🦖 Vivere in un sogno 🦖

Roxy-00

Capitoli letti: 10

Copertina: La trovo appropriata per la storia, raffigura la protagonistacon un libro in mano. I colori attraggono e danno un senso di curiosità. Il font utilizzato è visibile e leggibile.

Sinossi: È un po' corta ma contiene i dettagli giusti per destare curiosità al lettore spingendolo ad aprire e leggere il racconto.

Originalità e Trama: La trovo molto originale. Molto accattivante e stimolante lo sviluppo narrativo. Nel primo capitolo conosciamo già la protagonista e la sua passione per la lettura, il suo modo di immedesimarsi e trasferirsi metaforicamente nel mondo creato dagli autori/ici dei libri che legge. La nonna le spedisce un libro misterioso come regalo di Natale e la ragazza leggendolo esprime il suo desiderio di vivere nei giorni in cui è ambientata la storia e si addormenta. Nel secondo Zelja al suo risveglio si ritrova nella stanza una cameriera, uscendo fuori casa rischia di farsi investire da una carrozza e sua madre è vestita elegantemente e chiede alla ragazza come abbia osato darle del "Tu". Capendo subito che c'è qualcosa di strano, pensa che stia sognando. Nel terzo la ragazza cerca di dare una spiegazione a sua cugina e intanto quello che crede essere un sogno continua. Nel quarto Zelja da un'occhiata ai quadri di famiglia e poi va in stanza a riposare fino al ritorno di suo padre e suo zio Julius, i quali informano la famiglia del loro traguardo: hanno ottenuto il porto della città e gli daranno il loro nome. La moglie organizza una festa. Nel quinto le ragazze si preparano per la festa, durante la quale a Zelja viene il dubbio che questo non sia un sogno ma la realtà e si allontana per prendere aria. Viene derubata da un uomo ma si mostra clemente con lui lasciandogli la refurtiva. Nel sesto le ragazze vanno a comprare abiti per la festa e scoprono che attraccata al molo c'è una nave pirata. Nel settimo continuano i preparativi per il ballo e le ragazze si confidano su cosa secondo loro succederà e il capitolo si conclude con loro che vanno di sotto. Nell'ottavo le ragazze vengono annunciate e Zelja comincia a ballare con suo padre, continua con suo zio, farà da dama alla signora Betty dopo che la donna la difende con alcune pettegole del vicinato e infine sarà la volta di Barnabus, il ragazzo che la salvò fuori casa sua nonché colui che ha aiutato suo padre a coronare il suo sogno negli affari. Nel nono nonostante la contrarietà della madre di Zelja, gli adulti parlano alle due ragazze della presenza dei pirati e parlano di un contratto di accordo di pace. Zelja è curiosa e vuole vederne uno con i suoi occhi. Nel decimo Zelja ha una conversazione sulla lettura con la signora Betty, la quale le consiglia di tenersi certi argomenti per sé, vista la mente chiusa di alcune donne. Parla anche con Kira, la sua domestica, chiedendole quali fossero i suoi sogni. La ragazza confessa che le sarebbe piaciuto cantare e Zelja le dice di non distruggere il suo sogno e che se avesse voluto lei l'avrebbe aiutata. Infine le chiede di portarle in camera uno di quegli scatoloni che hanno in cantina con gli abiti vecchi. Le sarebbero serviti l'indomani quando si sarebbe diretta nel covo dei pirati.
Davvero bellissimo e continuerò la lettura. Complimenti continua così.

La parte Grammaticale (grammatica, sintassi, stile, lessico, ortografia e punteggiatura): La grammatica in sé è ottima come la sintassi e la struttura. Lo stile è fluido e scorrevole. Il lessico è semplice e adatto al contesto, è anche ampio infatti non ho riscontrato ripetizioni. L'ortografia presenta qualche refuso segnalato nella storia e qualche "D" eufonica dove non serve. La punteggiatura mi sembra utilizzata in modo corretto poi qualcosa può sempre sfuggire.

La parte Descrittiva (ambienti, scene e personaggi): Le descrizioni ambientali ci sono e risultano omogenee al testo senza spezzare mai la lettura, lo stesso vale per le scene e i personaggi che già dal primo capitolo risultano ben strutturati e caratterizzati.

Consigli utili: Revisione per la correzione dei refusi e "D" eufoniche dove non servono.

-Dodicesimo Dottore

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