Denver News, Venerdì h 7.00

Risolto il caso Jamison, tre i corpi alla fine

Ieri sera nel bosco fuori città si è svolta la caccia al killer responsabile della morte del giovane Martin Jamison, scomparso più di una settimana fa dopo una festa.

La polizia pedinava da qualche giorno una studentessa della Denver High School ritenendola responsabile dell'omicidio. La ragazza, in terapia con psicofarmaci e reduce da una degenza nella Clinica Resper per una crisi psicotica, era stata messa alle strette e aveva rivelato comportamenti anomali.

Ieri sera, alle 23 è stata vista calarsi dalla finestra di casa sua e scappare nel buio, ha avuto così inizio il pedinamento.

Una volta nel bosco la ragazza si è accorta di essere inseguita dalle forze dell'ordine, che avevano chiamato i rinforzi, e ha cominciato a perdere il controllo della situazione. È stata fermata con due colpi di proiettile rivelando però un'agghiacciante verità.

Accanto al punto in cui è deceduta giaceva Linda Farry, 20 anni e senzatetto. La sua scomparsa non era stata denunciata da nessuno e la polizia non era a conoscenza del suo decesso.

La Farry, come ammesso dal signor Jamison, era la sorellastra di Martin, ed è probabile che le due vittime fossero insieme al momento della tragedia, ma l'autopsia, confidiamo, saprà rispondere meglio a queste domande. Dai primi rilevamenti, tuttavia, sembra che la causa della sua morte sia l'overdose.

Accanto a Linda Farry è stato rinvenuto un coltello da cucina con tracce ematiche evidenti, riconducibili alla ferita sul cranio di Martin Jamison.

Sembra che Amber Costa stesse registrando dei messaggi con il telefono, prima del decesso, e la polizia sta provvedendo ad ascoltarli, ne sapremo di più nelle prossime ore.

Denver News, venerdì ore 12.00

Omicidio Jamison e il diario di una psicopatica

Sono terminate le indagini del caso Jamison, i messaggi registrati da Amber Costa sul proprio telefono contenevano una sorta di diario grazie al quale cercava di discolparsi.

Secondo la polizia la ragazza si era creata una realtà alternativa nella quale lei non era colpevole ed era, anzi, la vittima.

I genitori, distrutti, sembra abbiano dichiarato di aver scoperto che Amber non stava più prendendo gli psicofarmaci prescritti dalla Clinica Resper. Questo potrebbe averle causato allucinazioni, vuoti di memoria, e desideri omicidi nei confronti di chi le stava intorno.

Per quanto riguarda i signori Jamison, vicini di casa dei genitori della ragazza, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sostenendo di essere troppo provati dai recenti risvolti.

L'auto di Martin Jamison, invece, non è mai stata ritrovata, ma secondo la polizia potrebbe essere stata nascosta da Amber Costa prima di tornare a casa.