•Le Cronache di Míriage- il Regno della Tavola d'Oro•

Ecco la recensione per Le Cronache di Míriage-il Regno della Tavola d'Oro di DanieleTommasoni
Ho letto tutti i capitoli della storia e la consiglio a tutti gli amanti del genere fantasy ma anche non. Anche se non leggo spesso storie di questo tipo, a me è piaciuta molto. Infatti premetto che per molti aspetti della recensione cercherò proprio il pelo nell'uovo per dare all'autore un margine di miglioramento, ma la trovo veramente una bella storia.

Copertina

È una copertina essenziale, riporta pochi elementi ma buoni. Mi piace molto la scelta dello sfondo nero, perché vengono proprio esaltati i soggetti in primo piano, tra cui la Tavola d'Oro e l'eclissi, ma soprattutto perché riporta esso stesso uno dei temi della storia, cioè il Male. L'autore spiega bene perché vengono rappresentati determinati elementi sulla copertina, ed è questa un'ulteriore attenzione nei confronti del lettore, che può capirne ancora meglio il significato.

Il titolo lo trovo proprio adatto; a prima vista mi riconduce in qualche modo al genere fantasy. Mi piace anche la scelta dei font.
A mio parere c'è ben poco da cambiare, però penso che questa copertina abbia molto più senso una volta letta la storia. Per attirare maggiormente il lettore, invece, avrei osato un pò di più, magari anche solo allargando gli elementi per posizionarli al centro.

Trama
Margut è il primo protagonista di questa storia. Inizialmente la trama ruota intorno alla sua quotidianità, tanto che ci viene presentata la sua famiglia, i suoi amici Gareth e Lilian, e una serie di personaggi che fanno parte della sua vita nella capitale di Vartras.
Sostanzialmente i primi capitoli sono introduttivi della realtà molto particolare su cui si basa la storia; ovvero la creazione del mondo, sotto un punto di vista decisamente fantasy e creativo.
Il Creatore infatti sembra aver lasciato il mondo nelle mani del Male, in particolare del dio degli Inferi Fernios e dei suoi esseri maligni, che sono stati però sconfitti in una guerra atroce eliminata dai ricordi degli umani da un potente stregone di nome Saigorf. Il Male e i poteri di Fernios tornano in vita solo grazie ad una particolare Tavola d'Oro custodita nel palazzo reale di Vartras.
A capo della capitale c'è infatti il re Aurion, mentre al suo fianco c'è proprio Margut, nominato comandante dell'esercito.
Inizialmente non sembrano esserci troppi problemi; il nuovo comandante svolge il suo incarico al meglio, affiancato dal suo amico Gareth e dagli uomini dell'esercito con più esperienza.

Ma proprio dopo che Margut scopre la verità sulla creazione del mondo, un fatto sconvolge le sorti della sua vita e lo costringe a lasciare la Capitale.
Fin dal momento in cui varca il confine e lascia la città, inizia per lui un'avventura piena di nuovi incontri, e spiacevoli e felici avvenimenti. Si forma in effetti un gruppo di amici, tra cui anche Iulia, Kris, e lo stesso Saigorf.
Credo che l'aspetto avventuroso sia il meglio gestito della storia. L'autore è stato in grado di inserire tantissime informazioni e intrecci tra diverse ramificazioni della trama; e nonostante questo, non ci sono mai troppe cose insieme da assimilare, tanto che la storia non risulta mai pesante. Anzi, ho trovato molto interessante e piacevole immergermi nella lettura.

Ho apprezzato molto anche le scene d'azione e i combattimenti, perché sono ricchi di emozione e trasmettono quella tensione che ti porta a rimanere attaccato alla lettura.

L'unica pecca nella trama è l'ambientazione nel tempo. In effetti è più volte specificato il periodo in cui è ambientata la storia, e cioè circa dal 2240 in poi. Si tratta quindi di una trama ambientata nel futuro, ma devo dire che dai dialoghi e da alcune usanze e costumi, si ha più una sensazione storica/medievale. Consiglio di migliorare questo aspetto perché, oltre a ciò, la narrazione scorre veramente bene, senza troppi intoppi. L'ambientazione nello spazio invece è ottima; si tratta di luoghi magici, immaginati e descritti nel dettaglio, ognuno con una storia da raccontare.

Una delle cose che mi sono piaciute maggiormente, inoltre, è lo sviluppo profondo di moltissimi temi; primo tra tutti la fede. Gli Umani nel contesto immaginario, ma devo dire a tratti molto realistico, descritto dall'autore, sono portati per natura a credere non solo all'esistenza del Creatore, ma proprio alla sua influenza sul Mondo. Ci saranno diverse creature e diversi Umani che lotteranno contro questa fede, convinti che il Creatore abbia solamente lasciato la terra vivente nelle grinfie di un crudele destino, ma i protagonisti saranno il simbolo, invece, di come questa fede sia sempre ripagata positivamente.

Vorrei poi soffermarmi sui personaggi, soprattutto su alcuni.
Uno di cui non ho ancora parlato ma che ha un ruolo fondamentale nella trama, è il Guerriero Mascherato. Si tratta del nemico concreto della Terra, colui che combatte a favore del Male. Lui infatti farà di tutto per sconfiggere Margut e rubare la Tavola d'Oro per riportare in vita Fernios.
È uno dei miei preferiti; il suo aspetto malefico da antagonista è sottolineato perfettamente, tanto che lui stesso è in grado di trovare il punto debole di una persona per sedurla e manipolarla a proprio piacimento. Si ritrova spesso in situazioni di vantaggio, ma in alcuni momenti possiamo notare anche le sue debolezze. È quindi un personaggio completo e strutturato, e questo lo rende di fondamentale presenza nella trama stessa.

C'è poi Margut, il protagonista. Lui è giustamente quello che si impara a conoscere meglio nel corso della storia, perchè è anche il personaggio più importante. Mi piace molto l'idea di mettere al centro un ragazzo forte e di cuore come lui, perché è un simbolo di come il Male in questo caso si possa sconfiggere solo con coraggio, grande forza e cuore. Inoltre c'è proprio un capitolo che riassume perfettamente la sua persona, in cui lui deve superare alcune prove per oltrepassare un limite. Qui si esaltano appunto la sua forza, la fiducia, il buon cuore, e la sua capacità di mantenere sangue freddo.

Al contrario, una figura che mi convince meno è Iulia. Lei è senza dubbio una delle protagoniste, quasi alla pari di Margut. Purtroppo, però, trovo che il suo personaggio sia un pò meno valorizzato. La sua personalità è ben definita; spesso possiamo dire di lei che è una ragazza tenace e molto coraggiosa; però, mentre verso la fine la sua presenza si sente tantissimo, all'inizio non dimostra la sua importanza, e a mio parere interviene poco, in relazione al ruolo che ha nella trama. Per esempio non conosciamo bene il suo passato, o le sue debolezze. E la trovo comunque una presenza piacevole, quindi, forse proprio per questo, le darei ancora più spazio.

Devo dire però che un aspetto molto curato sono i rapporti interpersonali. Le relazioni che si instaurano fra i vari personaggi sono profonde e interessanti, e molte di queste guidano proprio alcuni aspetti della storia. Per esempio Margut si ritrova a dover lasciare la Capitale per la sua determinazione nel voler salvare un amico. E questo è solo uno dei tanti esempi, perché i personaggi sono in grado di amare, di odiare, e fare di tutto per preservare questi sentimenti nei confronti di un amico o un nemico. Le loro azioni e reazioni infatti determinano gran parte della trama. I rapporti tra questi personaggi, inoltre, conferiscono la creazione di dialoghi molto interessanti e coinvolgenti.

Grammatica
In generale l'autore adotta uno stile molto semplice e scorrevole. Non ci sono troppi paroloni o frasi tanto strutturate, e questo in realtà è da apprezzare perché il risultato è molto buono e la lettura non è per nulla pesante. Ci sono però alcuni refusi, che a volte sono anche piccoli errori grammaticali. Ovviamente si tratta di piccolezze o semplici errori di battitura.

Una cosa che però sconsiglio è quella di riportare alcuni dialoghi in maiuscolo, per trasmettere il sentimento deluso o arrabbiato dei personaggi in questione. Sicuramente il contesto, le parole, e soprattutto la punteggiatura, aiutano già molto il lettore a comprendere queste emozioni.

Inoltre un ultimo accorgimento è che ci sono solo un paio di parti nella storia dove l'autore adotta un tipo di esposizione narrativa quasi fiabesca, introducendo il paragrafo rivolgendosi al lettore, rompendo la quarta parete. Probabilmente sono anche questi refusi, perché la storia è stata riscritta con uno stile più formale, ma bisognerebbe appunto revisionare quelle parti per dare uno stile omogeneo alla storia.

Descrizioni
Anche qui mi sento di dire che l'autore ha fatto un bel lavoro. Manca un pò la caratterizzazione più fisica dei personaggi, che si perde nel corso della trama, ma oltre a questo si hanno dettagli e descrizioni molto esaustive e coinvolgenti. In particolare l'ambientazione e la descrizione di tutti quelli che sono gli elementi fantasy, sono molto curate.

Si tratta sempre di descrizioni semplici, senza l'uso esagerato di aggettivi, ma con la concretizzazione di ciò che è immaginario. Il lettore infatti si trova coinvolto in qualcosa di molto reale, pur essendo in una storia fantasy.

Emozioni, coinvolgimento e commento personale
Il miglior modo per emozionarsi leggendo una storia, è trovare empatia con i vari personaggi.

Io personalmente di solito non sono poi così empatica nella lettura, però devo dire che in questo caso traspaiono molto bene tutte le emozioni dei protagonisti, e di qualcuno in particolare; per questo ho comunque potuto emozionarmi e appassionarmi alla storia. Tra l'altro sono trattate in modo molto preciso ed emozionante situazioni pericolose, avventurose, talvolta molto tristi e talvolta divertenti, perciò è normale che principalmente si sentano la tensione e la curiosità verso ciò che accadrà dopo. Il coinvolgimento è molto forte perché, come dicevo prima, si ha la sensazione di trovarsi in un contesto tanto immaginario quanto vero.

Quando pensi che tutto possa sistemarsi, un altro ostacolo si presenta nel percorso di Margut e dei suoi amici; e più ostacoli si presentano, più la trama cattura l'attenzione.
Perciò posso dire che l'autore è stato enormemente creativo nel dare vita a questo tipo di storia e a inserire tantissimi elementi in modo preciso, seguendo sempre un filo logico. 

La storia non presenta molta suspense, ma molti colpi di scena che conferiscono un eguale coinvolgimento. Più andavo avanti a leggere, più mi rendevo conto di quanto mi piacesse la storia. È molto originale, ben strutturata, e penso sia uno dei pochi racconti qui su Wattpad che mi piacerebbe rileggere, e non credo sia una cosa scontata.

Comunque, arrivati al termine della recensione mi rivolgo all'autore; ti faccio ancora i complimenti e spero che la recensione sia di tuo gradimento. Grazie per aver scelto il mio servizio e se c'è qualche dubbio o considerazione, dimmi pure!♡😊

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