Capitolo 55

《A quanto pare avevi ragione tu...》commentò Andrea il giorno dopo, non appena Ilaria gli fece vedere nella lettera che attestava la paternità di Lorenzo Cristaldi nei confronti di Maria De Sanctis.
《Quando sono arrivata qui per la prima volta, ho notato immediatamente la somiglianza tra Maria con mio zio. Poi il fatto che non conoscesse suo padre mi ha dato una ragione in più per dare il via a questa mia ricerca...》rispose Ilaria.
《Che ha dato i suoi frutti》osservò lui.
《Ma è solo una parte. Ora tocca dimostrare che Elena è invece figlia di Alfredo Bianchini》disse lei.
《Che cosa avete da confabulare, voi due?》si intromise Maria, arrivando all'improvviso.
《Del matrimonio di Maurizio e Sofia 》rispose subito la Del Vecchio.
《Il signor Valente ci ha chiamate di sopra per la selezione》spiegò la De Sanctis.
《Oh cielo, la selezione! Come sto?》fece l'adolescente.
《Sempre benissimo!》rispose Esposito.
《Non credergli, è un adulatore!》replicò Maria, ma le veniva da sorridere.
《Farete faville!》continuò il ragazzo, mentre si allontanavano.
Poi, non appena rimase da solo, si affrettò a guardare le stoffe più costose da poter rubare indisturbato e poterle dare a Fabrizio Conti, il quale si sarebbe presentato presto per i soldi.

                                    ***

Nel frattempo, al piano di sopra, l'ufficio di Marco Valente era affollato di ragazze provenienti da tutti i reparti, che aspettavano di essere scelte: il pubblicitario aveva detto che ne servivano dieci.
《Io continuo ad avere una fifa blu!》commentò Agata.
《Io invece non vedo l'ora!》esclamò Cecilia.
《Per me sarà un successo anche se inciamperò in diretta: il fatto che Dario stia meglio mi fa vedere di nuovo il mondo tutto rosa!》si aggiunse Beatrice.
《Ragazze, ho studiato le vostre cartelle, dove vengono annotate le vostre competenze e i vostri caratteri, e ho deciso chi saranno le modelle...》esordì Valente.
《Mi sa che svengo...》bisbigliò Agata all'orecchio di Elena.
《Bene, le ragazze che chiamerò facciano un passo avanti. Bassi Elena, Dondi Cecilia e Agata, Landi Beatrice, Del Vecchio Ilaria, De Sanctis Maria, Verdi Liliana, Ronconi Clelia, Baldi Rossana, Del Bosco Miriam》elencò il pubblicitario.
Alcune, come Cecilia, avanzarono sicure e sorridenti; altre, come Agata, lo fecero più impacciate, come se non credessero ancora di essere state selezionate.
Le giovani scartate applaudirono, alcune sinceramente contente, altre invidiose che applaudivano per educazione.

                                 ***

Pochi uffici più in là, Pietro Lanciani di Vallefiorita si chiedeva come mai Beatrice non si fosse presentata al Grand Hotel del Parco a Stezzano; mentre si arrovellava il cervello, sentì bussare alla sua porta.
《Avanti!》fece.
《Devo prendere appuntamento o mi fai entrare?》rispose la voce di sua moglie Giulia.
《Entra 》disse lui alzando gli occhi al cielo.
《Un bel modo di accogliere la tua cara mogliettina!》esordì la donna.
《Lo sai benissimo che il nostro matrimonio è finto quanto quello di mia sorella e Maurizio!》replicò l'uomo.
《E tu non hai perso tempo, da quando hai preso servizio qui alle Seterie...》commentò lei.
《Che ne sai di Beatrice?》ribattè lui, punto sul vivo.
《E credi che m'importi di una dipendente? Io parlo di Irene Cristaldi!》esclamò la Carofiglio.
《Irene mi ama per quello che sono, non mi ha sposato controvoglia come te!》rimbeccò Lanciani di Vallefiorita.
《Ed è dunque amore, non solo sesso, quello di cui mi parli? Devo essere o io che non ho sentito bene, o tu che sei diventato più ingenuo di tua sorella 》rispose Giulia.
《Quello che faccio io con Irene non ti riguarda. "Ognuno fa vita a sé " , non era questo il nostro patto, quando ci siamo sposati?》domandò Pietro.
《E invece mi riguarda. Di tutte le donne che potevano cascarti ai piedi, proprio quella sgualdrina di Irene Cristaldi?》replicò Giulia.
《Irene vale mille volte più di te! E adesso esci, che devo lavorare!》sbottò l'uno, sfinito.
《E va bene, va bene. Ma mi ricorderò di tutto questo...》minacciò l'altra, andandosene e sbattendo la porta.

                                  ***

Intanto le ragazze stavano tornando nei rispettivi reparti; in quel momento erano entrati Alfredo e suo figlio Paolo, che andò dritto da Ilaria.
《Ho saputo che farai la modella...》esordì il giovane Bianchini.
《È solo una pubblicità》rispose la Del Vecchio.
《Una pubblicità che renderà possibile un sogno per molte donne 》osservò l'uno.
《Questa storia non è nemmeno cominciata e io già non vedo l'ora che finisca, ho cose più importanti a cui pensare...》commentò l'altra.
《Tipo?》chiese il ragazzo.
《Risolvere un mistero》rispose la giovane, avviandosi.
《Quale mistero?》domandò Paolo, ma Ilaria non si girò. 《Eh? Quale mistero?》insistette, ma lei era già sparita.

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