12-14 dicembre - prima parte
1974
12 dicembre
Michael lo spronava ad uscire dal suo guscio. Proprio quella mattina erano usciti con le cappotti, sciarpe e capellino. Robert guardava il lago senza parlare e Michael odiava il silenzio, prese la neve e fece una palla. Prese la mira e colpi Robert alla schiena.
- ma... -
- Robert - lo chiamò Michael.
Robert si girò e gli arrivò una palla in faccia.
- ma che fai? - chiese Robert confuso. - mi vuoi far male? -
- ma no. Voglio solo fare lotta con palle di neve, dai é divertente - rispose Michael. - fai una palla e cerca di colpirmi -
Robert mise le mani nella neve e guardò Michael creare una palla di neve perfetta mentre a lui veniva uno sgorbio. Non era una palla. Non era bravo nemmeno in quello.
- é stupido come cosa - disse Robert scontroso, buttando la palla a terra.
Michael non capiva. Robert non l'aveva risposto in quei sei giorni in cui era li, era sempre stato gentile.
- Robert, che hai? - chiese Michael confuso.
- non ho nulla. É la mia espressione - rispose Robert musone.
- non é vero. Di solito sei allegro con me - disse Michael. - adesso sei scontroso. Non capisco cosa ti ha reso così -
- voglio andare a casa - disse Robert voltandosi.
Michael lo fermò.
- Robert, puoi dirmi tutto - disse Michael con voce rassicurante.
Robert rimase in silenzio e poi confessò imbarazzato.
- lamiapallanonéunapallaébruttissimamentrelatuaéperfetta - disse Robert velocemente.
- eh??? -
- la mia palla non é una palla. É venuto uno sgorbio. É bruttissima mentre la tua é perfetta. Cosi sferica - disse Robert parlando chiaramente.
- ohhh -
Michael avrebbe dovuto capirlo soprattutto con dei genitori che aveva Robert che il bambino era insicuro. Pensava che tutto quello che faceva era sbagliato perché i signori lightwood non facevano altro che dire ' sei un incapace. Sbagli sempre. Perché non ho un figlio perfetto? '
- Robert, non devi pensare che non sei bravo. É una cosa nuova per te. É normale. Anch'io quando Oliver mi ha insegnato a fare le palle di neve, ero impedito - gli raccontò Michael per fargli capire.
- ma dai. Tu impedito? Non ci credo proprio - disse Robert scettico.
- é vero. Ero una frana - disse Michael sincero. - non sono perfetto come credi -
Robert era così incredulo.
- ti insegno io -
Michael lo guidò con le mani, insieme crearono una bella palla di neve e Robert sorrideva.
- é bellissima - disse Robert felice. - la nostra palla perfetta -
- si, la nostra palla - disse Michael tenendo la palla nelle loro mani.
Da lì iniziarono a giocare e Robert si divertì molto, aveva una mira perfetta e si colpivano a vicenda tra gli alberi. Fu molto divertente.
Durante l'ultima lotta, Robert scivolò nel lago ghiacciato e Michael lo salvò.
Tornarono a casa tutti e due bagnati. Obi, il nascosto di casa li accolse e si occupò di loro. Robert e Michael starnutivano e fu la prima volta che il primo vedeva un altra persona nuda.
Lo invitò nel suo letto dopo che si misero i pigiama.
- mi é piaciuto. Dovremo rifarlo - disse Robert con un sorriso mentre la febbre saliva.
I genitori di Robert non sarebbero tornati per un paio di giorno, Michael si occupo di lui, gli preparò da mangiare, gli leggeva libri non approvati dai coniugi lightwood, faceva spettacolini con i calzini e Robert rideva come un pazzo. Robert era stato male altre volte ma si era sempre annoiati mentre Michael cambiava ogni cosa. Michael stava svegliò tutte le notte a fargli compagnia e gli teneva la mano.
14 dicembre
Robert si alzò guarito e per ringraziare Michael delle sue amorevoli cure, decise di fare qualcosa di speciale.
Andò da Obi.
- Obi, mi insegni a far un dolce - disse Robert stupendolo.
- signorino, non può farlo. I padroni non sarebbero d'accordo - disse Obi categorico.
- ma volevo far una sorpresa per Michael - disse lui triste.
- magari può pensare ad altro. Qualcosa lui desidera di più - disse Obi consigliandogli.
Robert ci penso tutto il giorno mentre trascorreva il tempo con Michael. L'altro lo vedeva stranamente distratto soprattutto durante le lezioni di storia. Robert si trovò nella sala della musica e ricordò che Michael gli parlava di suo padre che era anche un pianista e che gli aveva insegnato a suonarlo.
Ora sapeva la sorpresa.
Robert chiamò Michael e gli disse: - stasera, ho una sorpresa per te -
- una sorpresa!!! Wow!!!! - disse Michael illuminandosi.
Per una mezz'ora, Michael gli dava il tormento per sapere un indizio.
- non dirò nulla - disse Robert categorico.
- ma io sono curioso - disse Michael mettendo il broncio. - non riesco a resistere fino all'orario -
- non é più una sorpresa se te lo dico - disse Robert al lato curioso del suo amico.
- uffi - disse Michael brontolando.
Robert rideva sotto baffi.
Nel pomeriggio tardi, Michael cercava Robert e non lo trovò.
- Obi, dov'è Robert? - chiese Michael.
- ha portato dei documenti alla maniero di trueblood - rispose Obi mentendo.
Michael non capì perché Robert non l'aveva portato con sé. Loro due erano inseparabili.
Era sera...
Michael era in camera triste e sentì qualcuno bussare.
- Michael, sono io. Esci - disse Robert con una voce rotta dell'emozione.
Michael uscì dalla stanza.
- Michael, mettiti questa -
Michael era confuso ma prese la benda, se la mise e Robert lo portò verso la sorpresa.
Aprì la porta, gli tolse la benda e Michael vide la sala di musica. C'era un pianoforte di fronte a lui e anche una tovaglia con cuscini per terra e sopra una gran ciotola di fragole e tanti dolci a quel gusto.
Robert aveva registrato nella sua mente che Michael amasse le fragole e non le mangiava da tempo. Ricordava che Michael mangiava fragole con la sua famiglia sul prato nella foresta.
- lo so che non é la stessa cosa. Non siamo nella foresta ma... -
Michael era commosso e di slancio gli diede un abbracciò.
- é bellissimo - disse Michael felice.
Mangiarono tanti dolci e bevvero la cioccolata alla fragola.
Michael adorava immergere le dita dentro la marmellata e succhiare con le dita. Se la gustava a pieno. Robert era rosso ma incantato da quello spettacolo. Robert si sporco con la cioccolata e Michael avvicinò.
- sei sporco - disse Michael ridendo.
- dove? - chiese lui in panico.
- sul naso e vicino la guancia - rispose Michael. - faccio io -
Robert vide Michael leccargli il naso.
- ma che fai? - chiese lui sconvolto.
- é un peccato sprecare questi schizzi - rispose Michael fata birichina. - e poi la cioccolata sulla tua pelle é buonissima -
- non dire cose imbarazzanti - disse Robert arrossendo furiosamente.
Michael gli leccò via la cioccolata dalla guancia con gusto.
Veramente una fata birichina.
Dopo il ricco picnic, Michael si mise al pianoforte e suono per Robert. Fu una serata magica e la conservarono nei loro cuori.
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