Il gatto nella penombra 🍁
• Storia -> Il gatto nella penombra
• Autore -> FedericoG08
• Genere -> Mistero
Recensione autunnale 🍁
Ciao a tutti! Questa è la recensione per la storia "Il gatto nella penombra".
Dunque, la premessa di oggi sarà un po' più lunga del solito, perché ho abbastanza cose da dire su questa storia.
Innanzitutto, anticipo che la recensione non sarà positiva, dato che ho trovato molti difetti nella storia, che la fanno slittare molto lontano dagli standard che ho di solito.
Proprio per questo, come sempre, ricordo di non demoralizzarsi, dato nessuna situazione è senza uscita: per questo, caro autore, confido nella tua capacità di accettare le critiche e migliorare.
Dunque, quanto grave è la situazione?
Beh, a mio parere, questa storia necessiterebbe una riscrittura completa, ma poi – ovviamente – sta a te decidere come applicare le mie critiche alla storia o se persino non applicarle, è tutto nelle tue mani.
Comunque, il mio consiglio rimane questo.
Senza ulteriori premesse, inizierei con la recensione, anche perché non sembra sarà molto breve.
– Presentazione grafica –
Iniziamo dalla copertina, che non è molto una copertina: è giusto un'immagine con una scritta sopra.
Una copertina è molto di più e necessita di un'impostazione grafica efficace per attirare eventuali lettori.
Quindi, mettendo di tenere questa immagine, andrebbe messa una scritta più grande e più chiara, a mio avviso, e con un carattere più evidente e particolare; inoltre, nelle copertine è solitamente presente anche il nome utente di chi l'ha scritta e, talvolta, anche altri elementi, che però sono più facoltativi.
Questo è tutto: nel caso in cui tu non te ne intendessi molto di copertine, ci sono molti servizi grafici su Wattpad, che possono realizzartene una.
Parlando del titolo, non vi ho trovato alcun difetto: è inerente alla storia e abbastanza efficace.
La descrizione, invece, non è messa molto bene, sia a livello di impostazione e lunghezza sia a livello di grammatica.
Inizio con un elenco degli errori:
– Hai iniziato con "era superstiziosa", ma nelle righe successive hai usato il futuro dell'indicativo.
Ebbene, se stai parlando al passato, non puoi usare il futuro, devi usare il condizionale passato.
Quindi -> "[...] era una ragazza superstiziosa, ma quell'incontro le avrebbe cambiato la vita" (a proposito, ti consiglierei di non mettere il "ma" a inizio frase, in questo caso... di solito si limita nei testi, e, essendo le descrizioni corte, direi che a maggior ragione sarebbe meglio evitarlo)
– Non puoi usare "gli" per una ragazza; infatti, "gli", in italiano, si utilizza solo per il maschile e per il plurale, per il femminile devi usare "le"
Quindi -> "[...] le arriveranno incontro"
Parliamo ora invece della strutturazione: la descrizione è, a mio avviso, molto corta e povera di informazioni, e quelle che compaiono sono molto genetiche; inoltre, non si capisce bene cosa dovrebbe accadere: ok, c'è un incontro, ma con chi e di che tipo?
Poche righe dopo c'è anche un elenco di elementi (mostri, allucinazioni...) tra i quali non si capisce il nesso e la connessione con l'incontro; insomma, sembrano messi a caso.
In secondo luogo, dicendo "combatteranno fino alla morte" sembra che siano destinati a morire: nel caso non sia così, riformulerei la frase; in case contrario, sarebbe un'informazione da evitare, perché anticiperebbe il finale.
Per le ultime righe vale lo stesso discorso di prima: va bene, dovrà combattere contro queste creature, ma perché? Da dove spuntano?
Non si capisce bene il nesso tra tutti gli elementi.
Il mio consiglio per riscriverla, se vorrai farlo è iniziarla con una breve introduzione alla protagonista e l'incontro col gatto nero, e da lì parlare delle conseguenze che esso avrà, tentando di legare tutto dal punto di vista logico.
Questo è tutto per la presentazione grafica, che, come hai potuto leggere, non ritengo buona.
– Trama –
La trama è abbastanza semplice: c'è questa ragazza, Kate, che una notte vede un gatto nero attraversarle la strada, mentre è in macchina col padre e da lì inizieranno allucinazioni ed eventi paranormali.
Insomma, almeno per il momento non è molto articolata come trama, non per questo brutta, ma non punta su nulla di troppo elaborato e, per il momento, ci sono molti fatti che accadono senza motivo.
E non mi riferisco alle allucinazioni, che credo (e spero) avranno una spiegazione più avanti, bensì, ad esempio, all'insegnante della ragazza, alla quale lei confessa delle sue visioni e le chiede aiuto per combattere contro i mostri... che tuttavia non si sono ancora presentati: è lei stessa a dire che, per il momento, sono solo allucinazioni.
Comunque, mi sembra un po' irrealistico che lei chieda aiuto a un'insegnante... perché non a un'amica prima o alla famiglia? E perché lei le crede? Posso capire tutto, ma penso che in questo caso, nella vita reale, l'insegnante avrebbe già informato i genitori e l'avrebbe presa per pazza.
Insomma, non riesco a trovare un motivo per cui lei sia stata la prima a ricevere questa richiesta, anche perché non ho letto accenni a un rapporto di confidenza tra le due, e altresì mi è inspiegabile perché le abbia creduto.
Parlando dell'originalità, essendoci solo tre capitoli, credo sia presto per parlare, ma per il momento non c'è nulla di nuovo: protagonista in una scuola di stampo americano con una vita normale, che viene sconvolta da un evento paranormale; insomma, nulla di particolare, ma, ripeto, è un giudizio su quello che c'è, non è detta l'ultima parola.
Per concludere: la trama è abbastanza semplice e talvolta un po' insensata per alcuni dettagli e per alcune scene, e non è molto originale.
Mi dispiace, per me la trama non passa il giudizio.
– Grammatica –
Dunque, dal punto di vista grammaticale è necessaria una revisione: ci sono molti errori, a mio avviso, che non ho potuto segnalare in linea per l'impostazione grafica dei capitoli, come ti dicevo nei messaggi privati.
Come sempre, divido gli errori in base a delle categorie, per facilitare la lettura della recensione.
– Punteggiatura
Innanzitutto, dopo "oh" serve una virgola, quindi, ad esempio, si scrive "Oh, no, [...]".
Proseguiamo con i vocativi. Cosa sono? È quando, in un dialogo, si dice il nome, comune o proprio, dell'entità a cui ci si riferisce.
Un vocativo va sempre separato con virgole da tutto il resto ed è composto da un aggettivo, se presente, e da un nome.
In alcuni casi (pochi) queste virgole sono state inserite, ma nella maggior parte no.
Ad esempio, quando la madre di Kate dice "Farei di tutto per te, tesoro" andrebbe una virgola prima di tesoro (non due, perché dopo c'è il punto, nel testo).
Proseguendo, la virgola va prima del "ma" e se ci va dopo è per fare un inciso, ciò per isolare una frase in più, per capirci.
Quindi, "ma, sembrava pieno di sangue," -> , ma sembrava pieno di sangue", perché quella dopo non è una frase in più: è la coordinata retta dal "ma".
In ogni caso la virgola prima del "ma" non si può togliere.
– Accenti
Poi, gli accenti sono tutti acuti, anche quando sono necessari gravi: non è la stessa cosa, perché l'accento cambia la vocale da aperta ("è") a chiusa ("é").
Ti riporto tutti i casi in cui hai messo un accento sbagliato nei tre capitoli:
– Terza persona singolare del passato remoto
Es. -> "Scappò" (non "scappó") o "salì" (non "salí")
– Il "sì", dopo il quale va una virgola, a proposito, cosa che vale anche per il "no"
– "Subitó" -> subito (=in questo momento, adesso) o subìto (quest'ultimo per il participio passato del verbo "subire")
– Verbi
Tante volte hai usato dei presenti al posto dei passati, che è sbagliato, perché la storia è scritta al passato.
Ad esempio, dal primo capitolo:
– "[...] anche se di solito parla sempre durante il pranzo e la cena" -> parlava
Inoltre, l forma verbale "dirise" non esiste: quella corretta è "diresse".
La frase "si rimuginava sul letto" non ha molto senso, credo tu intendessi dire che stava pensando intensamente, ma... innanzitutto, "rimuginare" non è riflessivo e aggiungerei un complemento introdotti da "su" per dire su cosa stava rimuginando.
"Non voleva finire da (non "in") uno psicologo", qui c'è un errore di preposizione.
– "D eufoniche"
Dalle prime righe ho già notato problemi con le "d eufoniche", delle quali ti vorrei spiegare la regola: vanno usate solo nei casi di incontro di vocali identiche, in cui sono obbligatorie, fatta eccezione per alcune espressioni cristallizzate, come "ad esempio".
Quindi, per esempio, dal primo capitolo:
1) "[...] era andata a (non "ad") una festa organizzata dalle due amiche"
2) "[...] parcheggiarono la macchina nel garage ed (non "e") entrarono in casa (a proposito, è " entrare in casa", la preposizione "a" la potresti usare con l'espressione "andare a casa", ma in questo caso non sarebbe adatta)
– Altro
Poi, si dice "riportare alla realtà", non "portare alla realtà".
Nei libri si sconsiglia moltissimo di inserire forme come "aaaaaaaaaaaa": si dovrebbe mette una sola "a(h)", meglio se con l'acca, al massimo puoi aggiungere "urlò" dopo la battuta.
Attenta anche all'ordine delle parole nella frasi, perché cose come "quando si risvegliò Kate dal brutto sogno" credo si senta a orecchio che non sono molto naturali: prova a rileggere le frasi ad alta voce se hai dubbi.
Come detto nella parte dedicata alla descrizione, "gli" si usa per il maschile e per il plurale, per il femminile devi usare "le".
I pensieri della protagonista sono spesso attaccati al testo narrativo: andrebbero differenziati tramite le virgolette o il corsivo.
I numeri andrebbero scritto in lettere nei libri, fatta eccezione per date, percentuali oppure orari.
"Ella" è un pronome veramente raro ormai: a meno che tu non debba scrivere un testo ambientato in un'altra epoca, ti consiglio di utilizzare "lei" e lo stesso vale per "lui".
Si può dire "aveva sui trent'anni", ma se la frase diventa "aveva una trentina d'anni" ci sta meglio "circa", non "su", dopo aveva.
Non si scrive "nono", ma "no, no", con una virgola dopo ogni singolo "no".
"Ne sono sicura che li evoca lui": quel "ne" andrebbe usato per riferirsi a qualcosa di già menzionato, ma, dato che si riferisce alla fase col "che", che menzioni dopo, è in più.
"Non gli raccontò nulla di ciò che successe fino ad ora" -> Ci sono tre errori: innanzitutto, la frase è riferita alla mamma, quindi va "le"; poi, non è "successe", ma "era successo", perché stai parlando di un evento antecedente a un altro passato; infine, non puoi usare "ora" nel passato passato è un avverbio del presente.
Questo è tutto! Come vedi, la situazione è piuttosto grave; per questo, ti consiglio di fare una revisione, appena puoi.
– Stile –
Lo stile è molto povero: le descrizioni sono ridotte al minimo e non c'è approfondimento.
In pratica ci sono solo le informazioni fondamentali...
Il mio consiglio è di approfondire tutto bene: descrivere un minimo i luoghi, gli eventi che accadono e anche i personaggi, anche se di questi parlerò in maniera più dettagliata dopo.
Parliamo ora dei dialoghi, perché i tuoi sono scarni: sono solo formati dalla battuta... non c'è mai un verbo o qualche elemento dopo di questa.
Inoltre, la forma a copione è inadatta a un libro, perché, come dice il nome, è per un altro tipo di opere.
Detto questo, ti consiglio di allungare anche i dialoghi, giusto un po', e di cambiarne la struttura, utilizzando o le lineette (–) o le virgolette (") o le caporali (« e »); inoltre, i dialoghi andrebbero espansi anche oltre alle battute, inserendo verbi dichiarativi o, comunque, parti di testo a seguire.
Se non sai da dove partire riguardo al come trattare gli altri tipi di dialogo, cerca su internet "la punteggiatura nei dialoghi" e se hai dubbi, perché so che è complessa, scrivimi pure.
Passiamo ora ai personaggi, che, come già detto, andrebbero descritti meglio: per il momento, solo della protagonista sappiamo abbastanza, ma anche gli altri personaggi andrebbero descritti di più riguardo al loro aspetto, alle loro emozioni e alle loro azioni.
Concludo con un ultimo consiglio: sarebbe meglio dividere i capitoli in paragrafi, come sto facendo io in questa recensione, per capirci, perché così la lettura del libro ne risulta più leggera ed è possibile commentare a ogni passaggio.
Questo è tutto per lo stile, che ritengo dovresti sviluppare di più, approfondendo ogni singolo aspetto che ritieni necessario, ovviamente non troppo, altrimenti il testo diventa pesante.
– Conclusione –
Riassumiamo: la presentazione grafica è da sistemare; la trama è abbastanza scialba e poco originale; la grammatica è da rivedere; e lo stile è scarno.
Come puoi vedere e come ti avevo anticipato, la situazione non è delle migliori: ora sta tutto nelle tue mani, io i difetti della storia li ho evidenziati, quindi non ti resta che lavorarci su.
Parlando di punteggio, considerando il numero di difetti riscontrati, non riesco a dare più di 3/10.
Tuttavia, non ti abbattere: è un punto di partenza anche questo e, se ti impegni, puoi fare molto.
Questo è tutto, spero che la recensione ti sia stata utile.
Personalmente, non credo che continuerò a leggere la storia, perché non mi è piaciuta molto e non mi ha coinvolto.
Un saluto a tutti, a presto, ciao! :-)
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