Capitolo 61
I funerali di Dario Ferrero si svolsero qualche giorno dopo: poiché era un dipendente modello e una persona amata e ammirata, Maurizio e Laura avevano dato disposizione che gli venisse celebrata una cerimonia semplice ma decorosa.
Beatrice stringeva le mani a tutti coloro che le esprimevano le proprie condoglianze, ma il suo sguardo era assente; le amiche la circondavano e le davano conforto, ma lei si sentiva comunque sola.
Durante la sepoltura, i partecipanti lanciarono nella buca rose bianche come l'anima pura di Dario.
《Beatrice Ferrero!》esclamò una voce rivolta alla vedova. La siciliana si girò: era Giulia Lanciani di Vallefiorita.
《Signora Lanciani di Vallefiorita》la salutò lei.
《Sono venuta per esprimerle le mie condoglianze. Suo marito deve essere stato un gran brav'uomo》affermò la Carofiglio.
《Sì, lo era》fece mestamente la Landi.
《E anche molto permissivo. O molto ingenuo 》insinuò la donna.
《Che cosa intende dire?》domandò l'una.
《Non faccia finta di niente. So benissimo che andava a letto con mio marito per pagare le cure necessarie al suo. Nessuno fa niente per niente 》rispose l'altra.
《Quindi lei sapeva tutto?》chiese sbigottita la prima.
《È ovvio. Pietro passa sopra a tutte le mie avventure, e io sopra alle sue. Se vuole divertirsi con una commessa, una cameriera o una filatrice, lo faccia pure. Crede che il nostro sia forse un matrimonio d'amore?》la schernì la seconda.
《Mi dispiace per lei e suo marito, ma io ho un'altra concezione dell'amore. E adesso se vuole scusarmi devo andare》concluse Beatrice, voltandole le spalle.
***
Nel frattempo, approfittando dell'assenza di tutti, Ilaria e Paolo avevano preso il treno per la Svizzera ed erano arrivati a Losanna.
Il dottor Guido Soprani era uno stimato chirurgo che esercitava in una prestigiosa clinica di cui era anche il primario; ma era anche un uomo particolarmente attaccato al denaro e pronto a qualsiasi bassezza per il suo tornaconto personale.
I due ragazzi gli invasero lo studio.
《Dottor Soprani, dobbiamo parlarle 》esordì Ilaria.
《E di cosa?》chiese serafico l'uomo.
《Di Elena Bassi, figlia di Lorenzo Cristaldi. Se è veramente lui suo padre》rispose Paolo in tono di sfida.
《Si può sapere cosa volete da me?》domandò agitato il chirurgo.
《Vogliamo i veri risultati delle analisi, quelli che attestano che non c'è alcun legame di parentela tra Lorenzo Cristaldi ed Elena Bassi, adesso》intimò la Del Vecchio.
《Altrimenti?》fece Soprani, cercando di mantenere invano la tranquillità.
《Altrimenti diremo a tutta Bergamo che lo stimato chirurgo e primario Guido Soprani è un corrotto, e mi creda, questo getterà un'ombra sulla sua reputazione e su quella della sua famiglia》minacciò Bianchini.
《E pensate davvero che mi spaventino le minacce di due ragazzini?》replicò Soprani, tentando pateticamente di essere risoluto.
《Non sottovaluti i ragazzini, dottore》lo avvertì Ilaria.
《Ci pensi, ha molto da perdere lei, no? La sua reputazione in cambio delle vere analisi 》si aggiunse Paolo.
《Io ve le darò, ma il mio nome non deve uscire per nulla al mondo》sottolineò il chirurgo.
《Questa conversazione non uscirà da questa stanza》giurò il giovane Bianchini.
《Allora eccole qui》rispose il dottore, allungando delle cartelle cliniche con mano tremante.
Paolo le prese, poi le controllò a fondo: erano quelle giuste.
《È stato un piacere collaborare con lei》concluse Ilaria.
***
Soddisfatti, presero il treno del ritorno, mentre alla Silkway, nel cortile interno, Vittorio Bassi e Virginia De Sanctis commentavano la morte di Dario Ferrero.
《Poveraccio, non meritava di fare quella fine!》sospirò la caporeparto ai telai.
《Nessuno la merita, nemmeno il più infimo tra gli individui 》replicò il capo del personale.
《Ora dovremo stare tutti vicini alla signorina Landi. È difficile perdere qualcuno che ami, quando lo hai accanto》affermò la donna.
《Già, quando ce l'hai...》le fece eco l'uomo.
《È in questi momenti che mi chiedo come ho fatto da sola in tutti questi anni, a crescere Maria senza dirle chi era suo padre, mentre se lo ritrovava davanti tutti i giorni》affermò lei.
《Non deve avere rimpianti, Virginia. Tutte le scelte che ha fatto, le ha fatte per il bene di sua figlia 》le ricordò lui.
《Se avesse saputo che è figlia del signor Cristaldi sarebbe rimasta invischiata nella lotta per l'eredità e le avrebbero reso la vita un inferno...》ammise lei. A un certo punto la loro conversazione fu interrotta da un rumore di passi che scappavano. Era Maria, aveva sentito tutto.
《Maria, tesoro, aspetta!》la chiamò Virginia, ma la ragazza continuò a correre, andando a sbattere addosso a Ilaria e Paolo, che stavano venendo con Andrea.
***
《Maria!》esclamò la Del Vecchio.
《Io odio mia madre, mi ha mentito, sono la figlia di Lorenzo Cristaldi e non me lo ha mai detto!》esclamò la De Sanctis tra le lacrime.
I tre guardarono lei, poi si giardarono tra loro, e all'improvviso Maria capì ogni cosa.
《Voi lo sapevate...》mormorò sconvolta, scappando di sopra.
《Maria, aspetta!》cercò di fermarla Ilaria.
《Sono una pessima madre, le ho mentito per anni e adesso temo che faccia qualche sciocchezza!》disse preoccupata Virginia.
《So io dove può essere andata 》affermò Vittorio, salendo le scale.
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