Il figlio dell'Incanto ❄️
• Storia -> Il figlio dell'Incanto
• Autrice -> Nakazaru
• Genere -> Fantasy
Recensione invernale ❄️
Ciao a tutti! La recensione di oggi riguarda la storia "Il figlio dell'Incanto", volume facente parte del ciclo delle Essenze minori.
Forse questo nome vi ricorderà qualcosa; infatti, la prima recensione di questa raccolta era di una storia del ciclo delle Essenze (nonostante si trattasse di quelle maggiori e non di quelle minori).
Il fatto di aver già recensito una tua opera mi ha dato la possibilità di "partire avvantaggiato", conoscendo già - circa - cosa sono gli Haryu, la struttura e lo stile delle tue opere.
Quindi, senza ulteriori indugi, possiamo iniziare con la recensione!
- Presentazione grafica -
La copertina è perfetta, più che stupenda: le scritte si vedono benissimo; trasmette benissimo quella sensazione di incanto che sarà presente in tutto il racconto.
L'immagine - oltre a essere molto bella - fa chiaramente riferimento alla foresta in cui si risveglia Huanxiang, quindi è più che adatta al racconto.
Il titolo, come quelli delle altre opere del ciclo delle Essenze, è breve, chiaro e, in un certo senso, incuriosisce; anche su questo non ho nulla da ridire.
La descrizione è fatta bene e dà la giusta dose di informazioni, ma c'è qualcosa che non mi convince: innanzitutto - credo sia un errore di battitura - la citazione al testo inizia con una caporale, termina, tuttavia, con dei trattini alti; inoltre, l'espressione "portare a termine una scelta" non mi risulta essere corretta, consiglierei, anziché "portare a termine", il verbo "fare" o qualcosa di simile.
Al di là di queste piccole imperfezioni, la presentazione grafica è impeccabile, i miei complimenti!
- Trama -
Huanxiang, il figlio dell'Incanto, nasce nella terra foresta Huanying; egli è un Haryu, un figlio delle Essenze, per questo ha poteri che gli permettono di sopravvivere nella foresta e di non lasciarsi uccidere dalle creature che la abitano.
Incontrerà Taiyang, il Figlio della luce, che lo salverà da un serpente a nove teste; diverrà il suo compagno di avventure e lo condurrà al di fuori del bosco, che prima non poteva lasciare a causa di una barriera magica.
Che dire? È evidente sin da subito l'influenza della mitologia e cultura orientale, come per l'altro tuo libro.
Ad ogni modo, la trama è molto originale e ben gestita, non ci sono buchi di trama o elementi poco chiari.
Questo grazie anche alle note di fine capitolo, che ci introducono agli elementi del mondo di Zhimhun. Inoltre, onestamente, senza di loro sbaglierei a pronunciare tutti i nomi; lo ammetto, so molto di lingue, ma molto poco riguardo alle lingue orientali (al di là di qualche informazione generale sul come funzionino).
In conclusione - senza divagare ulteriormente - la trama passa e, personalmente, la preferisco a quella del figlio del Caos.
– Grammatica –
Non ho notato molti errori, niente affatto, ma c'è comunque più di qualcosa da sistemare.
Al di là di qualche errore di battitura, ci sono errori nell'accentuazione delle parole.
Innanzitutto, il verbo "dare" alla terza persona singolare vuole l'accento (quindi è "dà"), questo per distinguerlo dalla preposizione "da".
Inoltre, non metti mai l'accento acuto, solo quello grave; tuttavia, parole come "poté", "sé", "né" e "abbatté" lo richiedono.
Parlando di punteggiatura, la inserisci sempre in modo corretto, ma dimentichi la virgola prima di "eppure", quando si trova in mezzo a una frase.
Inoltre, i tre puntini vanno sempre seguiti da spazio, ma, se dopo di essi c'è un punto di domanda o un punto esclamativo, non c'è nessuno spazio.
Parlando di verbi, ho solo trovato un uso scorretto del verbo "dichiarare", che non può sempre sostituire "dire", e due congiuntivi sbagliati, nulla di grave, tutto sommato.
Proseguendo, c'è uno spazio in più, nei tuoi dialoghi, tra la caporale di chiusura e l'ultima parola della battuta.
In conclusione, la situazione non è grave, ma ti consiglio una revisione, soprattutto per gli accenti.
– Stile di scrittura –
Avendo già letto un altro tuo libro sapevo cosa aspettarmi, quindi il commento sarà simile a quello fatto sull'altra recensione.
Lo stile è buono e riesce nel suo scopo di soffermarsi sui dettagli senza, tuttavia, annoiare: riesci, oltretutto, a rendere molto bene l'atmosfera incantevole della foresta, sono più che impressionato.
Purtroppo, però, c'è un difetto: - e l'hai ammesso tu stessa in uno spazio autore di fine capitolo - non riesci benissimo a rendere il movimento.
Sei una scrittrice bravissima nel descrivere e nel parlare di ciò che è statico, ma quando c'è una scena di azione non riesci a staccarti dallo stile di ciò che è fermo.
Ho visto, tuttavia, con lo scorrere dei capitoli che ci hai provato e hai parzialmente intuito come fare: nelle scene movimentate usa frasi brevi, senza troppa punteggiatura e velocizza lo stile, senza rinunciare ai dettagli, ovviamente.
Come già detto, le descrizioni sono fatte benissimo, non manca veramente nulla, ogni aspetto è adeguatamente descritto.
I personaggi sono caratterizzati stupendamente ed è facile farsene un'idea, sia a livello di aspetto sia a livello di carattere.
Parlando del lessico, ho opinioni contrastanti: hai un vocabolario piuttosto ampio e lo usi molto nelle descrizioni, ma, al contempo, nel testo ci sono abbastanza ripetizioni, alcuni termini compaiono troppo spesso.
Questo discorso vale anche per le formule fisse; infatti, nel tuo stile ho riscontrato strutture che si ripetono molto spesso (come le subordinate col "mentre") e che, a un certo punto, sembrano ripetitive, ti consiglierei di variare di più con le subordinate.
Al di là di questo, anche se migliorabile, il tuo stile è curato e coinvolgente, cerca solo di variare di più con le espressioni e di esercitarti a rendere il movimento.
– Parere personale –
La storia mi è piaciuta molto, devo ammetterlo.
Nonostante, inizialmente, lo stile non mi piacesse, addentrandomi nella storia l'ho apprezzato di più e ho visto quando bene rendesse l'incanto del racconto.
Quindi, riassumiamo tutto: la presentazione grafica è impeccabile, tranne per qualche imprecisione; la trama è originale e curata; la grammatica è buona, ma migliorabile; e lo stile è molto coinvolgente, anche se non rende molto il movimento ed è poco vario.
Che dire? Per me il punteggio è più che sufficiente, non eccellente a causa degli errori e delle imperfezioni nello stile, ma comunque alto.
Senza ulteriori indugi, ti assegno 9/10.
Credo che continuerò a leggere la storia; in realtà, vorrei smettere di leggere l'altra, che non mi ha preso molto, a favore di questa, che mi sembra molto carina.
Passerò sicuramente per continuarne la lettura, ma non sono sicuro di arrivare alla fine, devo vedere se mi piace del tutto, ovviamente.
Questa recensione finisce qui, spero ti sia stata utile. Auguro una buona giornata a tutti, alla prossima, ciao! :-)
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