DRAC DORMENT ❄️
• Storia -> DRAC DORMENT
• Autore -> MelampoCorvolupo
• Genere -> Fantasy classico/politico
Ciao a tutti! Questa è la recensione di "DRAC DORMENT", il primo fantasy politico che recensisco.
Ad essere sincero, all'inizio, non avevo la più pallida idea di fosse un fantasy politico e di cosa dovessi aspettarmi dalla storia; proprio per questo, è stato molto interessante leggerla.
Senza ulteriori indugi, la recensione può iniziare.
- Presentazione grafica -
La copertina non è male: è abbastanza semplice, a livello di stile, ed è organizzata bene.
Il titolo, al momento, non mi dice molto, probabilmente si tratta di qualcosa che si capirà proseguendo con lettura; tuttavia, è innegabile che incuriosisca.
La descrizione è abbastanza breve e coincisa, adatta per una storia breve.
Ciononostante, c'è qualche piccolo appunto da fare:
- Quel "però", a mio avviso, dato che sta nel mezzo di una frase, andrebbe circondato da virgole.
- C'è la ripetizione della parola "teli" e si sente, le due parole sono vicinissime.
Per il resto, a livello di presentazione grafica, siamo a un buon livello.
- Trama e originalità -
La trama incuriosisce sin da subito ed è indubbiamente originale: è la prima storia di questo tipo che vedo.
L'unico difetto che potrei riscontrare è il seguente: non è adatta a un pubblico ampio.
Chiunque può apprezzarne l'aspetto paranormale, ma è abbastanza difficile cogliere i riferimenti politici, almeno per me, c'è voluto un po'.
Posso darti un consiglio? Perché non fare un capitolo che spieghi meglio la storia a conclusione di quest'ultima?
Ovviamente, prendi ciò in considerazione se sei disposto a rinunciare alla componente di mistero che c'è; se preferisci lasciare tutto così, non c'è problema.
Sta di fatto, però, che sia una trama veramente bella, ti faccio i miei complimenti per la scelta.
- Grammatica -
La tua storia non ha una pessima grammatica, ma c'è qualche errore su cui, secondo me, si potrebbe lavorare. Inoltre, c'è qualche errore di battitura, non troppi, giusto qualcuno.
Direi di dare uno sguardo generale ai vari errori che fai e di commentarli, dando anche qualche consiglio.
- Le "d eufoniche"
Solitamente, vanno utilizzate solo nei casi di incontro di due vocali uguali, fanno ovviamente eccezione espressioni come "ad esempio" e "ad ogni modo".
Usarla davanti ad altre vocali è tendenzialmente considerato sbagliato e la maggior parte di correttori di bozze delle case editrici correggerebbero.
A mio avviso, anche se fosse possibile ovviare a questa regola, sarebbe comunque una scelta un po' insolita, quasi "arcaica".
- Il "sé"
Quando il "sé" è seguito da "stesso/a/e/i", perde l'accento; esiste la possibilità di mantenere l'accento, da alcuni linguisti è considerata una forma corretta, ma si tratta di una scelta estremamente insolita, che credo tutti ti correggererebbero.
Non impongo la mia visione su questo tema, ma io lo considero un errore: si tratta di una regola grammaticale abbastanza caratteristica dell'italiano moderno, cui, a mio avviso, è preferibile attenersi.
- La virgola prima del "ma"
Il "ma" va sempre preceduto da virgola, tranne quando posto tra due aggettivi.
Ricordo che, se c'è una virgola dopo il "ma" (per fare un inciso, ad esempio) va anche prima, in ogni caso.
- I vocativi
Il vocativo è un sintagma che ha la funzione di esprimere la chiamata, l'invocazione.
Per farla semplice, è quando in un dialogo si dice il nome - proprio o comune - della cosa o persona a cui ci si riferisce.
Va sempre preceduto da virgola e, nel caso si trovi in mezzo alla frase, è circondato da due virgole.
Ad esempio, dal capitolo cinque:
"Prendi chiquito!" -> "Prendi, chiquito!"
"Oh no padre!" -> "Oh, no, padre!"
- Altri errori di punteggiatura
Dopo "oh", "eh", "beh" va sempre una virgola.
Non li ho incontrati tutti nel tuo testo, ma specifico comunque che la regola vale per tutti questi.
Inoltre, ricordo che una battuta non può rimanere senza un punto che la concluda, a meno che non ci sia un verbo dichiarativo e il punto sia, quindi, posto più avanti.
- Altro
In quest'ultima sezione, faccio un breve appunto: attento al lessico, ci sono alcune ripetizioni che potrebbero sicuramente essere evitate e che ti ho per la maggior parte già segnalato nel testo.
Aggiungo anche una breve lista di parole spagnolo che hai scritto in modo errato:
- "Papà" (Capitolo uno) -> Deduco che sia una parola spagnola perché l'hai messa in corsivo.
L'accento sulla "a" dovrebbe essere acuto.
- "Poquito caliente" (Capitolo due) -> Non è un vero e proprio errore, ma suggerirei di sostituire "poquito" con "poco", suona meglio, a mio avviso.
Anche in italiano non diremmo "il sole un pochino più caldo".
-"Galicia" (Capitolo quattro) -> Non ha la tilde (l'accento): è una parola piana e termina in vocale.
-"Cariño" (Capitolo cinque) -> Significa "affetto" o "tesoro"; quindi, non è un po' insolito detto da un prete a un ragazzo?
Questo credo sia tutto.
Considerando che i capitoli sono piuttosto brevi, mi sarei aspettato meno errori, ma è tutto sistemabile con una buona revisione, senz'altro.
- Stile di scrittura -
Si tratta di una storia breve, ne consegue che i capitoli e la storia non sono troppo lunghi.
Ciononostante, in quei brevi capitoli - che sono, a proposito, ben organizzati - hai comunque inserito qualcosa di sostanzioso.
Intendo dire, non sono formati da frasi corte e descrizioni poco approfondite.
Per l'appunto, a livello di descrizioni, non sei messo male, ma qualcosa in più, a mio avviso, si poteva aggiungere: mancano, ad esempio, descrizioni fisiche dei persone e già la storia in sé poteva iniziare con una maggiore descrizione di ciò che stava accadendo.
Mi spiego: chi è questo ragazzo? E il padre? Comprendo che si tratti di figure simboliche, ma qualche dettaglio in più aiuterebbe a inquadrare meglio la situazione.
Per il resto, soprattutto a livello di descrizioni psicologiche, hai gestito il tutto più che bene.
I personaggi, come già accennato, non sono caratterizzati troppo bene, sarebbe bello sapere qualcosa in più anche su di loro.
Ho apprezzato la scelta di inserire alcuni vocaboli spagnoli, ma ne sono stati inseriti troppi, secondo me, e in modo eccessivamente casuale.
In conclusione, lo stile di scrittura è buono ma migliorabile.
- Parere personale -
La storia non è male: la trama è molto interessante e particolare e lo stile di scrittura non è male, tutto sommato.
Tuttavia, secondo me, potresti lavorare un po' di più sui personaggi e sulla grammatica (sia italiana sia spagnola).
Inoltre, come già detto, va più che bene mettere delle parole nella lingua spagnola, ma, in alcuni casi, sembrano messe in modo abbastanza casuale.
Oltretutto, ce ne sono veramente molte; non so dirti se siano facili da capire per chi non sa lo spagnolo, perché è una delle lingue che studio (anche se non è quella che mi piace di più, onestamente), quindi, su questo punto, non posso esprimermi.
In conclusione, ti assegno un punteggio di 7/10.
La storia ha un buon potenziale, ma si può migliorare.
Non credo continuerò nella lettura, per motivi di gusto personale, principalmente.
Detto questo, credo di aver detto tutto: la recensione può concludersi qui, spero ti sia stata utile.
Buona giornata a tutti, ciao! :-)
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