* Freddy Krueger si trova in un incubo del suo ospite. Gek trema sentendo dei rumori spaventosi per poi trovarsi davanti Freddy. *

Freddy: Benvenuto, io sono Freddy Krueger e ho il compito di intervistarti. Per iniziare perché non ti presenti?

Gek: Freddy! Sei uno degli incubi della mia adolescenza, non sei invecchiato di una virgola! Io sono Gek, sono un "ragazzo" che all'epoca della storia andava verso la quarantina. Ho avuto un passato di grave tossicodipendenza in prima adolescenza. Ne sono uscito e ora ho un piccolo studio di tatuaggi in una località turistica di mare della Romagna.

Freddy: Hai qualche passione, Gek?

Gek: La mia passione, a dire la verità, è il mio lavoro. Beh in pratica vivo per il mio lavoro e per la palestra. A tempo perso aiuto qualche amico nei locali come buttafuori. Non ho altri vizi, ecco sì, forse mi piace curare i gerani che ho fuori dallo studio, ma non sono un pollice verde!

Freddy: Qual è la tua paura più profonda?

Gek: L'inadeguatezza. Da quando è iniziata questa storia (Brenda e Gek) quello di cui più spesso ho paura è l'inadeguatezza, il non essere all'altezza di quello che la vita mi chiede. Ho perso nell'eroina e nel centro di recupero gran parte dell'adolescenza e grazie al mio lavoro sono rimasto un eterno bambino che disegna e non si deve preoccupare di molto altro. Tutto quello che va oltre disegnare mi genera questa paura di non essere adeguato.

Freddy: Io sono stato bullizzato fin da piccolo e mio padre mi picchiava sempre. Mi capisci, vero?

Gek: Non molto in realtà. Da piccolo non erano questi i miei problemi. Il mio problema principale è che volevo fare tutto quello che faceva il mio fratello maggiore.

Freddy: Era cattivo il tuo fratello maggiore?

Gek: No non era cattivo, ma aveva preso a frequentare giri pessimi, e siccome ero un po' la sua zavorra e un po' la sua scimmietta, ci sono andato di mezzo pure io. Purtroppo mio fratello è morto di overdose.

Freddy: Hai parlato di una Brenda, chi è?

Gek: Brenda è la figlia di un mio amico conosciuto ai tempi del Centro di Recupero. Ai tempi della storia stava per compiere quindici anni. Una ragazza che, volente o nolente, ha imparato ad arrangiarsi da sola.

Freddy: C'è stato nella tua vita un episodio piuttosto triste?

Gek: La morte di mio fratello ha segnato un prima e un dopo. Non mi piace parlarne ma è stato così. Dopo la sua morte tutti attorno hanno preso coscienza di quale brutta china avevamo preso e così mi sono salvato. Sono rinato, e sono diventato quello che sono.

Freddy: Invece un episodio felice che ti fa battere il cuore?

Gek: Quando ho aperto per la prima volta la porta del mio studio da proprietario. È stato un grande passo per me. Ed è stato forse il segno che ci si può riscattare, nella vita.

Freddy: C'è un luogo a cui sei particolarmente legato?

Gek: Mhm in realtà no. Forse il mio studio. O più facilmente il mio letto. Ecco, al mio letto sono molto legato, sono geloso di lui. Molto geloso.

Freddy: Il tuo genere di lettura preferito?

Gek: Libri dedicati al disegno e all'illustrazione, adoro i disegnatori giapponesi delle stampe classiche come il maestro Hokusai. Per il resto non è che sia un gran lettore.

Freddy: Qual è il tuo film horror preferito?

Gek: Mhm non amo molto il genere ma dire "Christine la macchina infernale".

Freddy: Grazie per essere stato qui con me. È stato un piacere conoscerti.

Nota autrice

Ecco l'intervista a un personaggio molto simpatico proveniente da una storia scritta da un utente che si è dimostrato molto rispettoso: Gataz13

L'eroina allunga i suoi tentacoli di morte nello spazio, ma anche nel tempo. Diventa tutto, ma ti dà sempre meno. L'eroina uccide anche dopo, fa scomparire gente anche dopo anni. Toglie, toglie solo. E poi un giorno, inaspettatamente, ti fa un regalo.Gek è un tatuatore chiacchierone ed eterno Peter Pan, uno "zarro fuori tempo massimo".A Brenda piovono addosso troppe sfighe in quattordici anni di vita. Forse capiranno cosa distingue un "Genitore" da "Chi ti ha concepito", e che per essere "figli" la genetica è secondaria.