5° story
-> Cuore infranto <-
Prompt: Musica
Categoria: Alternative Universe
Lunghezza: 970 parole
Spoiler: No
Canzone: A Lonely Place (Alternative Version), Ryan Louder & Eurielle
~•~▪~•~
Era sera in città. Era un sabato sera, più esattamente, e le persone approfittavano della bella serata per fare ciò che più desideravano: uscire con gli amici, guardare le stelle, divertirsi.
Poi c’era Felì, una ragazza che in quel momento era chiusa in camera sua a studiare come una disperata per un esame universitario che avrebbe avuto lunedì. Aveva studiato regolarmente ogni esame, volta per volta, ma più pensava a ciò che aveva studiato, più le venivano in mente dettagli che non le venivano in mente.
Era così ad ogni esame e a nulla servivano i tentativi di una delle sue coinquiline, Pervinca, a tirarla fuori di lì. Non dava fastidio, ma la ragazza spesso voleva fare attività con lei e la sua gemella Vaniglia e non poteva se Felì era chiusa in camera sua a ricordare qualche particolare.
Quella sera però Pervinca era uscita con Grisam, il suo fidanzato, per un semplice appuntamento a vedere un film. Nell’appartamento c’erano solo lei e Vaniglia.
Fu per quel silenzio innaturale interrotto solo dai suoi sussurri mentre ripeteva che sentì della musica. Una musica dolce, un po’ malinconica.
Si interruppe, concentrandosi ad ascoltare e avvicinandosi di più alla porta della sua camera per sentire meglio. L’aveva messa Vaniglia quella canzone, non aveva dubbi a riguardo.
I have built myself a throne
And a kingdom of my own
Queen of all that a survey
No-one standing in my way
Moving forward at a pace
That my rivals cannot face
Rising up to greater heights
Taking flight
Felì non era molto ferrata in inglese. Si stava impegnando per migliorarlo, se non altro. Era Pervinca a saperlo come fosse madrelingua.
Uscì dalla sua camera e si accostò alla porta della camera di Vaniglia, in tempo per sentire il ritornello.
It's a lonely place to be
Flying high's so empty
Without you by my side
All the nights alone I've cried
It's a lonely place to be
Every time I'm on my knees
Need someone to pick me up
Can't you see I need your love
Capì il ritornello e intuì allora cos'era successo. Da ciò che sapeva - e non era molto - Vaniglia aveva un fidanzato, ma la loro relazione era travagliata. Non aveva mai capito se la colpa fosse loro o per colpa di esterni.
Socchiuse piano la porta. La vide seduta alla scrivania, un pacchetto di fazzoletti di carta in vista. Stava singhiozzando, ma così piano che non si sentiva, non con sopra la musica.
La musica ripartì.
I don't really like to say
How my nightmares cause me pain
Can't deny what they reveal
How I feel
It's a lonely place to be
Flying high's so empty
Without you by my side
All the nights alone I've cried
It's a lonely place to be
Every time I'm on my knees
Need someone to pick me up
Can't you see I need your love
Now the hunger grows too strong
I've been waiting for so long
Felì si sentì male per Vaniglia, anche se non poteva non sentirsi ammirata per colei che cantava quella canzone. Aveva una voce incredibile.
Infine partì l’ultima parte.
It's a lonely place to be
Flying high's so empty
Without you by my side
All the nights alone I've cried
It's a lonely place to be
Every time I'm on my knees
Need someone to pick me up
Can't you see I need your love
La voce smise di cantare e solo il pianoforte che aveva sentito anche all’inizio della canzone continuò a suonare, come una ninnananna. Approfittando della calma decise di bussare.
«Vaniglia?» chiese piano.
Sentì la ragazza tirare su con il naso e disse: «Felì? Entra pure.»
La ragazza lo fece. La camera era ordinata come sempre, solo la scrivania era in disordine, coperta di fazzoletti usati.
Felì prese il cestino, accanto alla porta, e glielo portò.
«Grazie.» disse Vaniglia, prendendo i fazzoletti e buttandoli nel cestino.
«Scusami per la domanda, ma… Cos’è successo?»
«Che Jim non può venire neanche quest’anno! I suoi non lo lasciano venire qui a studiare e continuano ad insistere che deve studiare per conto suo! Ha detto che vorrebbe venire qui tantissimo, ma per colpa dei suoi che lo tengono sotto controllo non può neanche scappare o farebbero un casino della miseria!» urlò frustrata la ragazza. Felì non l’aveva mai sentita urlare in quel modo.
«Non puoi andare tu da lui?» chiese Felì.
«I suoi genitori sono severissimi. Non mi lascerebbero neanche entrare.»
Felì fece per rispondere, ma sentirono entrambe la serratura della porta d’entrata girare. Poco dopo la gemella della ragazza si affacciò alla porta.
«Buonasera, ragazze. Babù, ma che ti è successo?!» esclamò Pervinca guardando il suo volto.
«Jim non viene.» singhiozzò la ragazza. Felì le allungò un fazzoletto.
«Ancora i suoi genitori?»
«E chi altro, sennò?! Vì, non so come fare, io voglio vederlo dal vivo!»
Vaniglia scoppiò a piangere nuovamente, così Pervinca la raggiunse e la abbracciò.
«Non piangere, Babù. Ho un’idea, okay? Ci penso io.»
«Niente di illegale, Vì!» esclamò Vaniglia.
«Quando mai faccio qualcosa di illegale?» chiese ironica la gemella. Felì la guardò senza voler commentare: una volta aveva dovuto aiutarla per non essere arrestata.
«Non è illegale. Ho un’idea seria. Basta chiedere a Grisam di andare a trovarlo. I suoi genitori stravedono per lui e noi possiamo entrare se siamo suoi accompagnatori.»
Vaniglia tirò su con il naso. «Davvero lo faresti? Per me?»
«Sai che sto male anche io quando stai male tu. Lo facciamo e problema risolto, che dici?»
La gemella fece uno dei suoi sorrisi più luminosi e la abbracciò.
«Grazie, Vì.»
Felì appoggiò il cestino a piano e decise di tornare al suo studio. Quando ripensò alla parola che stava cercando di memorizzare, si accorse di ricordarla alla perfezione.
Se lo sentiva: Vaniglia avrebbe rivisto Jim, finalmente, e lei avrebbe passato l’esame.
~•~▪~•~
Canzone originale:
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top