando di essere in un luogo diverso, di vivere una vita diversa, di essere completamente diversi da loro stessi.
«Ora, lentamente, aprite gli occhi e prendete coscienza del personaggio che avete scelto di interpretare», continuò Le Prof, osservando con attenzione le espressioni dei suoi studenti.
Uno dopo l'altro, gli studenti aprirono gli occhi e si guardarono intorno, sorpresi dal potere della loro immaginazione.
«Ora, condividete con noi chi siete diventati. Che ruolo state interpretando? Quali emozioni provate?», chiese Le Prof, incoraggiando gli studenti a condividere le loro esperienze.
Uno studente alzò la mano timidamente, «Sono diventato un guerriero solitario, in lotta contro le forze del male. Mi sento coraggioso, ma anche solo...».
Un'altra studentessa prese la parola.
«Io invece ho immaginato di essere una principessa intrappolata in una torre, in attesa del mio cavaliere errante. Mi sento speranzosa e impotente!», esclamò con entusiasmo.
Le Prof annuì con approvazione.
«Ottimo lavoro. Ora, continuate a esplorare questi ruoli, parlate tra voi, esplorate i dintorni... approfondite le emozioni, portate i vostri personaggi in vita sul palco!», incoraggiò il professore alzando in alto il braccio e posando con autostima.
«Ricordate! Il teatro è uno specchio della vita!», esclamò con audacia, «E ogni volta che salirete sul palco, avrete l'opportunità di trasformare voi stessi e il mondo che vi circonda!», concluse, con un sorriso di soddisfazione.
Gli studenti si guardarono l'un l'altro con occhi brillanti di eccitazione, pronti a immergersi ancora di più nel meraviglioso mondo della recitazione.
«Chi vuole cominciare a improvvisare una parte?!».
Gli studenti Ombra si guardarono l'un l'altro con eccitazione e timidezza, ma ben presto uno di loro, un giovane biondo alzò la mano, «Io voglio provare!», disse, emergendo dal gruppo.
Le Prof sorrise, accogliendo la sua volontà di partecipare.
«Fatti avanti! Avvicinati al centro del palco e racconta la tua storia!», incoraggiò Le Prof.
Il giovane Ombra si mosse con fiducia verso il centro del palco, sentendosi eccitato ma anche un po' nervoso per la sua improvvisazione, «Allora... io sono un detective privato in una grande città, alle prese con un misterioso caso di omicidio», iniziò.
«Perfetto, sipario! Si comincia!».
Gli altri studenti si radunarono attorno al volontario, osservandolo con interesse mentre cominciava la sua interpretazione.
«Cammino per le strade buie, illuminato solo dalle luci intermittenti dei lampioni», continuò il ragazzo biondo mentre iniziò a camminare per il palco con sguardo attento.
«Sento il peso del mio cappotto sulla schiena mentre cerco indizi», proseguì lo studente.
Le Prof osservò con attenzione, notando la dedizione e la passione con cui l'Ombra interpretava il suo ruolo. Era evidente che stava mettendo tutto sé stesso nella sua performance, lasciandosi trasportare completamente dalla sua immaginazione.
«E poi, improvvisamente, trovo una prova che cambia tutto!», concluse.
Gli altri studenti applaudivano con entusiasmo, impressionati dalla sua performance.
«Bravo!», esclamò Le Prof, avvicinandosi al giovane Ombra con un sorriso di approvazione.
«Hai portato il tuo personaggio in vita sul palco in modo convincente e coinvolgente. Ora, approfondiamo la trama, cos'è questa prova? Da chi ha ricevuto l'informazione? I sospettati? Chi ha interrogato?».
Il giovane Ombra sorrise soddisfatto per l'approvazione del suo insegnante e si sentì incoraggiato a continuare la sua improvvisazione con ancora più fervore, «Questa prova... è una fotografia. Una foto che mostra il momento esatto dell'omicidio».
Gli altri studenti si avvicinarono con interesse, ansiosi di conoscere i dettagli della trama.
«Quindi sei convinto su chi sia l'assassino?», chiese il professore.
«Sì!», rispose lo studente.
Le Prof si avvicinò agli altri studenti, «Chi di loro?».
Gli studenti si guardarono l'un l'altro, cercando di individuare il colpevole nella trama improvvisata dal loro compagno.
Uno studente dal viso severo alzò la mano, «Io sono convinto che sia stato il proprietario del night club, Mr. Black, a commettere l'omicidio! Ha avuto un litigio con la vittima poco prima che avvenisse il delitto!».
Un'altra studentessa, con l'aria misteriosa, prese la parola, «Ma potrebbe anche essere stata la sua assistente, Miss Scarlet. Ha sempre avuto un'aria sospetta e sembra nascondere qualcosa!».
Le Prof annuì, osservando attentamente le argomentazioni degli studenti.
«Entrambe le teorie sono plausibili», disse, riflettendo sulla trama improvvisata, «Cosa ne pensa, signor detective?», domandò, rivolgendosi allo studente sul palco.
Il giovane Ombra che interpretava il detective si grattò il mento, riflettendo.
«Dalle prove raccolte e dalle testimonianze finora ottenute, sembra che entrambi i sospettati abbiano i loro motivi e le loro opportunità per aver commesso l'omicidio».
Si fermò un istante, raccogliendo i suoi pensieri prima di continuare.
«Tuttavia», disse con fermezza, «Dopo aver analizzato attentamente la scena del crimine e i dettagli della fotografia, credo che la chiave per risolvere questo mistero risieda nella relazione tra la vittima e il proprietario del night club, Mr. Black».
La sua affermazione suscitò un sussurro tra gli altri studenti, mentre si chiedevano cosa avesse scoperto il giovane detective.
«Mr. Black, venga qui» continuò, «Lei ha avuto modo di avvicinarsi alla vittima poco prima dell'omicidio, come testimoniano le immagini della fotografia. E il detto litigio potrebbe essere stato il catalizzatore per un'escalation di eventi che hanno portato al tragico epilogo».
Gli occhi degli studenti erano fissi su di lui, aspettando con ansia la sua conclusione.
«Ma non dobbiamo sottovalutare la possibilità che Miss Scarlet possa avere segreti che ancora non conosciamo. Dobbiamo continuare a raccogliere prove e interrogare i sospettati prima di trarre una conclusione definitiva».
Le Prof sorrise e batté le mani, intanto la campanella suonò la fine della lezione.
«E... sipario! Eccellente lavoro, tutti voi! State davvero facendo progressi! Domani continueremo e inventeremo nuove storie, non smettete di allenarvi a casa, mi raccomando!».
Mentre Le Prof concluse la lezione con parole di incoraggiamento, un applauso improvviso risuonò da un angolo della sala. Era Joka, che lo osservò con un sorriso enorme sul volto.
«Grande performance, signor Le Prof!».
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