Capitolo XVII - BdM
Di certo il Maestro non avrebbe mai potuto sapere del Romanzo Criminale uscito alcuni anni dopo la sua morte ma di sicuro aveva piena contezza della Banda Della Magliana , la cui sigla , BdM, stava scritta a mano sul testo dell'intercettazione segreta di cui era in possesso. Ci arrivai un po' a fatica, ma ci arrivai alla fine.
Appunti sparsi sul delitto Pasolini parlavano sia di personaggi noti della vicenda del calibro di Giuseppe Pelosi (detto Pino) minorenne formalmente considerato per anni l'unico responsabile della morte del poeta, salvo poi ritrattare dopo la morte dei propri genitori, ma anche di altri che sarebbero stati i veri protagonisti del massacro.
anni 90: da la Magliana, interrogatorio di Antonio Mancini (tra l'altro detto Accattone)
«Intorno al 1975, mentre ero detenuto, insieme a Nicolino Selis, Giuseppe Magliolo e Gianni Girlando, nel carcere di Regina Coeli, si parlava del fatto che a Napoli, tal Raffaele Cutolo - allora il personaggio non era noto come poi lo sarebbe divenuto in seguito - stava mettendo in piedi un'organizzazione criminale, allo scopo di escludere dal territorio infiltrazioni di altre organizzazioni di diversa estrazione territoriale>>
da altra dichiarazione di un pentito:
Quando Pelosi e Pasolini finirono di cenare al «Biondo Tevere», montarono in macchina e si avviarono in direzione di Ostia. I due furono seguiti dai fratelli Borsellino in sella alla loro Vespa e da una moto Gilera 125 rubata guidata da Giuseppe Magliolo.
Lo stesso Giuseppe Magliolo quindi era presente al massacro Pasolini al lido di Ostia, d'altronde sia Magliolo, detto peraltro "il Killer" e Nicolino Selis erano due esponenti della primigenia area della banda della Magliana dell'area Acilia-Ostia.
Altra circostanza:
il 2 novembre 1975 tra la piccola folla che si è accalcata attorno al cadavere di Pasolini, sarebbe stato ritratto anche Maurizio Abbatino (Crispino), che in quel periodo stava completando la sua ascesa ai vertici della Banda. Che ci faceva Maurizio Abbatino, di prima mattina in un giorno di festa, in quello sterrato nascosto fra le baracche che ben pochi conoscevano?
Questi i pochi ma molto significativi appunti che aveva scritto il Maestro sui suoi dubbi o più che altro ipotesi del cosiddetto primigenio coinvolgimento della Banda della Magliana o di una delle sue anime costituenti. Lucido ed oggettivo, pochi ma circostanziati fatti a supporto, questo era il suo stile.
Tutti questi personaggi, Maurizio Abbatino (Crispino), il Magliolo ed il Selis, appartenevano già al tempo alla banda della Magliana(*).
Beh per chi ha letto il romanzo o per chi avesse visto film o serie, Maurizio Abbatino (o Crispino) altri non era se non il cosiddetto "Freddo", personaggio chiave della narrazione fantastica, mentre del Magliolo e del Selis non v'è traccia.
Ma vediamo, secondo gli appunti del Maestro, come si svolsero i fatti:
Siamo alla sera del 1° novembre 1975.
Pasolini e Pelosi si muovono da stazione Termini dove si solevano incontrare, con l'Alfa GT del poeta per passare a cenare al «Biondo Tevere», ristorante storico della Capitale che si affaccia proprio sul fiume stesso. Pare che fermatisi a fare rifornimento a una pompa di benzina sulla via ostiense siano stati raggiunti da una vespa su cui si trovavano i fratelli Borsellino, anch'essi del giro dei cosiddetti ragazzi di vita, termine che devo dire a me non è mai andato giù...
Oltre ai Borsellino anche Giuseppe Magliolo, esponente della malavita di Ostia Acilia, si accodò al corteo con la sua Gilera 125.
Ma perché Pasolini si fece parte di quel corteo che li avrebbe portati dal centro di Roma fino al Lido di Ostia ?
C'è da fare una premessa... in quell'autunno del 1975 il poeta, aveva da poco finito di girare la sua ultima opera "Salò e le 120 giornate di Sodoma", (pellicola a mio personale parere fortemente discutibile, ma Pasolini era così, niente senza toni forti o fortissimi), mandato in stampa per la distribuzione proprio in quei giorni. E proprio in quei giorni, misteriosamente le "pizze" della versione stampata e pronta per la distribuzione vennero sottratte alla casa cinematografica dove erano stoccate.
I Borsellino ed il Magliolo, a quanto pare tra gli autori o collaboratori per l'esecuzione del furto, inizialmente chiedevano un riscatto pluri-miliardario, in effetti alla fine avevano proposto una semplice restituzione direttamente all'autore e questo scambio / restituzione che si sarebbe dovuta svolgere proprio al lido di Ostia.
A giudicare da come è stato ritrovato il poeta il mattino successivo , le cose non devono proprio essere andate così bene... quello che è certo è che sul posto erano presenti oltre alle citate forze della nascente malavita ostiense che sarebbe confluita o che già era in qualche modo parte della BdM anche alcuni altri personaggi che contribuirono al pestaggio o perlomeno al dileggio del povero malcapitato.
I presunti personaggi presenti all'eccidio erano:
Antonio Pinna , altro ragazzo di vita, conoscenza di Pier Paolo, che arriva sul posto con un'altra Alfa GT e che poi sarà l'autore dell'esecuzione architettata ai danni dello scrittore.
i 2 Borsellino
Johnny Lo Zingaro
uno non giovanissimo detto er Principe,
Er Cazzaro e il Minaccioso,
ed il Pelosi che ovviamente non prende nemmeno parte al pestaggio, figurarsi uccidere il malcapitato.
Questi nomi vengono da una testimonianza di uno dei tanti abitanti le baracche antistanti il campetto di calcio dove si è perpetrato l'atroce delitto e dove il poeta appassionato di calcio soleva organizzare partite coi ragazzi una volta "de borgata" .
La testimonianza peraltro fu ben presto ritrattata quando si capì come si doveva indirizzare l'indagine da parte degli inquirenti, tutti....
Anche perché proprio mentre si svolgeva il tutto, il futuro avvocato del Pelosi si stava già recando presso i suoi genitori per dargli istruzioni su cosa fare e come reagire all'omicidio compiuto dal loro figlio minorenne... avvocato tra l'altro ben noto in quanto aveva difeso non proprio 2 santarelli , ossia quelli che massacrarono pochi mesi prima Rosaria Lopez nel cosiddetto "delitto del Circeo".
Interessante eh?
Curioso anche il fatto che dopo oltre 20 anni della sottrazione delle pizze contenenti il film di Pasolini non se ne sia mai vista traccia negli atti.
Antonio Pinna sparisce dopo un paio di mesi, solo la sua auto viene ritrovata all'areoporto di Fiumicino , Pelosi viene prima "graziato" in quanto minorenne, poi condannato a nove anni, i Borsellino "spariscono" anch'essi negli anni '90...
e tutto , come al solito, come sempre nel nostro paese, finisce sottoterra...
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(*) Beh per chi ha letto il romanzo o per chi avesse visto film o serie, Maurizio Abbatino (o Crispino) altri non era se non il cosiddetto "Freddo", personaggio chiave della narrazione fantastica, mentre del Magliolo e del Selis non v'è traccia.
vedi appendice A per ulteriori dettagli
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