Capitolo Sei - la missione Marjolin
Ma cos'era questa fantomatica "missione Marjolin" ? Quel pezzo del memoriale Moro che lessi e rilessi più volte, riportava del quasi colpo di stato avvenuto 14 anni prima durante il suo primo governo di centro-sinistra e terminava proprio con un epiteto che recitava: "Il fatto grave, ripeto, fu politico anche per il fatto dell'interferenza della Comunità europea nelle cose italiane, attraverso la missione Marjolin".
Mi dovevo informare, era troppo importante capire chi era questo fantomatico Marjolin e perché nel '64 si arrivò quasi ad un colpo di stato e soprattutto perché Moro avesse deciso di dedicare uno dei suoi preziosi fogli a questo tema così lontano nel tempo.
Alla sera chiesi la possibilità di fermarmi fino a oltre l'orario di lavoro per verificare negli archivi del giornale cosa successe in quei convulsi giorni del primo governo Moro. Per fortuna il giornale aveva un archivio con la possibilità di ricercare articoli anche per argomenti e non solo per data . Non dimentichiamoci che siamo ad inizio anni '90, niente internet, niente motori di ricerca ... tutto molto ma molto difficile però per fortuna l'archivio era davvero ben fornito ed organizzato, quasi come uno schedario della CIA.
Trovai così gli articoli del tempo che portavano firme eccelse ma contenuti purtroppo piuttosto scarni e telegrafici. Ne trovai però uno, firmato proprio da XXXXX, che parlava proprio della missione Marjolin da lui definita "l'inattesa ingerenza europea". Citava passi del tipo " Sappiamo che non siamo più uno stato sovrano" "dopo la resa agli americani" "il nostro non è più uno stato autonomo e l'ingerenza di questo suddito franco americano lo sancisce in maniera definitiva, così come la nostra ineluttabile sudditanza"
Parole forti che però non erano in prima pagina , ma relegate ad un trafiletto centrale del giornale del tempo....
Bene avevo capito chi era costui, il contesto in cui si svolsero gli avvenimenti citati da Moro, ma ancora non capivo bene qual era la motivazione che lo spinse a scriverne durante i concitati giorni della sua prigionia.
Erano citati anche il presidente della Repubblica Segni, molto preoccupato per la situazione economica , politica e sociale di quei giorni, la lettera del ministro del tesoro Colombo che esortava a rimandare le riforme socio-economiche più avanti nel tempo, nonché del Generale De Lorenzo, pronto a scatenare il cosiddetto "piano Solo" qualora dovessero verificarsi condizioni di tensione tra forze di destra e quelle socialiste al governo.
Pensai che Moro si sentisse circondato ed in minoranza, isolato come purtroppo avvenne anche durante la sua prigionia ... ma cos'altro accomunava questo periodo con quello che portò le Brigate Rosse a rapire il presidente del primo partito italiano in quel 1978? Iniziai a collegare i puntini e rileggendo altri articoli precedenti mi resi conto che il primo governo di centro-sinistra del nostro paese era ben visto dal patto atlantico e dagli Stati Uniti in quanto ruppe, e per sempre, qualunque possibilità, da lì in poi, di un'alleanza di governo tra il Partito Socialista e quello Comunista per qualunque ipotesi di governo di sinistra in Italia, cosa che infatti mai più avvenne. Dall'altro però, il fatto di avere al governo una forza di sinistra che aveva nei propri obbiettivi delle necessarie riforme sociali allo scopo di migliorare salari e vita dei lavoratori per pareggiare e redistribuire la ricchezza frutto del boom economico non era invece ben visto dal capitalismo imperiale della nato e del patto atlantico che evidentemente spingevano parecchi dei nostri politici già allora a fare gli interessi del capitale e di quella primigenia Europa che conteneva già in nuce tutte le devianze che sarebbero venute fuori da lì in poi.
Eh già ... Aldo Moro , ideatore e fautore del compromesso storico tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista, proprio la mattina in cui venne rapito si stava recando alla camera dei deputati per assistere alla consacrazione del primo governo che avrebbe visto il Partito di Berlinguer per la prima volta al governo insieme alla destra dell'arco costituzionale e cioè il partito di cui Moro stesso era presidente, presieduto da un primo ministro veterano della politica e cioè Giulio Andreotti .
Ma Marjolin alla fine chi era ? In pochi lo ricordano alla fine... però fu uno dei fondatori di quella che allora era solo la CECA (Comunità Economica Europea Carbone ed Acciao), che poi diverrà CEE (Comunità Economica Europea) e proprio ad inizio anni novanta divenne la fantomatica Comunità Europea che ancora oggi è l'entità sovrannazionale che governa gli stati europei a prescindere dagli stati stessi. Francese di nascita ma soprattutto statunitense di formazione, si rivelò da subito come quello che agli interessi degli stati nazionali privilegiava decisamente quelli di oltreoceano. Fu il primo ad indicare l'unione monetaria europea come la panacea di tutti i mali dell'Europa e la soluzione a tutte le problematiche economiche e di stabilità del vecchio continente...
Iniziai a capire che Moro era un uomo e politico libero, di una sopraffina visione politica e non ben visto dagli Stati Uniti , quindi nemmeno dall'intelligence del paese anglofono, né dalla nascente Comunità Europea e malvisto perfino dall'Unione Sovietica per portare al governo di un paese democratico un partito di matrice Comunista filo sovietico.
In sostanza aveva tutti contro.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top