30. FLASHBACK PARTE 2.

Il bacio tra Maya e Sir Kita fu inizialmente esitante, come se entrambi stessero esplorando un territorio sconosciuto.

«Maya...», mormorò Sir Kita, interrompendo il bacio e guardandola negli occhi, «Sei sicura di voler continuare?»

Maya esitò un momento, poi annuì, sentendo il bisogno di confermare a se stessa e a lui la sua decisione, «Sì, sono sicura», rispose, anche se la sua voce tremava leggermente.

Sir Kita sorrise, «Bene, allora lasciati andare».

Continuarono a baciarsi, con Sir Kita che esplorava la sua pelle con mani esperte, sfiorandola con una delicatezza che la faceva impazzire, mentre lei cominciò a spogliarlo del suo costume di Fox nero e godere della sua bellezza maschile.

Lui la prese tra le braccia, avvicinandola a sé, e continuò a baciarla, mentre lei esplorava il suo corpo con le mani, scoprendone ogni dettaglio, guidata dalle sensazioni, e dimenticando tutto il resto. Sentiva il calore del suo corpo contro il proprio, così come la forza delle sue braccia che la stringevano, e si sentiva sempre più attratta da lui.

Sir Kita, sentendo il desiderio crescere in entrambi, la sollevò delicatamente e la portò verso il divano. La adagiò con cura, continuando a baciarla, e poi si stese accanto a lei. Le sue mani continuarono a esplorare il corpo di Maya, accarezzandola con una delicatezza che la faceva rabbrividire di piacere.

Quando finalmente si staccarono, entrambi respirando pesantemente, Maya guardò Sir Kita con occhi lucidi di emozione. Lui la guardava con la stessa intensità, un sorriso soddisfatto sulle labbra. Si presero per mano, godendosi quel momento di intimità e complicità.

«Wow», mormorò Maya.

Sir Kita le accarezzò il viso con dolcezza, «Sorpresa, ah?».

«Beh... lei ha una fama particolare a scuola, signor preside. E, e... fare sesso con lei è...».

«Taci. Conosco i miei limiti dannati come sono io un Ombra dannata», rispose lui.

Maya rise, alzandosi dal divano e raccogliendo i suoi vestiti per rindossarli, «Lo so, ma alla fine, se fossimo sulla Terra, questo sarebbe moralmente ed eticamente scorretto. Inoltre io, solo io ho cominciato in questa faccenda. Non vorrei essere d'intralcio nella vostra relazione con Le Prof».

Sir Kita ridacchiò, «Io e le Le Prof non abbiamo una relazione...»

Maya lo guardò, sorpresa, «Davvero? Pensavo che foste più che colleghi, si vocifera a scuola».

Sir Kita scosse la testa, «No, la nostra relazione è puramente professionale».

«Non è molto credibile, ma farò finta di crederle...», sbottò Maya, visibilmente gelosa.

Sir Kita rise leggermente di fronte alla reazione di Maya, poi prese un'espressione più seria, «Maya, capisco che ci siano delle supposizioni, ma ti assicuro che tra me e la Prof non c'è nulla di più che una stretta collaborazione professionale e forse un pizzico di fisicità...».

Egli si alzò, raccogliendo una camicia e un paio di pantaloni neri, e dopo averli indossati, si sedette sul divano accanto alla ragazza.

«Forse sembro invadente. È solo che... beh, ho sempre avuto l'impressione che tra voi ci fosse qualcosa in più», borbottò lei, notando ancora il petto nudo di lui sotto la camicia sbottonata.

«Devi capire bene la differenza tra attrazione fisica e amore, mia cara Maya», disse Sir Kita.

Maya sospirò, poi, diede un'occhiata al suo telefono e spalancò gli occhi, «È mezzanotte! Devo tornare a casa!».

Dopo aver raccolto tutti i suoi strumenti da disegno e messi nello zaino con fretta, la ragazza corse verso la porta, ma Sir Kita la fermò per un braccio, «E te ne vai da sola? A quest'ora? Ho la macchina, permettimi di accompagnarti a casa. Dici ai tuoi che sei uscita con amici, però», disse.

Maya annuì, accettando la proposta di Sir Kita, «Va b-bene, grazie...».

Sir Kita sorrise e si diresse verso l'auto parcheggiata proprio fuori dalla casa, illuminata dalla luce fioca dei lampioni, poi, aprì la portiera per Maya e la invitò a salire, chiudendola delicatamente una volta che fu a bordo.

Dopo che Sir Kita chiese indicazioni della casa della ragazza, la raggiunse in pochi minuti.

Sir Kita parcheggiò l'auto, poi si girò verso Maya.

«Siamo arrivati. Vuoi che ti accompagni fino alla porta?», le chiese gentilmente.

Maya scosse la testa, con un sorriso timido, «No, va bene così. Grazie».

«Sei sicura?», domandò lui.

Maya scosse la testa, arrossendo sul volto e rimanendo immobile, come stesse aspettando.

Sir Kita allora scese dall'auto e l'accompagnò verso la porta, poi la prese per i fianchi delicatamente, «Voglio che tu sappia che è stato un momento molto speciale per me, e nonostante tu creda della storia tra me e Le Prof, ti giuro che non è vero nulla».

Maya ghignò, le piaceva il tocco del preside, «Va bene, allora ci credo».

Sir Kita sorrise, «Mi fa piacere, allora... buonanotte Maya».

«Buonanotte, Kita», rispose lei con un mormorio, poi si girò verso la porta ed entrò.

Dopo quella prima notte, Maya e Sir Kita si ritrovarono ancora insieme altre volte, e ogni incontro era pieno di passione e desiderio, e la loro intimità cresceva di volta in volta.

Tuttavia, a scuola iniziarono a circolare voci sull'avvicinamento tra Sir Kita e Le Prof in modo amoroso. Maya, già vulnerabile e incerta per natura, cominciò a sentirsi sopraffatta dalla gelosia, ancora una volta.

Le sue domande e i suoi dubbi riguardo alla sincerità di Sir Kita iniziarono a consumarla, fino a quando non poté più ignorare i commenti maligni e le supposizioni dei suoi compagni.

Un giorno, dopo aver sofferto in silenzio per un po', Maya decise di affrontare direttamente la situazione e, con il cuore in gola e le mani che tremavano, prese il suo telefono e compose un post su un social network frequentato dai suoi compagni di scuola nel Metaverso: il MetaBook.

"Buongiorno a tutti gli studenti e studentesse della scuola d'arte di Sir Kita. Sono qui per comunicarvi che la relazione tra il preside e il vice preside Le Prof è vera, quindi, a tutte voi, non sperate di avere un confronto con il preside Kita. Io ci sono passata e sto soffrendo adesso".

Dopo che il post fu pubblicato, suscitò grande interesse da parte di un Ombra, che si presentò all'ufficio del preside chiedendo: 'Cosa è successo tra te e Le Prof? Mio ex partner?' Era Joka.

'Siediti, che ne parliamo con più tranquillità... e per favore, chiudi la porta', fu la risposta di Kita.

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