Chapter 4




--- Prossimo capitolo a 7 like e 3 commenti, quindi condividete anche la storia con le vostre amiche o amici---


Quegli occhi mi tormentarono tutta la notte, continuavo a girarmi tra le lenzuola ormai stropicciate. Strane sensazioni mi si erano annidate alla bocca dello stomaco e ripensare a quello sguardo mi faceva percorrere il corpo da centinaia di scosse elettriche.

Artemisia non vorrai mica innamorarti di uno sconosciuto..

La mia coscienza fa capolino sempre al momento più opportuno, svelta a ricordarmi com'è finita l'ultima volta che caddi nella trappola di Amore, piccolo spoiler: non è finita un granché bene, mi ritrovai con il cuore spazzato in minuscoli frammenti e lui a fare il latin lover dall'altra parte del mondo destreggiandosi tra festini privati e bordelli di lusso.

Il solo pensiero mi fece salire i conati di vomito e le lacrime agli occhi, non tanto per la sua sfacciataggine mostrata quando mi ha lasciata, ma tanto più per la mia fiducia tradita, mi sentii così stupida da non voler uscire di casa per tre settimane, convinta che tutti mi vedessero con la scritta lampeggiante sopra la testa che ritraeva scritto IDIOTA.

Inutile dire che da quel momento iniziai la mia vera vita segreta, tra le quattro mura sicure della mia camera da letto, mentre tre applicazioni si scaricavano nel mio cellulare che illuminava la stanza.

Ooh ma quanto siamo nostalgiche oggi! Vogliamo pensare anche a quella volta in cui in quinta elementare lasciasti il tuo fidanzatino Marco perché aveva prestato il temperamatite alla tua, all'ora, acerrima nemica?

Sbuffai dal naso rumorosamente, rilegando la mia acida voce interiore in una stanzina in cima alla torre più altra del mio Io, buttando via la chiave e sbarrando le finestre, sperando che questo riuscisse a farla rimanere in silenzio per più di cinque minuti.

Mi diressi in cucina, battendo furiosamente i piedi nudi a terra, come ad indicare il mio dispetto nei confronti della mia coscienza. Afferrai la bottiglia di latte dal frigo e tracannai un lungo sorso, mentre il nome dell'uomo misterioso di quella sera mi rimbombava nella testa come una pallina da pingpong a tutta velocità. Travis Bones, la carnagione abbronzata era impressa a fuoco nella mia memoria e gli occhi verdi che ero riuscita ad intravedere attraverso le fessure della maschera avevano lasciato in me un senso di vuoto e timore che non faceva altro che aumentare il mio desiderio per lui.

Aprii il pc, e seduta sul divano utilizzai il sito web più infallibile e preciso del mondo...Google! Se aveva un'azienda ero sicura di trovarlo li.

Scrivo il nome sulla barra di ricerca in alto e attendo interminabili decimi di secondi prima che si apra una schermata. C'erano centinaia di siti e articoli, ma nessuno di questi ritraeva il volto o tantomeno la figura dell'uomo mascherato. Secondo i siti che consultai gestiva ed era fondatore di multinazionale nel settore tecnologico, in modo più preciso si occupava di sicurezza informatica, ma questo già lo sapevo.

Mi concentrai meglio sulla ricerca finché il suono di una notifica del cellulare non mi fece sobbalzare a causa del rumore improvviso e acuto. Doveva essere per forza whatsapp o qualche SMS, ma chi usa ancora sms? Quindi era probabilmente Whatsapp, in quanto avevo silenziato e vietato qualsiasi altra notifica proveniente dalle app di incontri per evitare che qualche collega invadente si facesse i miei affari.

Andai a passo svelto in cucina dove avevo lasciato il cellulare per prendere il pc, mi aveva contattato un numero sconosciuto, con l'immagine di un Golden Retriver come foto profilo.

-Hai finito le tue ricerche vane su di me, lil girl?

Rimasi qualche secondo perplessa, incapace di collegare tutti i puntini per capire chi fosse e impiegai i restanti neuroni per innervosirmi a causa del nomignolo inappropriato che l'uomo mascherato mi aveva affibbiato. Perché  ero certa fosse lui il numero sconosciuto, i miei neuroni erano a tratti lenti ma non stupidi e sapendo che la settimana prossima avremmo lavorato in un nuovo progetto insieme non mi sorprendeva che fosse riuscito ad avere il mio numero, anzi sarebbe bastato un sorriso mellifluo alla mia segretaria e lei gli avrebbe concesso qualsiasi cosa, ormai conoscevo quella piccola impicciona, l'avrei licenziata facilmente se non fosse che è davvero brava nel suo lavoro e che avevo provato così tante assistenti e segretarie incapaci che non me la sentivo di ricominciare la mia ricerca daccapo.

Mi riconcentrai sul messaggio, come faceva a sapere che stavo facendo ricerche sul suo conto e che tutte si rivelavano insufficienti.

Cancellai il messaggio più volte indecisa sulla linea da seguire, e alla fine optai per qualcosa di abbastanza professionale, sopprimendo il mio sarcasmo in vista del futuro.

-Mi pareva di averle accennato che per gli i conoscenti sono Signorina Pellei, o al massimo Artemisia, dato che presto saremo a stretto contatto per qualche settimana. Detto questo le consiglio vivamente di rivedere il suo ego, è inappropriato e ridicolo.

Forse non ero stata molto professionale, ma volevo mettere bene i puntini sulle i, avevo solo una regola a lavoro, niente relazione con i colleghi ed ero intenzionata a rispettarla, nonostante il mio corpo si era elettrizzato per quel messaggio così fuori da coro.





_________ANGOLO AUTRICE__________

BENE BENE! Sono tornata!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciate una stellina e un commento se volete il prossimo capitolo.

Cosa se pensate di Travis Bones? e come ve lo immaginate?

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