Come già detto in bacheca (si, faccio copia e incolla) sono appena tornata dal cinema.
Per chi non lo sapesse, ho appena visto "il ragazzo dai pantaloni rosa".
Ho pianto meno di quanto pensassi.
Arrivati sul posto, incontriamo la prof di italiano.
Entriamo in sala. Io mi porto un peluche e un pacco di fazzoletti di quelli classici da film.
Al secondo tempo, li do a tutti. A sinistra c'è mia cugina, con il suo cosplay da fontana. A destra, una mia amica che prova a far ridere un'altra amica accanto a lei.
Dietro, mia madre e la prof.
Io non piangevo.
Avevo gli occhi lucidi quando Andrea e sua madre erano in macchina per andare a quella maledetta festa di fine anno. Quando disse "è la nostra canzone".
Ho pianto alla fine.
Quando c'era la parte senza attori.
La scritta bianco su nero con le foto di Andrea Spezzacatena. Lì ho pianto a dirotto.
Non singhiozzavo. Piangevo, in silenzio.
Era la prima volta che c'era silenzio tombale in sala.
Alla fine del film, l'applauso da parte di tutti.

Davvero, vedetelo.
Non abbiate paura di piangere.