Capitolo 19



ISABELLE

Gli uomini sono più decisi a restituire un torto che non un favore, poiché la gratitudine è un fardello e la vendetta un piacere.
☾Publio Cornelio Tacito

La mattinata è trascorsa in fretta, considerando che non abbiamo fatto altro che uscire da un negozio all'altro per comprare qualcosa da indossare stasera.

Cyndi si è portata un vestito che lei stessa ha disegnato per l'occasione ma si è offerta lo stesso di accompagnarmi per non lasciarmi andare da sola con la vipera dai capelli biondi.

Fingiamo di sopportarci ma lo sappiamo entrambe che è una farsa.

«Ti avevo detto di portare qualche vestito ma quelli che hai in valigia non hanno niente a che vedere con questo. Questa festa sarà uno sballo, lo so»

Quello sicuramente.

«Allora, com'è andata la notte con Damian?»

La mia coscienza mi ricorda ciò che ho visto ieri sera.
Non ne ho parlato con nessuno e, anche se va contro ogni aspetto etico e morale della mia persona, non ho intenzione di fare la spia e rovinare il compleanno della mia migliore amica.

D'altronde, lo sapevi già, Isabelle.
Credevi che le voci che girano sul loro conto fossero infondate?

E il fatto che forse sia solo Cyndi ad essere all'oscuro di tutto mi preoccupa.

Dovrei dirglielo.

Dovrei renderla consapevole del fatto che il suo fidanzato confeziona droga nel garage insieme ai suoi amici e che stasera consegneranno quelle casse.

Estelle ridacchia «È stata al quanto movimentata, vero Isabelle?»

Le rivolgo un'occhiataccia «Devo dire di sì»

Cyndi ci fissa, sconvolta per ciò che probabilmente sta immaginando in questo momento.

«Intende quello che penso?» strabuzza gli occhi

«Ti spiego dopo» le sussurro all'orecchio.
Annuisce, cambiando argomento.

«So che non ti va di parlarne ma hai sentito Kevin in questi giorni?»

«Chi è Kevin?»

«Il suo ex ragazzo.»
Le tiro una gomitata. L'ultima cosa che voglio è che una sconosciuta, per giunta insopportabile, abbia i dettagli della mia vita amorosa.

«Mi ha inviato qualche messaggio ma non ho ancora risposto.»

«Tradita?» domanda Estelle
Il silenzio che segue è già una risposta «Mmh, ovviamente» deduce.
«Come biasimarlo»

In lontananza scorgiamo i ragazzi avanzare verso di noi.

Chissà cos'hanno fatto in tutto questo tempo.

Cyndi si fionda sul suo ragazzo.

Estelle su Kylian che la allontana subito dopo.

Damian mi sorprende, stringendomi con un braccio mentre continuiamo a camminare.

Il gesto sembra non passare inosservato agli occhi di Kylian, che lo fulmina istantaneamente occupando il posto alla mia destra.

«Ti sei divertita stanotte?» sussurra Damian nel mio orecchio.

«Che imbarazzo, ci hanno sentiti sul serio»

«L'obiettivo era questo» mi fa l'occhiolino ed io resto ammutolita per la gran parte del tempo, pensando alle sue parole.

Perché?

Perché mai Damian vorrebbe far credere al Serpente d'oro che, mentre lui lo faceva con la bionda, io lo stavo facendo con lui?

𓍝

Qualche ora più tardi ci ritroviamo davanti al Pacha.

È il locale più famoso di Chicago per l'atmosfera che si respira una volta entrati, almeno così dicono.

Il vestito che indosso è corto e un brivido attraversa la mia schiena nuda.

Dall'esterno non sembra niente di speciale, solo luci led e un'enorme scritta al centro.
La musica da dentro rimbomba, disperdendosi nell'aria.

Mi ero già informata, ma vedere con i propri occhi la quantità impressionante di buttafuori di fronte alla porta d'entrata è tutt'altra cosa.

I ragazzi ci fanno scendere dall'auto e trascorrono circa venti minuti prima che ci raggiungano.

Suppongo l'abbiano fatto.

Respiro profondamente quando i bodyguard all'entrata ci perquisiscono.

Mi sento agitata e non riesco a distrarmi, nonostante ci stia provando con tutta me stessa per dare a Cyndi la festa che merita.

Devo parlare con lei e spiegarle ciò che ho visto, non posso lasciarla all'oscuro di tutto.

Se vuole stare con Esteban, deve conoscere tutta la verità.

Che amica sarei se non glielo dicessi?
Io vorrei saperlo.

«Benvenuti al Pacha» un uomo di mezza età ci accoglie.

Il gioco di luci mi fa girare la testa, la musica esplode nei miei timpani e l'aria sembra essere impregnata di diversi profumi tropicali.

Delle piante rendono degli angoli del locale fortemente esotici e il banco degli alcolici pare infinito per quanto è lungo. Sicuramente piacerebbe a Laia.

«Serpente d'oro, debito saldato»
«È stato un piacere»

«Dominique vi farà strada, ho riservato un tavolo per voi»

Il tatuato prende per mano la sua ragazza e ci fa strada subito dopo la ballerina, mentre Kylian, Damian e il capo di questo posto si stringono la mano.

Saliamo una serie di gradini e giungiamo al tavolo che ci hanno riservato.

«Ho bisogno di bere» affermo e Damian è l'unico che mi sente dal momento che qualche minuto dopo mi porge un bicchiere.

«Cos'è?»
«Margarita del diablo. Sta bene con il tuo vestito»

Guardo il mio vestito bianco, poi il cocktail rosso e accenno un sorriso.

Insieme al drink butto giù una serie di dubbi e provo a godermi la serata.
La musica mi mette di buon umore, così ondeggio reggendomi alla balaustra.
Di sotto c'è una folla scalpitante, impaziente di vedere il dj all'azione.

Parte il reggaeton e il biondo mi legge nel pensiero quando mi sussurra:«Scendiamo?»

Mi prende per mano, conducendomi di sotto.

Ci facciamo spazio in pista e iniziamo a ballare a ritmo di musica.

«Siamo amici, Damian?» urlo.

Ci riflette un po' «Sono pochi quelli che definisco amici, però diciamo che mi sei particolarmente simpatica»

«Perché?» sposto di lato i capelli, asciugandomi il sudore sul collo.

«Perché lui non ha mai avuto un punto debole e tu potresti diventarlo» fa un cenno verso Kylian che se ne sta pigramente seduto, con le braccia incrociate, a guardarci.

«Spiegati meglio»

«Quando sei venuta a Cruz, io credevo fossi una delle ragazze per il dopo festa. Sai, di solito durante una serata ne selezioniamo un paio per divertitici un po'. Mi sono avvicinato a te e lui si è messo in mezzo, Isabelle»

«Quindi?»

Scuote la testa, ignorando la mia domanda «Ne vuoi un altro?» mi toglie dalle mani il bicchiere vuoto.

Annuisco «Voglio divertirmi stasera. Siamo lontani da casa, posso permettermelo e tu dovrai aiutarmi»

«In che modo?»

«Devi promettermi che mi terrai d'occhio. Siamo a Chicago, sono una futura avvocata e non ho intenzione di cacciarmi nei guai, ma ho sul serio bisogno di una pausa»

Scoppia a ridermi in faccia.
Damian Morris si sta prendendo gioco di me.

Gli tiro un pugno su un braccio «Smettila»

«Okay, okay. Ci sto. Divertiamoci, bambolina»
dice, prima di scomparire e tornare da me con un cocktail. Stavolta non gli domando di cosa si tratta.
Ha un buon odore e un sapore gradevole, e questo mi basta.

Altri due drink dopo mi sento su di giri abbastanza per azzerare i pensieri e dimenticare i miei obblighi da brava migliore amica.

Vedo gli altri scendere per raggiungere i divanetti e sedersi tra i comuni mortali che non hanno il privilegio di avere un tavolo nel privè del locale più famoso di Chicago.

Quel tipo dev'essere proprio influente nei loro giri per gestire una discoteca del genere.

Kylian fa scorrere lo sguardo tra me e Damian, che se ne rende conto immediatamente.

«Rendiamo interessante questa cazzata»

Mi cinge i fianchi e intreccia le nostre gambe, dando inizio ad un ballo molto più intimo e sensuale.
Le luci viola mi stordiscono ma, forse proprio perché sono su di giri, lo assecondo, tenendo gli occhi fissi sul Serpente d'oro.

Non batte ciglio, sembra impassibile, ed io la prendo come una sfida.

Mi avvicino al collo di Damian e ci lascio un leggero bacio. Lui sembra apprezzarlo, dal momento che ricambia il gesto.

Questo mi spinge a fare di più.
Molto di più.

Faccio scontrare la mia bocca con la sua volutamente e non c'è bisogno che faccia altro, dal momento che il biondo prende a baciarmi con trasporto.

La sua lingua accarezza la mia, io fisso Kylian e finalmente capisco la famosa atmosfera di cui tutti parlano.

Il caldo, il sudore, la musica, l'alcol, le persone... appartiene tutto ad un mondo a parte, estraneo da quello esterno.
Adesso so perché a Cyndi piace così tanto andare a ballare.

E quando vedo i suoi occhi ridursi in due fessure e i pugni chiusi, so cosa si prova a prendersi la vendetta.

Dio, è stupendo.
Prendi questa, Kylian, per aver scopato una mia collega nel mio ufficio e Estelle proprio nella camera accanto alla mia.
Mi sento così...potente.

Mi stacco da Damian per riprendere fiato e lui mi sorride.
«Però, ci sai fare per essere alle prime armi»

«Chi ha detto che sono alle prime armi?»

«Immaginavo»

«Beh, immaginavi male. Ho dato il mio primo bacio a quindici anni, il mio vicino di casa era un figo pazzesco»

«Ah si?» sussurra mentre percorre il mio collo con l'indice.

«Decisamente»

«E dimmi un po', che tipo era?»

«Alto, moro, occhi scuri. Aveva qualche brufolo ma chi non li ha a quell'età. Tutto sommato è stata una bella esperienza»

Ride «Lui sta guardando, non è vero?»
Annuisco e sembra soddisfatto. Smettiamo di ballare quando sullo schermo alle spalle del dj appare il conto alla rovescia.

«Okay, ragazzi, quando vedete quattro zeri sapete cosa fare» annuncia al microfono.

Ci metto qualche secondo a capire.
Mezzanotte.
Mi volto, alla ricerca di Cyndi.
Percorro con gli occhi tutta la sala ma mi risulta difficile individuarla.
Fa un caldo bestiale e credo di aver bisogno di un po' d'acqua.

«Mi accompagni in bagno?» bofonchio a Damian.

«Va bene scherzare un po' ma non penso sia una buona idea. Insomma, io lo dico per te, domani mattina più di qualcuno potrebbe uccidermi e-» non termina la frase, visto che lo prendo per mano e lo trascino tra la folla.

Ma dov'è che sto andando esattamente?

«Dove sono i bagni?» chiedo al primo ragazzo che incontro

Mi indica la direzione, poi è il biondo a prendere la situazione in mano.

Dopo vari spintoni e qualche parolaccia da Mr lingua alla vodka, finalmente l'acqua gelida viene a contatto con il mio corpo e attenua la sensazione di caldo bestiale che sento.

Le mie orecchie sono ovattate e non riesco a sentire molto bene.

«Sei proprio un bravo babysitter, lo sai? E sei anche carino, ma resti un criminale.» mi imbroncio, sedendomi su un diavanetto.

Sto sognando o c'è sul serio un divanetto in pelle rossa in bagno?
Lui sembra divertito da questa situazione.

«Criminale è un parolone. Diciamo che io e la legge non andiamo tanto d'accordo»

Si inginocchia alla mia altezza, posando una mano sul mio ginocchio.
«Confesso che è la prima volta che vedo un'avvocata brilla e trovo la cosa fottutamente esilarante.»

Sto per replicare quando il conto alla rovescia mi torna in mente.
«O MIO DIO! Dobbiamo cercare Cyndi e farle gli auguri»

Si alza, prendendomi per mano.
«Andiamo»
Passiamo dal bancone per prendere una bottiglia d'acqua e poi torniamo al tavolo.
Come previsto da Damian, sono tutti lì.

Cyndi è accanto a Esteban e lo bacia subito dopo aver spento la candelina.

Kylian ci lancia occhiatacce mentre Estelle gli tocca la nuca con i suoi artigli rossi e balla avvinghiata a lui.
Le loro bocche si sfiorano ed io resto a guardare, trattenendo il respiro, fin quando Damian mi tocca il braccio, risvegliandomi.

«Tanti auguri, amica mia. Buon ventesimo compleanno» mi avvicino per abbracciarla.

In questo momento non riesco a trovare le parole, per questo rimando a domani gli auguri fatti come si deve.

Brindiamo ed io sento la testa incredibilmente leggera seppur dolente.

Qualche ora dopo lasciamo il locale, sistemandoci in macchina per il viaggio di ritorno.

Visto che non mollo la presa dal braccio di Damian, Esteban si offre volontario per guidare.

Nessuno spiccica una parola e il Serpente d'oro non fa altro che fissarci.
«Si può sapere cos'hai da guardare? Non hai fatto altro per tutta la giornata» sbotto contro Kylian, mentre mi stacco dal biondo e poggio la testa sulla sua spalla.

Inspiro il suo profumo e chiudo gli occhi.

Non sono solita ubriacarmi.

L'ho fatto sola una volta, al terzo anno delle superiori.
Dovevo pur sciogliere in qualche modo il ghiaccio tra me e Noah, la mia cotta dei tempi.

Avevo fatto pratica con il mio vicino, me la cavavo con i baci, non potevo permettere all'imbarazzo di avere la meglio.

Bevvi due drink, abbastanza per crollare in un sonno profondo e mandare all'aria l'appuntamento.

Ricordo ancora la sensazione che provai ed è molto simile a quella di adesso.

Sono abbastanza sicura che siamo arrivati a casa, dal momento che l'auto si ferma e delle braccia mi sorreggono, trasportandomi fuori.

Sono troppo stanca per camminare, quindi ringrazio Damian mentalmente prima di abbandonare la testa sul suo petto.

Arriviamo in camera e mi adagia sul letto.

«Sto morendo di sonno» sussurro.

«Su una scala da uno a dieci quanto pensi di essere ubriaca?»

«Sei?»

Scuote la testa, sorridendo «Almeno sette»

«Non è vero.» sono offesa.

«Si che lo è. Ora dormiamo» allunga un braccio per spegnere la luce.

«Ah, bambolina... è stata la mia prima volta da babysitter. Come sono andato?»
«Direi sette»

Scoppia a ridere ed è l'ultima cosa che sento prima di precipitare nel sonno.



SPAZIO AUTRICE✍🏻🤎
Pronte per il pov di Kylian?
Isabelle è stata brava con la vendetta, ma il Serpente d'oro sa come mettere i puntini sulle i e non si farà attendere.
Come sempre, grazie per aver letto. Vi aspetto su ig, dove vi avviso ogni volta che sta per uscire un nuovo capitolo. Lasciate una stellina se vi è piaciuto.
Ci vediamo la prossima settimana, Angels👼🏼

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