Capitolo 8-La città dei due mari
Amanda Midwinter
Quello era il primo nome di una lunga lista da seguire in giro per il mondo...
La prima tappa? L'Italia
I nostri cacciatori sono in viaggio da ore su un aereo; avrebbero potuto usare un portale ma sarebbe stato troppo faticoso e le energie sono indispensabili...
P.o.v Alexia
"Non ce la faccio più! Quanto manca?" Esclamo disperata
Questa scatola di metallo con le ali è opprimente
"Mezz'ora, è inutile chiederlo ogni cinque minuti" mi risponde Mat esasperato
"Ho bisogno di sgranchirmi, vado a fare un giro" annuncio
Mi alzo dal sedile e mi dirigo in prima classe, appena entro rimango sbalordita: niente sedili scomodi e grigi, qua è tutto rosso e oro con divanetti e tavolini pieni di stuzzicherie
"Perché non siamo venuti qua?" Mormoro fra me e me
Continuo a camminare finché non sento qualcuno chiamarmi
"Hey biondina! Perché non vieni a sederti qua?"
Mi giro e noto un ragazzo con i capelli ossigenati e gli occhi verde smeraldo, vestito in ghingeri e con un piercing al labbro
Mi avvicino "E tu chi saresti?" Domando indispettita
"Io sono Dylan, tu invece?"
"Una cacciatrice, succhiasangue"
Il ragazzo sbianca all'improvviso "Dovresti nasconderli meglio quei canini" aggiungo
Mi prende per un braccio e mi fa sedere accanto a lui, poi avvicina le sue labbra al mio orecchio "Stai attenta, l'Italia è terra di molti vampiri ed una ragazza come te non passa di certo inosservata"
Ad un tratto gli autoparlati annunciano l'imminente atterraggio, così mi alzo e torno dagli altri
Una volta usciti ci dirigiamo all'Istituto di Roma
"Siamo sicuri che questa nuova runa ci permetterà di capire e parlare tutte le lingue?" Domando osservando il simbolo tondeggiante sul mio polso
"Al cento per cento" conferma Clary
Mentre aspettiamo un Taxi scorgo la chioma bionda del vampiro di prima venirmi incontro
"Ci si vede biondina" mormora scoccandomi un bacio sulla guancia e lasciandomi interdetta
"E quello chi cavolo era?" Esclama Sebastian in preda alla gelosia "Se lo prendo lo faccio a brandelli"
Lo afferro per la mano "Non c'è bisogno, era solo un imbecille... e poi dovresti sapere che sei l'unico per me" dico maliziosa
Il suo sguardo si addolcisce e circonda le mie spalle con un braccio
"Se avete finito di amoreggiare, il taxi è arrivato" ammicca Jace
Dopo un'altra ora di strada finalmente arriviamo all'Istituto: un edificio in marmo bianco e legno di betulla, meno imponente di quello di New York ma più armonioso, al posto delle torri aguzze ci sono morbide cupole di cristallo
Una volta entrati veniamo accolti da Federico Silverlight, colui che si occupa di questo enorme edificio... anche il suo cognome è appropriato, 'luce d'argento', come quella emanata dai bagliori del sole che si scontrano sulle sue pareti
"Cosa vi porta così lontano da casa giovani cacciatori?" Ci domanda quest'uomo basso, dai baffi grigi e gli occhi neri
"Stiamo cercando una persona... Amanda Midwinter" Clary va subito al punto della questione senza nenche fare giri di parole
"Midwinter, ero molto amico di quella famiglia... fino a quando non si trasferirono a Taranto" risponde picchiettando il suo bastone sul pavimento
"Ci può dire in che zona possiamo trovarli?" Insiste Clary
"Vivono in un grande castello, il Castello Aragonese, affacciato sul mare. Vi serve altro?" Domanda il vecchio
"No, grazie di tutto. Allora noi andiamo" rispondo in modo sbrigativo
"Non volete neanche qualcosa da bere o mangiare... potreste provare della pizza, è il cibo italiano per eccellenza"
Abbiamo cercato di non accettare, ma alla fine siamo usciti con quattro cartoni fumanti di quello strano cibo: sembra del pane schiacciato con sopra mozzarella e pomodoro.
"Io non ci salgo su un autobus per altre otto ore!" Affermo decisa
Siamo davanti al Colosseo, così alla fine li convinco a mangiare la 'pizza' e poi ad utilizzare un portale per arrivare a Taranto
"Chi si offre volontario per assaggiarla?" Domanda Mat
"IO!" Alzo la mano come una scolaretta e prendo uno spicchio
Tiro un morso e... paradiso!
"È la cosa più buona che abbia mai mangiato!" Esclamo
Una volta finito di mangiare Clary apre un portale e veniamo catapultati di fronte al castello fatto di pietra
Raggiungiamo l'entrata e dopo mezz'ora ci ritroviamo seduti in un enorme sala da pranzo con la famiglia al completo, tutti con i capelli castani e gli occhi blu come il mare che li circonda
Ci hanno subito fatti entrare quando li abbiamo detto che eravamo venuti per salvare la loro primogenita
"Amanda è scappata di casa dopo aver litigato con suo padre, la causa è stata un giovane di cui lei si era innamorata... io ho accettato il fatto che questo fosse un mondano ma ahimè lo stesso non è successo con mio marito" ci racconta la madre
"Tutto quello che ci rimane di lei è questo" una ragazza, che sicuramente è la figlia minore, ci porge un anello d'argento con sopra una pietra verde
Rimango incantata dalla bellezza di quel gioiello e quando lo prendo in mano...
Eccola, Amanda... una ragazza mora raggomitolata in un angolo della sua stanza mentre piange con in mano una fotografia di un ragazzo biondo dagli occhi nocciola: Nicolas Diangelo.
Di nuovo eccola mentre scappa dal demone lupo... icore e sangue si mescolano...
Ali di pipistrello e zampe di capra, i suoi capelli diventano color del fuoco...
Liberami, per favore
Per favore
Aiuto
(Foto di Nicolas)
Non mi accorgo di stare urlando, ho le guance bagnate e stringo l'anello talmente forte che la punta della pietra mi ferisce il palmo della mano
"Dobbiamo salvarla, subito" dico con la voce roca
Tutti sono immobili "Tu, cosa sei?" Il padre mi indica spaventato con un dito
"Sono più un angelo che un umano e posso sentire tutto ciò che provano le persone che si presentano nelle mie visioni. Dove vive Nicolas Diangelo?"
"Ma come fai a sapere...?"
"Credo di avertelo già spiegato" sono esausta e la mia voce è sempre più bassa
"Abita in Via Nazario Sauro, un piccolo viottolo tra Via di Palma e Corso Umberto"
Ormai si è fatta sera, quindi decidiamo di passare la notte nel castello, quando mi stendo sul letto subito l'oscurità mi avvolge...
Sento ancora il suo dolore che mi trafigge il cuore... come una lama che penetra lentamente, centimetro dopo centimetro, millimetro dopo millimetro...
Spazio autrice
Speravo di scrivere un capitolo più corto, ma siccome non ce l'ho fatta ho deciso di dividerlo in più parti...
Quindi il seguito lo saprete prossimamente...
❣❣❣
~Ale
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top