sfogo di un misantropo nichilista

Sorrisi sporchi
meschini, beffardi

recita costante
dell' odiato vivere per forza

in mezzo a pupazzi infingardi.

Convivo costretto
col male del finto buffone;

per piacervi ho mentito al mio alter ego
come fa uno sbruffone;

teatrini di porcellana i vostri pettegolezzi,
prima o poi però ricordatevi,
si frantumeranno
in mille pezzi.

Si scoprono i volti macchiati

di sudicio fango;

la vera faccia dietro un cerone allo sbando.

Tremendo disgusto verso i propri

"DIS"-SIMILI,

canaglie dagli animi torbidi e ibridi.

La parte migliore di me

usata, umiliata, gettata nel pozzo.

Un calunniare perpetuo, gratuito e rozzo.

La mia accecante buonafede

ora più che mai, a niente e nessuno crede.

Incessanti la notte
le mie perenni lamentele;

un susseguirsi repentino di fallimenti personali, goliardate adolescenziali, ingiustizie,
sconfitte sociali.

Sfiducia, malessere, disagio...

Era questo il malaugurato presagio.

Ingrati spalatori di letame

avete infranto
il sogno di un povero disgraziato che credeva in voi senza paura alcuna...

Malefico ciarpame.

AH POVERO DIAVOLO INFELICE ME MEDESIMO!

Mi avete reso asociale,

un eremita estremo,

in mezzo alla vostra spaventosa utopia
che sembrava sincera, leale.

Ci sono cascato dentro
con tutte le scarpe, bevendomi le vostre affettuose bugie,
fiumi di frottole e fandonie marce.

L' accidia mia sola concubina termina l' investitura
del mio nuovo "me stesso"
col mantello della solitudo più oscura, dando al mio vecchio IO una degna sepoltura.

Un tabarro nero ed elegante mi copre, mi benda gli occhi,

evidenzia la visione autentica

di un pietoso, disturbante circondarsi di "pidocchi".

La pretesa di distorcere il velo menzognero della falsità

NON ESISTE, QUESTA È LA VERITÀ, CRUDA REALTÀ.

Così tra le folle

il misantropo vaga,

Il dramma del nulla
lo segna e gli fa da mentore esistenziale...

e in lui quel vuoto dilaga.

È l' essere più solo tra gli esseri;

disadattato perché odiato

odiato perché introverso

introverso perché abusato, amareggiato, deluso

DI VOI TUTTI,

dei vostri atteggiamenti, dei vostri teatrali altarini, del vostro sentirvi superiori, delle vostre ridicole manfrine,
delle vostre sfacciate, sprezzanti, filantropiche azioni di circostanza per nulla timide e "carine"...spregevole, arrogante abbondanza.

Basta con le smancerie, sopraffini balordi da osterie.

SIETE la trasposizione spettrale di una scenografia stereotipata dal pregiudizio infame, omicida, criminale.

Etichettatemi come volete, senza epiteti edulcorati,

ditemi pure che sono ruvido, spigoloso, pazzo, sociopatico,
impazzito
per opera vostra indurito,

plasmato dalla vostra cattiveria giunta allo stomaco, procurandomi
veleno al fegato.

Sapete, mi sta bene così.

Finalmente

ora VEDO tutto più CHIARO E NITIDO,

Splendente e limpido.

SIETE FIGLI
DEL CODARDO SENSO DI COLPA
CHE NON PROVERETE MAI PERCHÉ LO ATTRIBUITE AGLI ALTRI tendendo UNA "CORDA"

RIMANENDO SEMPRE PULITI NELLA VOSTRA CLOACA PORNOGRAFICA DI BONARIO PERBENISMO,

RESTANDO IN DISPARTE, NEI SALOTTINI DEI VERMI, DISPREZZANDO IL "TANTO DA VOI TEMUTO, ODIATO MA CREATO NICHILISMO".

NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI

MEGLIO MORIRE SOLITARIO IN QUESTO MONDO
PIUTTOSTO CHE RITUFFARMI NEL VOSTRO COVO NAUSEABONDO!

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