QUARTA PROVA - Dolcetto o scherzetto?

26 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
Madison Street

"I'm not sorry that I'm in love with you! I love you, Damon! I love you!"

Finalmente Elena e Damon si erano dichiarati il loro amore. Alma non poteva crederci! Aveva incominciato The Vampire Diaries da pochi mesi ed ormai era già alla fine della quarta stagione. Amava Ian Somerhalder alla follia! Guardare una serie TV sui vampiri le fece venire in mente che tra una settimana ci sarebbe stato Halloween. Non sapeva da cosa travestirsi, però. Era stanca di indossare sempre il solito cappello da strega o il lenzuolo cercando di assomigliare ad un fantasma.
Così decise che quell'anno sarebbe diventata un vampiro!
Mentre si accingeva a guardare una nuova puntata della sua serie TV preferita, il campanello suonò.
"Arrivo!" Urlò la ragazza.
Corse verso la porta d'entrata e con uno scatto repentino l'aprì.

"Dolcetto o scherzetto?"

La voce era acuta. Strideva con la figura possente che si stagliava davanti a lei. Aveva un bellissimo costume da Dracula e una zucca per contenere i dolci.
"Mi dispiace davvero, ma Halloween è tra una settimana e non sono fornita di caramelle! Bel costume, comunque!"
Fece per chiudere la porta, ma l'omaccione la bloccò: "Niente dolcetti, terribili scherzetti!"
Estrasse dall'interno del mantello un paletto di legno con una punta accuminata. La ragazza non fece nemmeno in tempo ad urlare che 'Dracula' glielo piantò dritto nel cuore. Lo confficcò più in profondità fino a trapassarle il corpo esanime. Fece attenzione a non sporcare il costume e controllò se qualcuno lo avesse visto. In giro non c'era nessuno. Le luci delle case erano spente. Decise di salire velocemente in macchina lasciando all'ingresso il corpo di Alma da cui sgorgaga ancora del caldo sangue rosso.

27 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
Jefferson Street

"Tu tu tuttutu, tu tu tuttu tu!"
(Motivetto della scena in cui Tate Langdon cammina nel corridoio a scuola!)

Callie e sua sorella Madison avevano appena incominciato a guardare American Horror Story! Tutti parlavano di questa serie TV già da molto tempo, ma loro avevano deciso solo in quel momento di vederla. Non amavano particolarmente il genere horror, ma quando Callie vide la foto di Evan Peters per la prima volta capì che doveva assolutamente guardare qualsiasi film o serie in cui lui avesse recitato. L'amore per Evan era sbocciato grazie (o a causa, dipende dai punti di vista) alle foto cercate su Google ed era continuato vedendolo recitare. Callie amava la sua voce, così vellutata e virile. Era innamorata persa di una persona che non era neppure a conoscenza della sua esistenza, ma di questo sembrava non curarsene.
Tate stava cercando le sue vittime nel grande schermo del computer quando suonò il campanello.
"Callie vai tu, per favore?" Chiese Amanda.
La sorella sbuffò. Si alzò di malavoglia e aprì la porta.

"Dolcetto o scherzetto?"

Callie scrutò la persona che le era davanti. Aveva una tuta nera con un cappuccio che le copriva la fronte. Lo sconosciuto alzò il viso. La ragazza rimase pietrificata. La sua faccia era chiara, quasi bianca. Le palpebre erano colorate di nero così come la parte sotto gli occhi. Il naso era anch'esso nero. Sul collo erano disegnate le ossa, mentre su entrambe le guance e sopra le labbra era disegnata una dentatura da scheletro.
Di per sè, non era il trucco ad inquietarla, bensì il fatto che il travestito fosse uguale a Tate Langdon; protagonista di American Horror Story! Era solo una coincidenza?
"Meno male che mia sorella è andata oggi pomeriggio a comprare delle leccornie! Vado subito a prenderle!"
"Neanche un dolcetto può salvarti da un orribile scherzetto!"
Callie non gridò quando un colpo di pistola le perforò il cranio. Si accasciò a terra. L'assassino fuggì velocemente nascondendosi dietro ad un cassonetto dei rifiuti duecento metri più avanti.
Lo sparo aveva attirato l'attenzione della sorella, la quale si fiondò velocemente all'entrata urlando il nome di Callie.
Non realizzò subito l'accaduto. Quello che vide in un secondo momento la scioccò. Callie era distesa sul pavimento di marmo bianco sporco di sangue che sgorgava dal foro situato al centro della fronte. Il liquido rosso fuorisciva anche dalla bocca semiaperta. A quella scena piena di morte e rosso Amanda lanciò un grido.

28 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
Polk Street

"Got a secret,
Can you keep it?
Swear this one you'll save!
Better lock it in your pocket,
Taking this one to the grave!
If I show you then I know you won't tell what I said!
'Cause two can keep a secret if one of them is dead!"

Pretty Little Liars stava incominciando e Iryne non vedeva l'ora di vedere Tyler Blackburn, Caleb Rivers nella serie TV.

~~~

"Dolcetto o scherzetto?"

Iryne non rispose subito. Fissò quella figura incappucciata. Era troppo simile a -A.
Non riuscì a proferire parola, ma lo sconosciuto rispose al suo posto:
"Sebbene non abbia ricevuto nè una risposta nè un dolcetto, farti morire sarà il mio scherzetto!"
Prese la pala che aveva appoggiato al muro colpendola in pieno volto più volte.
Iryne stramazzò al suolo. Il setto nasale era rotto e si stava soffocando con il suo stesso sangue. Dopo alcuni minuti smise di lamentarsi e di tremare. Era morta! I genitori ignari, erano ancor seduti sul divano a guardare Pretty Little Liars. Quando la madre la chiamò, l'assassino ripose la pala nella capanno degli attrezzi e fuggì via.

29 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
15th Avenue

"Cassidy, è già tardi! Tua madre sa che arriverai un po' dopo questa sera?" Le chiese la signora Porter.
"Mamma sei una palla! Lasciaci guardare Gotham in pace!" Rispose seccata sua figlia Mary.
"Non si preoccupi signora Porter! Mia madre è stata avvisata!" Sorrise Cassidy.
"So che abiti vicino, ma dopo quei tre omicidi non mi fido a farti andare da sola! Ti porterei in macchina però devo fare la guardia a quel mostriciattolo di Kevin!"
"Potrei accompagnarti io!" Sbuffò Mary.
"Non c'è problema! È solo un chilometro. Non mi accadrà nulla con il mio spray al peperoncino."
Risero spensierate. La signora Porter andò in cucina e Mary fece ripartire la serie in on demand.

~~~

"Ben McKenzie è troppo sexy nei panni di un poliziotto!" Disse Mary con aria sognante.
"Io lo amavo anche in The O. C.! Adoro la sua personalità, adoro come recita, adoro..."
"Va bene Fangirl! Benchè non voglia ti devo cacciare di casa!"
Cassidy le sorrise avviandosi verso l'uscita.
Si salutarono e si ripromisero che si sarebbero viste il giorno di Halloween per curare i loro travestimenti.
Sentì freddo quando uscì di casa. Le luci delle case erano quasi tutte spente. Anche se non era ancora il giorno di Halloween, si potevano notare alcune zucche intagliate, illumanite da una candela posta al loro interno. Sui vetri vi erano appiccicati delle decorazioni in gelatina.
Cassidy procedette veloce in direzione di casa sua. Era strano, ma si sentiva osservata. Si fermò. Si guardò intorno. Nulla di sospetto!
Era sul punto di riprendere a camminare quando si accorse di un leggero movimento dietro un enorme cassonetto.
Il suo cuore batteva forte. Voleva scappare a gambe levate e nello stesso tempo scoprire chi si celasse là dietro.
Non ci fu bisogno di prendere una decisione.
Lo sconosciuto si alzò puntando gli occhi verso la ragazza.
Era un Joker davvero perfetto! I capelli, pieni di gel e lacca, erano di un verde fluo. La faccia tutta bianca, era truccata fedelmente: gli occhi erano circondati da una linea nera mentre la bocca da una rossa e le cicatrici parevano vere.
Non solo il trucco, anche i vestiti erano identici. Indossava un completo color prugna con il classico gilet verde e la classica camicia azzurra. Le scarpe rigorosamente nere.

"Dolcetto o scherzetto?"

Cassidy gli sorrise: "Il tuo costume è spettacolare! Peccato che non sia oggi Halloween!"
'Joker' non rispose. Le si avvicinò e dopo alcuni minuti si decise a parlare: "La mia domanda non hai calcolato e solo con la tua morte il misfatto sarà pagato!"
Prese con forza il polso di Cassidy. Il suo urlo causato dallo spavento si prolungò quando un coltello da macellaio le perforò la carne.

30 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
New Hampshire Street

Questo omicidio è troppo cruento per essere raccontato. Vi basti sapere che Lucy Sullivan fu stuprata e soffocata. La fidanzata non si accorse di nulla perchè stava dormendo davanti a The Fall.
Come le altre la vittima aveva una fissa per un attore, Jamie Dornan.
Nessun "Dolcetto o scherzetto?" questa volta, solo una morte conoscente.

31 Ottobre 2015
Covington (Louisiana)
C.P.D. (Covington Police Department)

Cinque morti in cinque giorni! Il detective Harvey Hudson era in crisi! Seppur avesse avuto una carriera molto intensa e degna di nota, non sapeva come affrontare questa indagine.
Le vittime erano tutte e cinque delle ragazze. La fascia d'età era tra i 15 e i 18. Le uniche cose che avevano in comune erano la scuola che frequentavano, ovvero la San Paul School e il fatto che prima di essere uccise stessero guardando una serie TV horror o thriller.
Le vittime non si conoscevano nè all'interno della scuola nè fuori.
Era stato difficile per il detective Hudson seguire una pista, ma grazie all'omicidio del 30 Ottobre aveva trovato un ragazzo che conosceva tutte le ragazze assassinate. Lo aveva appena interrogato, ma come per gli altri due sospettati non era riuscito trovare qualche informazione schiacciante per accusarlo di omicidio.
I cinque omicidi erano sicuramente collegati. Erano avvenuti in un raggio d'azione limitato e verso la stessa ora. Anche se le armi del delitto erano diverse, Harvey aveva capito che c'era una connessione. L'assassino aveva ucciso le vittime a seconda di quale serie TV stavano guardando, segno che lui le spiava da molto tempo.
Seduto alla scrivania ripercorse i tre interrogatori nella sua mente.

Il primo interrogatorio era avvenuto la mattina presto del 29 Ottobre con Laura Roth. Frequentava la San Paul School e conosceva sia Iryne sia Alma. Il movente per ucciderle, seppur banale, sussisteva. Le due ragazze furono accusate da parte di Laura di averla insultata pesantemente perchè preferiva leggere piuttosto che guardare le serie TV.
Avrebbe dovuto controllare il suo alibi, ma sapeva già che non era stata lei ad ucciderle visto che non aveva nessun motivo per assassinare le altre tre.

Il giorno precedente aveva interrogato Betthany Suarez, studentessa della stessa scuola delle ragazze. Delle cinque conosceva solamente Lucy, ma non poteva averla uccisa lei visto che era stata stuprata prima della sua morte. Il movente poteva essere che Bethany essendo una conservatrice cattolica, non accettava i gusti sessuali di Lucy, ma era debolissima come tesi d'accusa.

L'interrogatorio di Paul Smith, il terzo sospettato, avvenne la mattina di quel giorno. Fu visto da un vicino di casa di Lucy uscire da casa sua. Paul era un maschio e poteva aver stuprato e soffocato, Lucy.
Paul era forte e poteva aver conficcato un paletto nel cuore ad Alma e colpito con una pala Iryne.
Per l'omicidio con la pistola di Callie potevano essere state anche Laura e Bethany, ma se fosse stato il ragazzo allora avrebbe potuto anche accusarlo degli altri quattro assassinii.
Però Paul aveva quattro alibi solidi per tutti i quattro giorni. Per quello di Lucy invece era traballante.
Il movente era semplice e banale. Il ragazzo era stato scaricato dalle ragazze perchè preferivano il loro attore a lui.

Il detective Hudson uscì sul balcone fumandosi una sigaretta. Era così complicato.
Aveva paura che la sera di Halloween potesse accaderne un altro e l'impotenza che provava gli dava sui nervi.

All'improvviso si ricordò di un testimone che il 26 Ottobre aveva visto un ragazzo travestito da vampiro che si era rifugiato nel numero 4 di Louisiana Street.
Prese la giacca e di corsa si fiondò in macchina.
Quell'importantissimo dettaglio lo aveva rimosso a causa del troppo lavoro e dello stress. Come aveva fatto ad essere così stupido?
Se avesse trovato il vampiro, avrebbe certamente trovato 'gli altri assassini'.
Arrivato bussò, ma nessuno aprì. Scassinò la porta ed entrò.
La casa era accogliente e piccola. Nel salotto e nella cucina vi erano delle decorazioni di Halloween.
L'ultima stanza che controllò fu lo scantinato chiuso a chiave. Ruppe la serratura e sebbene fosse buio, scese le scale.
Fu difficile trovare l'interruttore della luce. Quello che vide dopo averlo premuto lo sconvolse.
Alle pareti erano appese cinque grandi tele piene di post-it, di foto e di ritagli di giornale.
Ogni vittima una tela.
Il detective si avvicinò alla tela di Cassidy e lesse. Alcune informazioni datavano Ottobre, ma del'anno precedente. Controllò ad occhio tutte le informazioni delle ragazze e anche alcune delle loro erano vecchie di un anno.
Non solo era un omicidio premeditato, ma era anche stalker.
Ad Harvey pulsava la testa. Si sedette alla scrivania stracolma di fogli.
Un foglio in particolare lo incuriosì. Era stato scritto con una penna rossa e molto velocemente.

"Assassino del 30 Ottobre:
Paul Smith
Vittima del 31 Ottobre:
Ellen Rose White, Florida Street numero 26 b"

Accartocciò il foglio. Mentre se lo metteva in tasca una voce lo richiamò.
Harvey alzò la testa ritrovandosi un uomo possente davanti a lui.
Il suo sguardo era risoluto accentuato dai lineamenti severi e spigolosi. Gli occhi marroni scuri erano fissi in quelli azzurri del detective.
Portava un completo nero con i mocassini e le scarpe abbinate. La camicia nascosta leggermente dalla giacca era bianca.

"Lei chi è? Come ha fatto ad entrare?" Chiese adirato.
"Dective Harvey Hudson!" Mostrò il distintivo. "Ho qualche domanda da farle, signor...?
"Ross, Jake Ross! Io non devo rispondere a nessuna sua domanda, signor Hudson! Mi risponda lei alle mie. Come ha fatto ad entrare?"
"Perchè ha tutte queste informazioni sulle ragazze morte?"
"Com'è entrato?"
"Perchè il 26 Ottobre verso le 22:30 era in Madison Street travestito da vampiro?"
"Come fa a saperlo?"
"Perchè ha ucciso quelle ragazze?"
"Non ho fatto nulla di male!"
"Perchè vuole uccidere Ellen?"

Fu la domanda che lo fece cedere. Inginocchiandosi prese a piangere sommessamente.
"Dovevo ucciderle come dovrò uccidere Ellen!"
"Non è obbligato!"

L'assassino sorrise amaro: "È da quando ho 17 anni che uccido sei ragazzi nel periodo di Halloween! Deve sapere che l'umanità ha fatto un patto con la Morte! Nel passato le anime vivevano con le persone ancora in vita in pace. Ma più il tempo passava è più le anime scordavano chi fossero stati nella realtà diventando irascibili e assetate di potere.
L'uccisione di centomila umani scatenò una guerra tra umani e anime terminata grazie a Galileo Galilei. Egli infatti, invocò la Morte chiedendole di prendere con sè le anime. Lei lo fece, ma ad un caro prezzo. Ogni anno avrebbe scelto sei uomini sacrificali che sarebbero morti per consentire la continuità del patto!
Se io non la uccido le anime invaderanno la Terra a Mezzanotte!"

Il detective Hudson non riusciva a crederci. Quelle ragazze erano morte a causa si un pazzo e senza un motivo apparente.
"Perchè hai cercato di collegare gli omicidi?"
"Dopo quarant'anni di uccisioni ero stufo e volevo fare qualcosa di diverso!"
"Come fai a sapere che Paul Smith ha ucciso Lucy?"
"Ero là! Avrei dovuto ucciderla io, ma ho visto che l'ha stuprata e dopo l'ha strozzata! Il preservativo è dentro a un bidone blu! Che dilettante!"
L'uomo sorrise di nuovo.
"Perchè me lo stai dicendo?" Chiese perplesso Harvey.
L'assassino si asciugò gli occhi. Si alzò. Dalla giacca tirò fuori una pistola puntandosela alla tempia.
Harvey toccò la sua fondina, ma non ebbe il tempo di fermarlo.
"Te l'ho detto perchè sono stanco! Sarai tu a decidere cosa fare!" Detto questo premette il grilletto.

Epilogo

È sera! Il detective Hudson è con sua figlia Sophie. Stanno bussando ad ogni casa in cerca di dolcetti. Harvey è soddisfatto: è riuscito a risolvere il caso salvando la vita di Ellen.
Ormai è troppo tardi per rimanere ancora fuori.
Ritornati a casa Sophie va subito a dormire nel suo lettone mentre Harvey si siede sulla poltrona accendendosi una sigaretta.
Sua moglie Margaret gli manca tanto. Sul tavolino c'è una sua foto. Il detective la prende tra le mani.
"Perchè ti sei uccisa, amore? Io non sono bravo a fare il padre senza di te!"

"Mi sono uccisa perchè non riuscivo più a vivere!"

Harvey guarda l'orologio: le 24:01!

***

Angolo Autrice
Ommiodio! Io... davvero... boh! Ho scritto 2700 parole! Sono pazza, mi dispiace! Volevo dirvi che le vie, la città e il nome del dipartimento di polizia sono nomi reali. Mi dispiace se le mie storie sono sempre piene di morte e distruzione! XD Ho una mentalità malata! Grazie mille per tutto! Votate e commentate come sempre!

DornANna-LlorentIan

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