Capitolo 53
L'idea di Marco Valente fu approvata subito da Maurizio e Laura, mentre Pietro e Irene esprimevano le loro perplessità: Chiara e Riccardo erano assenti per motivi personali.
《Sete preziosissime scontate e alla portata di tutti?》storse il naso Irene.
《Le dipendenti come modelle?》le fece eco Pietro.
《Perché no? È un'idea moderna e vincente!》sostenne Maurizio.
《Senza contare che darebbe nuova credibilità al marchio Silkway!》gli diede manforte Laura.
《Sarebbe il suicidio del marchio Silkway, zia! Filatrici, commesse e addette alle confezioni con indosso capi esclusivi, e popolane che entrano a fare acquisti mischiate con le gran signore! Io non posso sopportare tutto questo, la mamma non lo appoggerà mai e nostro padre si starà già rivoltando nella tomba!》esclamò la giovane Cristaldi.
《E poi vorrei ricordarvi che mio padre vi ha concesso il suo credito per migliorare la situazione delle Seterie, non per peggiorarla!》continuò Lanciani di Vallefiorita.
《Siete chiusi, retrogradi e classisti, talmente uniti nel remarci contro che non si sa dove finisca Pietro e dove cominci Irene!》rimbeccò Maurizio.
《Lo prendo come un complimento!》replicò la sorellastra.
《Anche io》concordò il capo contabile della Silkway.
《Signori, guardare che la televisione è il futuro, e la televisione è guardata soprattutto dalla gente comune... Il mondo sta cambiando, si sta sposando nelle loro mani e noi possiamo opporci, possiamo fare finta di niente, ma questo non fermerà una tale proiezione in avanti... Non vi sto proponendo di trasformare la Silkway in un mercatino dell'usato, ma di dare la possibilità alla gente semplice di sognare un po' al fine di fare del bene alle Seterie!》decretò Marco.
《Forse non è una cattiva idea...》concesse Irene.
《Certo, che si tratti solo del periodo della pubblicità》aggiunse Pietro.
《Detto da voi è già una gran concessione!》li schernì Laura.
《Dobbiamo avvertire tutte le dipendenti. Signorina Dondi!》fece poi, prendendo il telefono e facendo venire la giovane segretaria.
Quando la ragazza entrò, lo sguardo di Valente si spostò subito su di lei.
《Mi dica, signor Cristaldi 》disse Cecilia.
《Dia disposizione scritta che tutte voi dipendenti sarete le nostre modelle!》decretò Maurizio.
《Visto? È una musa perfetta 》le sussurrò all'orecchio Marco.
La ragazza arrossì, poi si congedò dicendo: 《Subito, signor Cristaldi!》.
Si mise alla macchina da scrivere e compose l'avviso in cui le dipendenti della Silkway sarebbero state selezionate come modelle dal signor Valente, poi lo affisse nell'atrio.
***
Pochi minuti dopo, le ragazze già ne commentavano il contenuto.
《Mio Dio, faremo le modelle!》esclamò Agata.
《Non è detto che saremo noi, verranno selezionate 》replicò Beatrice.
《Io lo trovo emozionante!》intervenne Ilaria.
《Sarà una bella opportunità per la Silkway》concordò Elena.
《Rimaniamo coi piedi per terra, che mica diventiamo modelle professioniste!》commentò Maria.
《E lasciaci sognare, no?》replicò Agata.
《Io sono convinto che lei sarà incantevole!》fece la voce di Ernesto Quaranta, facendo trasalire la Dondi.
《Ispettore Quaranta!》esclamò la ragazza, arrossendo velocemente.
《Non sono mica una modella vera... Anzi, a dire la verità non ci so nemmeno camminare, sui tacchi 》aggiunse poi.
《Ma è una persona autentica, sono convinto che risplenderà per questo!》le sorrise l'uomo. E lo pensava davvero: ogni volta che vedeva Agata, il compito che gli era stato assegnato da Riccardo Lanciani di Vallefiorita gli sembrava meno gravoso.
***
Tuttavia questa scena non fu molto gradita da Antonio, che passò di lì commentando: 《Agata è una persona modesta, non la illuda così!》
《Non sto illudendo nessuno》rispose prontamente Quaranta.
《Infatti, e adesso se sei venuto per impedirmi di sognare un po', puoi anche tornatene fra le tue tinture!》disse stizzita la Dondi.
《Sono convinto che il signor Grandi si preoccupi per lei perché siete amici》la tranquillizzò l'investigatore privato.
《Quanto è premuroso il signor Grandi! Adesso, per favore, puoi lasciarci da soli?》replicò Agata frettolosamente.
《Come vuoi 》rispose stranito Antonio, che sulla strada verso il reparto fu raggiunto dal cugino.
《Antonio, sono sempre più sicuro che Beatrice sia tra le grinfie di Pietro Lanciani di Vallefiorita per curare Dario!》esclamò Salvatore.
《Ma che dici! Pare anche che si sia ripreso!》rispose Antonio, notando in quel momento il giovane siciliano che veniva loro incontro.
《Dario?》fece sbigottito Salvatore. Il loro ex collega non era forse bloccato a letto?
《Ragazzi, che piacere rivedervi!》li abbracciò lui.
《Sei guarito?》domandò Antonio.
《Mi sento molto meglio grazie alle medicine che mi ha potuto pagare mia moglie grazie agli straordinari!》spiegò Dario.
Salvatore e Antonio si guardarono: forse avevano la vaga idea di quello in cui consistevano tali "straordinari"...
《Dario!》esclamò Beatrice, stupita dal fatto che suo marito fosse in piedi.
《Hai visto, amore mio? Sto bene! Ed è solo grazie a te!》fece lui stringendola forte. Beatrice era stordita, ma pensò che quella potesse essere la fine di un lungo incubo.
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