2020: L'anno del contagio - l'inchiesta
Ma in definitiva cosa aveva causato questo disastro planetario, e perché il mondo era stato messo in ginocchio da questo prodromo di organismo nemmeno cellulare ?
Dopo una serie infinita di indagini, condotte il più delle volte in prima persona, un paio d'anni dopo uscimmo con un articolo su un giornale indipendente visto che il mio giornale non mi permise di pubblicarlo.
L'articolo si intitolava così: "Covid-19: l'inchiesta finale". Ecco come recitava
<< Ebbene si, ci sono voluti 2 anni a ricucire la trama di questo incredibile evento che per oltre un anno ha tenuto il mondo con il fiato sospeso con la paura anche solo di uscire di casa o di stringere la mano a qualche amico o a qualcuno dei nostri cari, con la paura di essere infettati o essere a nostra volta gli untori del caso.
Ripartiamo dai fatti:
Esattamente tre anni fa, in Italia, il governo Conte, tramite decreto ministeriale, dichiarava lo stato di emergenza nazionale e di lì ad un mese, sentenziava quello che fu denominato da tutte le parti come "lockdown": ovvero, il divieto di muoversi dalla propria abitazione, se non per cause di forza maggiore (primo sostentamento, problemi di salute conclamati, o necessità lavorative impellenti che riguardavano attività che non era possibile svolgere da casa). Di fatto fu mettere quasi 60 milioni di persone agli arresti domiciliari per mesi. Un vero e proprio regime di terrore in cui era piombata l'Italia intera. Impossibilità di muoversi da una regione all'altra, tantomeno spostarsi all'estero. Tracollo dei trasporti... impossibilità di uscire se non per portar fuori il cane, chi ne aveva uno. Tutto ciò che era obbligatorio come i dispositivi individuali di protezione, mascherine o gel per la pulizia delle mani erano praticamente introvabili, così come alcool e candeggina. E se si riusciva a trovarne avevano prezzi incredibilmente proibitivi oppure tempi di consegna biblici...
Al tempo ricordo che si disse che questi provvedimenti stavano violando la Carta Costituzionale. Invece fu chiaro fin da subito che, salvo qualche forzatura eccessiva del governo in materia di divieti (quale ad esempio il diritto di essere giudicato o difendersi in un aula di tribunale) che era stato decisamente violato, l'art. 16 della costituzione che recita : "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza."
In sostanza i provvedimenti del governo, avendo dichiarato preventivamente lo stato di emergenza nazionale, non violavano la Costituzione. Certo ci furono forse un po' troppe forzature, come i continui prolungamenti dello stato di emergenza, spesso soprattutto negli ultimi mesi senza giustificati motivi, ma non si può dire che in toto quei provvedimenti furono anticostituzionali. D'altra parte è giusto farsi le proprie legittime domande, ma l'Italia era ed è ancora un paese democratico ed anche il sollevare certi dubbi fa parte della democrazia stessa.
Tuttavia era il contesto in cui il tutto stava avvenendo che era decisamente torbido.
Circa un paio di mesi prima la Cina dichiarò la chiusura totale della città di Wuhan che fu l'epicentro da cui tutto ebbe inizio. Si capì che non fu solo l'epicentro del virus ma anche il luogo che ospitava il "Wuhan National Biosafety Laboratory", un centro di sperimentazione dove da quasi vent'anni venivano studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo.
Negli anni questo laboratorio aveva condotto vari esperimenti, sin dal comparire della prima SARS, nel 2003 e poi nel 2008 con la Mers, l'influenza aviaria... Ma all'inizio del secondo decennio di questo nuovo millennio il laboratorio cambiò rotta: iniziarono ad inviare nelle varie regioni della Cina dei ricercatori per riuscire a trovare quello che avrebbe dovuto essere l'anello di congiunzione tra questi Corona virus e l'essere umano. Fino a quel momento infatti erano stati riscontrati solo pochissimi contagi a livello umano di questi nuovi virus, perché non era possibile il contagio tra uomo e uomo. Erano devastanti come effetti ma il virus non si trasmetteva da uomo a uomo. Si cercava quindi quella mutazione del virus che gli avrebbe permesso di fare il cosiddetto "salto di specie" termine in questi anni fin troppo usato ed abusato, dalle varie specie animali (pipistrelli, polli, maiali ...) all'uomo stesso.
Nel 2012 la prima scoperta di un nuovo virus, identificato con il codice "RABTCOV-4991". Siamo nello Yunnan, in una miniera di rame abbandonata in cui 6 operai mandati a ripulirla, si ammalarono di polmonite e tre di essi perirono.
Il laboratorio di Wuhan fece i test sierologici sui sopravvissuti e stabilì che la malattia era dovuta a un'infezione virale e solo grazie ad un paio di tesi di laurea pubbliche questo riscontro venne alla luce . In una delle due tesi infatti era riportata come causa dei decessi un coronavirus di tipo SARS, che riportava nella pubblicazione seguente il codice RABTCOV-4991 di cui venivano presentati i risultati delle analisi sulle sequenze genetiche di questo virus. La ricerca rimase molto sotto traccia ed uscì presto dai riflettori della cronaca, finendo solo per rimanere tra le pagine di queste due tesi di laurea in medicina nel paese del fiume Giallo.
Per anni non si sentì più parlare di questi esperimenti finché nel febbraio 2020 subito prima della dichiarazione della pandemia la dottoressa Wu responsabile del centro, riportava di avere riscontrato un virus tipo SARS nella miniera dello Yunnan, ma che era stato identificato come RATG13, ignorando tutto il lavoro fatto e che il nome al tempo era stato un altro. Inoltre dichiarò che nel 2017 il laboratorio di Wuhan aveva lavorato sul RATG13 e in particolare aveva identificato 33 varianti di sequenze dello stesso ceppo di virus tutte contenenti il gene della proteina Spike, che pare essere stata quella che avrebbe poi fatto fare il salto del SARS COV-2, dal mondo animale agli uomini (in gergo detto spillover), utilizzando il recettore umano ACE2. La cosa più eclatante è che la sequenza genetica del Covid19 era già nota ai laboratori di Wuhan già da almeno 2 anni.
Nell'inchiesta venne fuori che le sequenze del RABTCOV-4991 e del RATG13 erano sostanzialmente identiche.
Perchè quindi non citare il primo caso? Alla luce dei fatti perchè non vi furono solo 2 anni di sperimentazioni , ma con tutta probabilità dai 5 ai 7 anni, cosa che permise di creare artificialmente una variante del virus, contenente questa proteina Spike, in grado di insinuarsi direttamente nel corpo umano e rendendolo pertanto infettivo da uomo a uomo come una semplice normale influenza.
Questi inquietanti esperimenti fatti nell'ultimo decennio, usavano una metodologia controversa, ora finalmente definitivamente proibita dalle Nazioni Unite, denominata "gain of function", che altro non era se non una metodologia di alterazione sistematica di virus esistenti allo scopo di potenziarli per favorirne la potenziale diffusione a livello planetario.
Ovviamente gli studi erano fatti per prevenire una eventuale pandemia, ma di fatto fu proprio quello che invece la provocò.
Questo è l'antefatto dell'inchiesta. Nei laboratori di Wuhan a fine 2019 vi era una variante del RATG13 iniettato, o meglio aumentato con una proteina Spike in grado di infettare direttamente l'uomo e con la capacità di diffondersi rapidamente nella specie umana, con l'aggravante che questo virus, e questo in laboratorio non era possibile simularlo, era infettivo ancora prima che i suoi sintomi si rendessero evidenti e manifesti nel potenziale untore.
Ma come questo virus da Wuhan si diffuse in tutto il mondo alla velocità della luce ?
In primo luogo le tempistiche: Del virus si iniziò a parlare in Cina ad inizio novembre 2019, con i primi contagiati nel circondario della popolosa città cinese, anche se si attese dicembre prima di dichiarare lo stato di allarme e solo a Gennaio l'OMS dichiarò che era in corso un'epidemia in Cina di dimensioni ciclopiche che avrebbe potuto espandersi in tutto il mondo e causare centinaia di migliaia di morti. Ma vi fu un evento che rese mondiale in un tempo brevissimo la diffusione di quel virus: I giochi militari di Wuhan in corso proprio durante la seconda metà di quell'ottobre 2019 che coinvolsero circa 10.000 atleti di tutti i paesi del mondo. A posteriori, leggendo le dichiarazioni di molti di questi atleti che dissero di essere stati colpiti da una forte influenza, riportando quelli che da lì a poco sarebbero stati i sintomi rivelatori del SARS COV-2. E' facile poi immaginare che con un fattore di contagio così alto, i militari rientranti nei loro paesi di origine, siano stati un facile veicolo della malattia stessa nei loro paesi di origine, causando la diffusione mondiale che poco tempo dopo venne dichiarata pandemia.
A rivelare che il laboratorio di Wuhan stava sperimentando in quegli anni il SARS COV-2 fu una ricercatrice cinese fuggita all'estero per paura di essere internata in prigione e dimenticata come milioni di dissidenti di quel paese fino al 2020. In un articolo del Times dichiarò 2 anni dopo l'avvio della pandemia proprio quello che tutto il mondo subodorava, e cioè che il virus usci dal laboratorio in cui lavorava lei in circostanze misteriose, apparentemente casuali, ma lei dichiarò di avere assistito al prelievo nell'area criogenetica di un campione e successivamente portato fuori, avendo seguito lo scienziato che aveva estratto il campione, fino all'uscita dal centro. Questo avvenne, a detta della scienziata dissidente, ad inizio ottobre 2019.
Bene, questo è quanto. Come in questi casi avrebbe detto XXXXX. La verità è chiara, rivelata e sotto gli occhi di tutti. Ora tocca ai mezzi di informazione e alla magistratura (in questo caso le Nazioni Unite e gli altri organi di controllo internazionale) prendere i provvedimenti del caso ed avviare ufficialmente l'inchiesta per trasformare una verità condivisa in una verità processuale. >>
Così finiva l'articolo di allora. Credete che nel frattempo si sia mai svolta questa inchiesta internazionale e che qualcuno sia mai stato mandato a processo per questo?
Eh no... dietro agli studi di Wuhan vi erano interessi ed intrecci molto particolari e pericolosi... poco tempo prima infatti lo stesso presidente degli Stati Uniti d'allora aveva ricominciato a finanziare con milioni di dollari il centro di sperimentazione cinese, così come facevano altri stati tra cui la Francia. Ma si sa.... alla fine i Cinesi fanno sempre di testa loro... e così che della cosa si perse il controllo (almeno apparentemente)
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