Capitolo 2-La mente che non vuole ricordare
P.o.v Magnus
Dopo aver posato le mie mani ai lati della testa di Alexia vengo catapultato nel buio...
Delle immagini sfrecciano davanti ai miei occhi, immagini confuse e troppo veloci per essere comprese appieno: un angelo che vola, un demone lupo ed una fiala contenente un liquido azzurrino...
Cerco di afferrarne qualcuna con scarsi risultati, improvvisamente sento una voce "Questa è la giusta punizione per aver infranto le leggi dell'angelo"
Poi ritorno nella realtà...
"Cos'hai scoperto?" Chiede il mio Alec
"Nella sua mente c'è un blocco molto potente, il problema è che ci sono delle informazioni importanti sul morbo che lei però non riesce a ricordare"
P.o.v Alexia
Non ci credo, sono la chiave di tutto...
"La dobbiamo portare dai Fratelli Silenti" dice lo strano stregone
"I fratelli... cosa?" Chiedo
"Sono i sacerdoti degli shadowhunters, loro custodiscono tutto il sapere e sono molto più potenti di noi... però per avere ciò sono stati costretti a delle mutilazioni, comunque sta tranquilla non ti faranno niente" mi spiega Jace
Dopo un po di tempo arriva una carrozza che ci trasporta in un tumultuoso viaggio alla 'Città di ossa' (o almeno credo abbiano detto così).
Il luogo è spettrale, buio e freddo... all'improvviso una figura incappucciata si avvicina, la cosa strana è che non si sente il rumore dei suoi passi...
Quando si abbassa il cappuccio vedo il suo viso e non riesco ad evitare di urlare: ha la testa pelata, la pelle pallida, a posto degli occhi ci sono delle voragini nere e le labbra sono cucite...
"PORTATEVI VIA DA QUI, NON VOGLIO ESSERE TOCCATA DA QUEI MOSTRI!" Urlo e cerco di scappare, ma Sebastian mi prende per le spalle
"Fratello Enoch vuole aiutarti, non dovresti trattarlo così..." mi sussurra
Perché siete venuti cacciatori e chi è questa ragazzina che urla?
La sua voce piatta riecheggia nella mia mente "Sono Alexia Herondale e sono una cacciatrice a quanto mi hanno detto..."
"E lei il motivo della nostra visita, molte informazioni sul morbo sono ritanate non so dove nella sua mente e voi dovreste tirarle fuori con i vostri strani metodi" spiega Jace con il suo solito sorriso sghembo
"Quello che il mio sciocco parabatai voleva dire è che nella mente di Alexia è stato imposto un blocco, per questo ci serviva il vostro aiuto a rimuoverlo" precisa Alec
Dopo un attimo di pausa la stessa voce piatta esclama
Seguitemi
L'incappucciato ci conduce in una cripta dove ci sono altri Fratelli Silenti, questi si mettono in cerchio ed io vengo condotta al centro...
All'improvviso sento qualcosa entrare nella mia mente, ma non riesco a vedere altro che buio...
Mi ritrovo stesa sul freddo pavimento con accanto Sebastian
Non c'è nessun blocco nella sua mente, è solo lei che non vuole, la sua mente si rifiuta di ricordare
Con quest'ultima frase veniamo congedati e con la stessa carrozza torniamo all'istituto, però questa volta il percorso sembra più lento e silenzioso...
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"Perché? Odi tanto il nostro modo di vivere?"
Questa è l'ultima frase detta da Jace prima di lasciare la mia nuova camera
Mi butto sul letto
Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Non sono una guerriera, so a malapena tenere in mano un coltello e poi soffro di vertigini... eppure c'è qualcosa di familiare in quest'arma
Sul mio comodino c'è un pugnale con varie pietre incastonate, lo prendo e d'istinto afferro la sua lama... l'acciaio mi ferisce il palmo, il sangue inizia a colarmi lungo il polso e l'avambraccio
All'inizio non sento niente, poi il dolore si diffonde lungo tutto il braccio ma non urlo, mi mordo le labbra e dalla mia bocca non esce alcun suono
Potrei salvare delle vite innocenti, sconfiggere demoni e diventare agile... ma se poi quella vita non mi piace? Se mi assale la paura? Se poi voglio tornare alla mia vita tranquilla?
Mi alzo dal letto sporco di gocce rosse ed esco dalla stanza, devo trovare uno stilo
Il sangue inizia a sporcarmi i vestiti ed il pavimento sottostante, mi appoggio al muro e lascio un impronta scarlatta
Ecco la stanza di Jace apro la porta, lui sta dormendo profondamente dato il suo respiro lento e regolare
Ecco uno stilo, lo prendo ed inizio a tracciarmi un simbolo sul polso, le linee escono da sole, come se avessi già fatto quel gesto milioni di volte
Una volta completato vedo la ferita iniziare a rimarginarsi ed i miei ricordi riaffluire nella mia mente
È così che Jace mi trova appena sveglio: accovacciata a terra con il braccio ed i vestiti insanguinati
"MA CHE CASPITA HAI FATTO?" Mi urla contro
"Ho preso il pugnale che c'era sul mio comodino" spiego
"Non l'hai 'preso' nel modo giusto, la lama taglia sai?"
"Smettila, tu hai rischiato la vita un sacco di volte nella guerra contro il mio attuale ragazzo resuscitato due volte!"
"Lo so ma... ma aspetta... come...?" Jace strabuzza gli occhi
"Dopo aver tracciato un iratze la memoria mi è tornata, anche perché diciamo che ho riaccettato il mio 'shadowhunter' interiore"
Jace mi abbraccia ed io mi alzo per tornare nella mia camera, ma poi ricordo
"Posso restare qua? Ho il copriletto sporco di sangue e lo stesso vale per il pavimento ed il muro di fronte alla tua stanza" gli dico con gli occhioni da cucciola
"Certo, ma prima cambiati e lavati il braccio"
"Agli ordini capitano" dico imitando il gesto dell'attenti
Dopo aver indossato dei pantaloncini ed una t-shirt mi sdraio sul letto e mi addormento
P.o.v Jace
La mattina dopo
Mi sento scuotere dalle spalle "Buongiorno fratellone, sai oggi il pavimento è molto freddo"
Apro gli occhi e vedo mia sorella che incombe sul mio viso in tenuta
"Ho un deja vu, sai? Che ore sono?" Chiedo stropicciandomi gli occhi
"Le otto, su preparati e scendiamo a fare colazione, oggi Alec ha fatto i pancake"
Apro bocca per dire qualcosa, ma Alexia mi precede
"Sì, ho già spiegato tutto agli altri... siamo in piedi dalle sette"
"Che mattinieri... inizia ad andare, io ti raggiungo"
Quando lei esce mi ributto sul cuscino
"VEDI CHE SE NON SEI IN CUCINA TRA DIECI MINUTI CHIAMO CLARY, LEI NON SARÀ BUONA COME ME" mi urla dal corridoio
Bentornata normalità...
Spazio autrice
Lo so che in questo momento mi odiate... non aggiorno da un sacco, ma non avevo ispirazione e sono stata impegnata
Non vi prometto niente sul prossimo capitolo, ma non abbandonerò questa storia...
Alla prossima...
❤❤❤
~Ale
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