Capitolo 22 - Emanuela
Il sospetto, anzi la quasi certezza, che la malavita romana degli anni '70 ed in particolare le varie correnti successivamente confluite dentro la BdM fossero tra mandanti incaricati ed esecutori del delitto Pasolini, non certo per transitività, fece al maestro subodorare anche una loro partecipazione attiva ad un altro dei terribili misteri della nostra penisola, ossia la scomparsa alla tenera età di soli 15 anni della cittadina del Vaticano Emanuela Orlandi. Tuffiamoci nel pezzo scritto da XXXXX alla scomparsa per ammazzamento del boss testaccino della BdM, Renatino De Pedis nel 1990 e la sua successiva incredibile sepoltura nella chiesa di Sant'Apollinare.
Chi la fa l'aspetti.
Proprio così. Questo semplice detto ben si addice a quanto è accaduto a Enrico De Pedis detto Renatino, boss indiscusso della BdM sin dalla metà degli anni '70. Da sempre uomo di mezzo tra la criminalità organizzata romana, mafia, camorra, politici corrotti, poteri occulti della Santa Sede , ad inizio della sua parabola discendente del potere, qualcuno dei suoi ex committenti ha deciso di zittirlo per sempre . Che sia perché la faccenda del rapimento della Orlandi si sta facendo sempre più calda così come quello delle altre ragazze sparite in quel 1983, che doveva essere Anno Santo straordinario, ma che alla fine di straordinario per i parenti di queste ragazze ebbe solo da lì in poi il tormento per non sapere che fine avevano fatto le loro figlie. Mirella Gregori di queste ragazze è quella insieme a Emanuela ad essere rimasta maggiormente nell'immaginario collettivo e le cui indagini sono andate avanti almeno all'inizio di pari passo.
Ma le ragazze scomparse a Roma nei primi mesi del 1983 furono incredibilmente numerose , 5 di esse tra cui Emanuela e Mirella , caso questo veramente anomalo, tutte quindicenni nate nel 1968. Complessivamente le ragazze scomparse a Roma sotto i 18 anni in quel periodo furono 22. Alle coincidenze non ho mai creduto, e che all'interno della Chiesa oltre ad integerrimi ed irreprensibili servi del Signore, vi siano anche numerosi casi di esponenti della più bieca pratica al mondo e cioè quella della pedofilia è ormai arcinoto. Che le cose siano collegate ovviamente non ci è dato sapere, ma l'anomalia è indubbia. E di queste cose volutamente si è omesso sempre di parlare, si continua ad omettere e credetemi, si continuerà sulla strada della totale omertà ancora per molto molto tempo.
Sappiamo poi anche che in quel quinquennio che termina nel 1983, numerose sono state le anomalie di particolare rilevanza. La morte prematura di Papa Luciani dopo soli 30 giorni di pontificato, il potere temporale indiscusso del potentissimo Cardinal Marcinkus a capo della Banca Vaticana (IOR), l'elezione del primo Papa non italiano (Karol Wojtyla) ed il suo attentato nel 1981 ad opera del sedicente terrorista turco Ali Agca, la morte del banchiere Calvi, impiccato al ponte dei Frati Neri a Londra... , il cui Banco Ambrosiano era legato a doppia mandata proprio con Marcinkus e il faccendiere Michele Sindona, il quale anche lui di lì a breve terminerà la propria vita terrena per un caffè al cianuro somministratogli in carcere. Sempre in questo quinquennio proprio l'elezione di un pontefice polacco in contrapposizione al potere Sovietico laico, minerà per sempre il potente Patto di Varsavia che nella seconda metà degli anni 80 terminerà con lo sfaldamento sia del Patto stesso simboleggiato dalla caduta del muro di Berlino, che della tanto vituperata Unione delle repubbliche Socialiste Sovietiche (simboleggiata in cirillico CCCP) con il compiaciuto beneplacito del suo ultimo presidente filo occidentale Michail Gorbacev.
In un decennio infatti è crollato uno degli imperi più potenti che siano esistiti sul pianeta dai tempi dell'impero romano o di Gengis Khan. Sbriciolato grazie anche a questo piccolo uomo polacco che si sapeva muovere alla perfezione nei meandri più torbidi della finanza internazionale egregiamente supportato dallo squalo Marcinkus e dalle finanze bianche del banco Ambrosiano, pronto nella figura di Calvi a foraggiare lautamente tutte le campagne anti sovietiche dell'occidente e dell'oriente di quegli anni, anche a rischio di mettersi contro le organizzazioni criminali e mafiose molto potenti a cui i cui fondi erano stati sottratti.
E proprio questo pare il gioco perverso dietro il rapimento della povera ragazza, monito a una montagna di soldi che il banco Ambrosiano avrebbe da restituire a mezzo IOR alle organizzazioni criminali cui sarebbero stati sottratti. Gli stessi fondi di De Pedis (e credetemi negli anni se ne erano accumulati parecchi) erano in parte in conti del banco di Calvi. Quindi nulla di strano che proprio lui abbia voluto essere il tramite di questo terribile messaggio alla curia vaticana. Perché poi solo Emanuela e non tutte le altre siano diventate caso di cronaca questo è e resterà sempre un mistero non so se dei media pilotati o di qualche strano scherzo del destino o forse più che altro lo scandalo che un numero così alto di giovani adolescenti romane sparite dall'oggi al domani avrebbe potuto generare nei benpensanti di allora e di oggi.
Questo scrisse XXXXX nei giorni successivi all'omicidio del capo della banda, il famigerato Renatino, che diverrà negli anni il Dandy nel film e nella omonima serie "Romanzo Criminale", il cui successore vero, Carminati, detto "il cecato", sarà poi catturato durante l'inchiesta "Mafia Capitale" degli anni 10 che scoperchierà il vaso di Pandora su quel cosiddetto "Mondo di Mezzo" di cui già il maestro aveva intuito esservi esistenza quasi venti anni prima.
e proprio in collaterale alla storia della Orlandi XXXXX aveva riesumato un articolo che aveva scritto e pubblicato in occasione del ritrovamento del banchiere Roberto Calvi, rinvenuto cadavere nel Giugno del 1982 sotto il ponte dei Frati Neri, a Londra.
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