Capitolo 44

《Signor Bianchini!》lo accolse Vittorio.
《Signor Bassi, quanto tempo...》rispose Alfredo Bianchini, un uomo sulla cinquantina, capelli grigi e corporatura robusta.
《Erano venticinque anni che non varcavo questa soglia 》commentò.
《Quando ho sentito la notizia non volevo crederci... Alfredo!》esclamò la De Sanctis.
《Virginia!》fece lui e si strinsero le mani. 《È passato tanto tempo ma tu rimani sempre la stessa...》aggiunse poi.
《Con la differenza che adesso sono caporeparto ai telai 》lo corresse lei.
《Ah, questo è mio figlio Paolo》disse poi Alfredo, indicando un ragazzo sulla ventina, alto, magro, con capelli e occhi neri.
《Molto piacere. Ho sentito che Ilaria Del Vecchio ha cominciato a lavorare qui》rispose l'interessato.
《Oh sì... Eccola lì, insieme a mia figlia》disse Virginia, indicando Maria, Andrea e Ilaria che si dirigevano verso di loro.
《Paolo!》esclamò la Del Vecchio, arrossendo. Il giovane Bianchini era un suo amico, avevano frequentato la stessa scuola a Nizza ed era di certo l'ultima persona da cui la ragazza si aspettava di farsi vedere in divisa da lavoro.
《Ti dona, la divisa 》disse invece il ragazzo, contrariamente alle aspettative della Del Vecchio.
《Oh, grazie》fece lei.

***

Nel frattempo Alfredo aveva cominciato a parlare con Maria e Andrea.
《È da tanto che lavori qui?》chiese alla giovane De Sanctis.
《Ci sono praticamente crescita. Il nuovo acquisto è lui》rispose la ragazza, indicando Andrea.
《E tu da dove sbuchi, ragazzo?》domandò a quest' ultimo.
《Da Napoli. Sono cresciuto in istituto 》rispose Esposito.
《Mi dispiace》fece Alfredo.
《Non dovrebbe, signor Bianchini. Certi genitori è meglio non conoscerli affatto》commentò Maria, ritrovandosi gli sguardi di Bianchini, Ilaria e Andrea puntati in faccia.
《Mi scusi. Mi riferivo a mio padre. Non l'ho mai visto, non so chi sia》si affrettò a dire poi.
Alfredo cercò qualcosa da dire, quando arrivarono Maurizio e Laura.
《Alfredo caro!》esclamò quest'ultima.
《Laura》la salutò lui, facendole il baciamano.
《Lui è Maurizio, il figlio di Lorenzo 》fece la vedova Del Vecchio.
《Piacere, signor Bianchini 》disse il ragazzo, stringendogli la mano.
Alfredo lo scrutò per bene. 《Spero che non somigli troppo a suo padre...》rispose.
《Non c'è pericolo 》ribattè Maurizio.
《Maurizio è un innovatore, talmente tanto che ha voluto qui anche Gianfranco!》spiegò Laura.
《Ah, se vuole salutare il dottor Rizzieri, è in laboratorio 》disse Maurizio, facendo strada a Bianchini fino al laboratorio di chimica, dove l'uomo stava mostrando delle componenti ad Elena.

***

《Gianfranco Rizzieri!》esclamò Alfredo.
《Alfredo Bianchini!》fece questi e si abbracciarono calorosamente.
《Hai un'assistente?》domandò Bianchini.
《Ah, lei è Elena Bassi. Lavora ai telai. Un talento naturale della chimica 》rispose Rizzieri.
《Bassi... È figlia di Vittorio?》chiese il fornitore, stringendole la mano. Elena sentì una sensazione familiare a quel contatto, come se conoscesse da sempre quell'uomo.
《Vittorio è mio zio. Mia madre è sua sorella minore, Anna》rispose la ragazza.
《Anna, la conoscevo...》mormorò l'uomo.
《È tornata a Bergamo da poco tempo 》aggiunse Elena.
《Credo che andrò a trovarla...》decretò Bianchini.
《Elena!》esclamò la voce di Ilaria, che era stata mandata dalla De Sanctis per richiamarla al suo reparto.
《Sì?》fece la Bassi.
《È arrivata Sofia Lanciani di Vallefiorita. Ti vuole per il vestito》rispose la giovane Del Vecchio.
《Arrivo!》esclamò la ragazza.
《L'aspetto domani qui in laboratorio 》le disse Gianfranco.
《Sarò puntuale. Arrivederci, dottor Rizzieri. E arrivederci anche a lei, signor Bianchini 》si congedò Elena.
《Arrivederci, signorina Bassi 》rispose il chimico.
《Arrivederci 》gli fece eco Bianchini.
Ilaria accompagnò Elena fino al reparto dei telai, e per tutto il tragitto ebbe un tarlo in testa: era sicura di trovare la giovane Bassi molto più somigliante ad Alfredo Bianchini che al defunto Lorenzo Cristaldi.

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