Legami di sangue ❄️
• Storia -> Legami di sangue
• Autrice -> MariannaPropato
• Genere -> Urban Fantasy
Recensione invernale ❄️
Ciao a tutti! Questa è la recensione di "Legami di sangue".
Sfortunatamente, ho trovato abbastanza difetti nella storia, principalmente a livello grammaticale.
Come ricordo in questi casi, tuttavia, non c'è nessuna situazione che non possa essere migliorata, quindi invito te, autrice, a dare del tuo meglio e sicuramente migliorerai.
Senza ulteriori indugi, inizio con la recensione, ché c'è abbastanza da dire. Buona lettura!
– Presentazione grafica –
È complessivamente buona.
La copertina, prima di tutto, mi sembra fatta bene: l'immagine scelta mi pare adatta e le scritte si vedono, fatta un po' eccezione per il nome utente sotto.
Il massimo che posso consigliarti è puntare a qualcosa di più elaborato: è semplice e buona, ma, non so bene perché, non mi ha convinto del tutto, più che altro non attira moltissimo l'attenzione.
Nonostante tutto, ritengo sia fatta bene.
Il titolo non mi dispiace: contiene la parola sangue, che rimanda subito a qualcosa di inerente ai vampiri, quindi è abbastanza efficace.
La descrizione va bene e incuriosisce un minimo, anche se consiglierei di puntare su... dettagli più particolari della storia, altrimenti ricorda un po' tanto i classici omicidi con i vampiri, con tutta la parte in cui si dà la colpa a un animale e quelle in cui si incolpa la persona sbagliata, ovviamente il più misterioso del gruppo.
Insomma, per carità, sono dettagli importanti, ma aggiungerei anche qualcos'altro di più caratteristico della tua storia e meno caratteristico delle storie di questo genere in generale.
Infine, segnalo i seguenti errori nella descrizione:
– "Ad una festa" e "ad investigare" -> La "d" è in più; come vedremo nella sezione dedicata alla grammatica, la "d eufonica" non si utilizza con due vocali diverse, tranne per alcune eccezioni.
– Dopo "chiaro" suggerisco i due punti, perché quello che viene dopo è una spiegazione di cosa le sia finalmente diventato evidente.
– "Non è il ragazzo che tutti sospettavano" -> È "sospettare di", quindi andrebbe "di cui tutti sospettavano".
Infine, l'ultimo appunto che vorrei fare è che dovresti dire cos'è "Modow", altrimenti non è molto chiaro cosa sia.
Per il resto, come descrizione non è male, ma va sistemata.
In conclusione, la presentazione grafica è sufficiente, anche se andrebbe curata di più, a mio avviso; in particolare, suggerisco di dare un tocco più tuo storia.
– Trama –
Dunque, sfortunatamente devo dire che trama non mi ha colpito molto: infatti, si presenta come la classica storia di vampiri ambientata in una scuola americana... non vi ho trovato nulla che potesse renderla diverse dalle altre storie, per quando mi dispiaccia dirlo.
Anche il proseguire della storia non mi ha sorpreso: una ragazza viene morsa e viene ritrovato ferita e terrorizzata dalla protagonista; si incolpa un animale, nonostante poi si inizi a sospettare di qualcosa di meno umano, che, ovviamente, è Zac, che non mi ha convinto come vampiro, ma lo vedremo dopo.
Anche l'idea del Luna Park era prevedibile...
Quello che voglio dire è che leggendo mi è sembrato sempre di avere a che fare con qualcosa che avevo già visto, ecco.
Parliamo dei personaggi.
Il vampiro in questione, Zac, è abbastanza scontato: bullo, bad boy e ha tutte le ragazze ai suoi piedi.
Insomma, più che un vampiro mi sembra la tipica immagine del "bad boy", personalmente.
Anche gli altri personaggi non mi hanno stupito molto... la protagonista, le amiche, il professore (che, giustamente, viene definito come "figo").
Proseguendo, se non altro, la trama mi è sembrata abbastanza coerente: banale ma non insensata, se non altro, almeno per quanto ho potuto vedere.
Infine, nel tuo testo un personaggio, interessato alla letteratura, afferma che il nome della protagonista, Eden, sia interessante perché ricorda l'Eden di Dante, che afferma essere una foresta.
Innanzitutto, l'Eden non è caratteristico solo di Dante; non se l'è inventato lui, come tutto quello che si trova nella "Divina Commedia": ha, infatti, attinto – in alcuni casi – da culture passate o – in altri – da quella medievale.
Inoltre, l'Eden non è una foresta, bensì un giardino... l'unica foresta che mi risulti esserci nella "Divina Commedia" è quella in cui si trova inizialmente Dante, che rappresenta il suo stato di perdizione e peccato.
Insomma, ho capito che era un tentativo di mostrare la sua cultura, ma... sarebbe meglio evitare errori di questo tipo.
Per concludere, non me ne volere, ma la trama non mi ha convinto né mi ha ispirato.
Può sicuramente dipendere dai giusti e ammetto che lo stampo da "Teen Fiction" ha un po' influenzato il mio giudizio negativo; tuttavia, come per la presentazione grafica, il mio consiglio rimane dare alla storia qualcosa che la differenzi dal resto.
– Grammatica –
Sfortunatamente, la grammatica è stato l'aspetto che ti ha penalizzato di più, motivo per cui ti consiglio un'accurata revisione.
Prima di iniziare con gli errori, come sempre, faccio un appunto sugli errori di battitura: nel tuo caso non sono troppi, ma nemmeno pochi, consiglio una riletta ai capitoli per trovarli.
Spesso si tratta di spazi in più o virgole mancanti.
Iniziamo ora con gli errori di grammatica!
– Punteggiatura
Innanzitutto, attenzione agli incisi.
Per chi non sapesse cosa siano, si tratta di elementi (frasi o parole singole) inseriti in una frase di cui non farebbero parte.
Ad esempio ->
1) «Io, ovviamente, sono d'accordo con te.»
2) «La risposta, come ho detto prima, si può trovare nel testo.»
3) Tutto sembrava procedere bene, ma, come avrete già intuito, stava per succederle qualcosa di terribile.
Ti faccio notare, in particolare, che solitamente sono circondati da due virgole (non solo una).
In alternativa, si possono togliere entrambe le virgole, ma non è possibile in nessun caso lasciarne solo una.
Un altro errore che ho trovato riguarda i tre puntini, che vanno sempre seguiti da spazio, tranne quando seguiti da punto esclamativo o di domanda.
Questo è tutto.
Gli errori di punteggiatura non sono terminati, ma ho inserito gli altri in un'altra categoria (quella che riguarda i dialoghi).
– Verbi
Innanzitutto, il congiuntivo.
Ricordo che "benché" lo richiede e che va scritto con l'accento acuto, non grave.
Quindi, ad esempio ->
Benché lo sapesse, non lo disse a nessuno.
Inoltre, essendo il congiuntivo il modo del dubbio, una frase come "Non capisco perché si deve comportare in quel modo" non è possibile con l'indicativo: "deve" va sostituito con "debba".
Lo stesso discorso vale per "Non sapevano chi era", caso in cui "era" dovrebbe essere "fosse".
Entrambe le frasi sono ricavate dai primi capitoli.
Proseguiamo con le seguenti forme verbali all'imperativo, che vanno tutte con l'apostrofo, se abbreviate
– Stare -> Stai = sta'
– Andare -> Vai = va'
Invece, di' (imperativo del verbo "dire") può andare solo con l'apostrofo. Non vuole l'accento.
Proseguendo, attenta al "trapassato prossimo": in alcuni casi, per azioni precedenti a quelle del momento in cui la narrazione ha luogo, hai usato il "passato prossimo" anziché il "trapassato prossimo", nonostante questo non sia possibile, dato che utilizzi già il passato per narrare.
Infine, "fu" non vuole l'accento.
L'ho trovato scritto così nel prologo e, nonostante potrebbe essere un errore di battitura, ho voluto riportarlo per sicurezza.
– Espressioni
Ci sono alcune costruzioni che hai scritto in modo sbagliato.
Ti riporto la versione giusta e, sotto, quella sbagliata:
✔️ Perdere la testa per
❌ Perdere la testa di
✔️ A dire il vero
❌ Al dire il vero
✔️ Per far sì
❌ Per far si
✔️ Mentre andavo
❌ Mentre che andavo
– Dialoghi
Ed è qui che ho riportato i rimanenti errori di battitura: infatti, ci sono errori nella punteggiatura nei dialoghi.
Innanzitutto, consiglio di informarti sul come vadano gestiti i dialoghi in ambito di punteggiatura e di fare una scelta unica per tutto il libro, cosa che per il momento non c'è.
Facendo ciò, però, tieni presente che mettete un punto nella caporale e iniziare dopo con una minuscola non è possibile.
Quindi, ad esempio ->
❌ «Non so dove andare.» disse.
✔️ «Non so dove andare» disse.
✔️ «Non so dove andare.» Disse.
L'ultima è poco comune, ma non è errata: la punteggiatura nei dialoghi è molto varia, per questo consiglio di informarti con calma.
Proseguendo, le caporali sono "«" e "»", i simboli che usi tu non corrispondono a questi.
Infine, ti sconsiglio di utilizzare il carattere maiuscolo per suggerire che un personaggio sta urlando: non è bello graficamente.
L'alternativa è l'utilizzo di un verbo come "urlare" in funzione dichiarativa.
– "D eufoniche"
Andrebbero utilizzate solo nei seguenti casi:
1) Incontro di vocali identiche
2) Espressioni cristallizzate, come "ad esempio"
L'unica eccezione è quando la parola successiva inizia con una vocale (la stessa della parola prima) e una "d" a seguire.
Ad esempio -> "e edicola", "a addossare".
In questi casi la "d" va omessa, ma sono molto rari.
In tutti gli altri casi, nella lingua scritta, non è possibile usare la "d eufonica".
– Altro
Riporto qui tutti quegli errori che non sono riuscito ad assegnare a una categoria specifica.
Inizio con una frase dal prologo: "C'era una volta, in un mondo vecchio e cui il tempo trascorreva diversamente [...]".
Anche se hai già messo un "in" prima, ti consiglio di ripeterlo anche prima del "cui".
Proseguendo, si scrive "sovrumano", non "sovraumano".
Infine, è sconsigliato iniziare troppe volte una frase col "ma".
Qualche volta può andare, ma, negli altri casi, si dovrebbe tentare di evitarlo, anche attraverso l'utilizzo di alternative come "tuttavia".
Questo è tutto per la grammatica: come vedi, la situazione non è molto buona, quindi – come già accennato – consiglierei una revisione.
– Stile di scrittura –
Mi ha convinto in parte: ci sono cose che descrivi in modo adeguato e altre no; ad esempio, le descrizioni fisiche e caratteriali dei personaggi sono molto buone e curate... Tuttavia, non posso dire lo stesso per le descrizioni degli ambienti, che spesso mancano.
Quelle a livello psicologico, invece, ci sono, anche se andrebbero migliorate, per permetterci di capire meglio cosa provino i personaggi.
Parlando dei momenti di tensione, sono stati gestiti generalmente bene, non mi posso lamentare.
Consiglio solo di continuare a fare pratica, in modo da descriverli sempre meglio.
Parlando dei personaggi, sono stati caratterizzati molto bene a livello esteriore, ma non a livello interiore: sarebbe bello che ci fosse più caratterizzazione psicologica, così anche da far imedesimare il lettore in modo migliore.
Infine, i capitoli sono leggeri da leggere? Circa: li ho trovati un po' lunghi e pesanti, onestamente.
Sarebbe bello anche mantenerli di questa lunghezza, ma dando... come dire? Più sostanza, descrivendo solo ciò che è necessario, ma in modo curato e approfondito.
In conclusione, lo stile di scrittura è migliorabile ma buono, sono certo che con un po' di pratica tu possa riuscire a migliorarlo.
– Conclusione –
Riassumiamo: la presentazione grafica passa, ma è migliorabile; la trama è un po' scontata e non molto originale; la grammatica ha bisogno di essere curata di più; e lo stile ha del potenziale, sarà sufficiente migliorarlo.
In conclusione, temo che il mio giudizio non sia complessivamente positivo: la storia ha abbastanza difetti... motivo per cui il punteggio è 4/10.
Ti invito, nonostante tutto, a non demoralizzarti e a dare tutta te stessa per migliorare la storia, nessuna situazione è veramente disperata, quindi ti auguro "buona fortuna".
Credo fosse già intuibile, ma non proseguirò con la lettura.
Spero ugualmente che la recensione ti sia stata utile.
Questo è tutto, la recensione è terminata, alla prossima, ciao! :-)
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