Uniti.
Teo guardava il salotto dove una moltitudine di creature stavano seduti. Gli sembrava che la testa gli fumasse. Sia lui che il suo lupo erano con il cervello in ebollizione.
Si posò le dita sulle tempie massaggiandosele.
Sua madre gli si affiancò circondandogli la vita con le braccia. -Lo so...è strano...-
-È più che strano... ma cerco di capirci qualcosa, Ma'e solo che in poco più di due settimane la mia intera esistenza è cambiata e sinceramente ora sono più confuso del primo giorno.-
Seraphin lo guardò con un sorriso triste. -Lo so, le cose quando arrivano speri siano come piccoli granellini di sabbia in una clessidra e invece ti trovi sotto una valanga di proporzioni bibliche...-
-Sì, credo sia l'esatta descrizione di come mi sento.-
Lilith si avvicinò al ragazzo sorridendo, i suoi occhi rossi lo fissavano dolcemente. -Comprendo come ti senti...-
-Tu credi?-
Lei sorrise divertita. -Oh sì, per diventare ciò che sono ho dovuto superare molte cose, percorsi prestabiliti, ma siamo arrivati qui per via del Lupo Rosso...-
-Chi è?-
La donna si mise seduta. -Più che un "chi è" sarebbe da dire un "cos'è"...- Sospirò. -Quello che voi chiamate Dio Sole. È sì un Dio, ma non è l'unico. La creatura che ha creato è stata creata con odio. Di odio e rancore si nutriva negli anni prima del tuo arrivo. Poi ha iniziato con forti sensazioni, se prima era qualcosa che serviva solo per la maledizione di Malphas, ora si nutre di tutto. È come un bicchiere senza fondo che ti ostini a riempire ma continua a svuotarsi...-
-In pratica cosa fa?-
-Spiegata alla spicciola: risucchia l'anima...-
Lilith per qualche istante chiuse gli occhi e le divennero bianchi. Arcadia subito accanto a lei le mise una mano sulla fronte e anche i suoi occhi divennero bianchi. Ahistew, che ora sapeva essere un drow, fu subito accanto alla donna. La prese delicatamente e la stese sul divano. La piccola albina era sempre accanto alla donna, entrambe con gli occhi bianchi.
-È in trance...- Sussurrò una voce alle sue spalle.
Quando si voltò a guardare da chi proveniva si sorprese a vedere la delta accanto a lui. Le fece un timido sorriso. Che lei ricambiò. -Tu ne stai capendo qualcosa?-
-Stando accanto ad Arcadia, non mi stupisco più di nulla...-
Altro timido sorriso, altro sorrisino lieve in risposta. Teo si stupì che il Berserk aveva pienamente ragione.
Voltò svelto lo sguardo verso la vampira mutaforma che si stava riprendendo. Il marito le diede una capsula che lei ingoiò e poi si rimise in piedi appoggiandosi a lui. C'era una forza intorno a loro, la loro aura era potentissima quando erano vicini quasi si poteva vederla. Si era posata con la fronte sul suo petto e lui la stringeva con amore. Poi si riscosse e tornò da Teo con passo deciso. Vide che estraeva qualcosa dal collo. Una fine collana rossa con un ciondolo a forma di fiamma, con la pietra che sembrava vivere di vita propria. Guardò il marito che le fece un lievissimo gesto della testa quasi impercettibile. Prese Teo per mano e lo tirò a sé. -La prima volta è un po' strano...-
Non ebbe tempo di chiedere cosa sarebbe stato strano, che vide la stanza scomparire davanti ai suoi occhi e comparire in una enorme grotta. Guardò in alto il luccichio delle pietre e quando il giramento di testa gli passò riuscì a mettere a fuoco quelle che pensava fossero pietre, in realtà erano costellazioni, galassie interi universi.
-Chronos...- Lilith ruggì nervosa, mentre guardava davanti a lei una figura con delle strane sfumature a momenti sembrava un ragazzino, in altri un vecchio.
Lui lo fissò facendogli un gran sorriso. -Finalmente...sei tornato...- Si mise seduto a terra con le gambe incrociate, come se fosse in un sogno sentì le gambe che si mossero verso di lui e si mise seduto davanti a lui nella stessa posa, come un riflesso
-Tornato?- Chiese corrugando la fronte.
L'altro rise, sembrava sinceramente divertito.
-Chronos, non confonderlo, lui vive come licantropo, dove non capiscono certe tematiche...-
L'altro sbuffò al cipiglio della vampira, guardò per aria e poi rimise il suo sguardo su di lui.
-Lo so, ora sei confuso e non hai idea di ciò che sta succedendo. Ma ti sarà tutto più chiaro...- Chronos alzò una mano e gliela mise sulla fronte per qualche istante. Una vibrazione gli partì da quel tocco, che fece tremare sia l'uomo che il lupo. Chiuse gli occhi e, come in un film, la storia di chi fossero i guardiani, come se da sempre avesse saputo quelle cose gli si formò nella mente. Come se conoscesse tutto da sempre, le altre razze, i divini e la speranza. Dietro le palpebre si formò l'immagine di una ragazza drow dagli stessi capelli e occhi di Lilith. Anche se non l'aveva mai incontrata prima sapeva che era la figlia di lei e di Ahistew: Lil e poi altri ragazzi, qiovani guardiani. Li vide tutti.
Come una doccia fredda uno scorcio dal futuro: morte, devastazione.
Tutte le creature che aveva visto erano morte, desolazione e un silenzio innaturale.
Poi la vide: La fiamma della vita. Danzava e si muoveva al suo collo. Il suo lupo ululò disperato e la fiamma si ingrandì avvolgendolo vide il Lupo Rosso con le fauci aperte che lo azzannava morendo fra le sue fiamme.
Il Re dei Re lo aveva ucciso ma a che prezzo?
Pianse sui corpi di tutte quelle creature, scie di fuoco lente per le sue guance.
Il suo lupo urlava e piangeva disperato, senza poter sopportare più quel dolore. -BASTA!- gridò ritrovandosi di colpo davanti a Chronos. -È ciò che succederà?- Chiese sconvolto.
-Nulla è definitivo, tu puoi cambiare le cose...-
-Come?-
Chronos gli fece un dolce sorriso accarezzandogli la guancia. -Non so come, ma so che voi tutti... insieme ci riuscirete...-
Teo annuì.
Lilith gli si avvicinò piano, gli infilò al collo la collana.
-Anche tu hai visto?-
Lei annuì.
-Insegnami ad usarla...-
Lilith gli sorrise. -Prima ti riporto indietro...- Lo aiutò ad alzarsi gli strinse le braccia.
Comparvero nello stesso punto, ma erano passate delle ore, anche se gli era sembrato tutto così veloce.
"Quello è l'effetto che lui fa perdi ore e giorni..."
"Ecco una terza voce nella mia testa mi mancava, se non mi bastava la mia parte lupo."
-Scusa, alle volte lo faccio involontariamente...- Il mannaro di fronte a lui gli sorrise. -Siamo telepatici...-
Teo emise un sospiro di sollievo ripercorrendo la memoria e scrutando nei ricordi che Chronos gli aveva dato. -Black, tu sei Black...-
L'altro sorrise.
"Perché sorridono tutti, siamo vicini all'estinzione di ogni razza ma qui sorridono tutti!" Il suo lupo si agitò ringhiando.
-Perche abbiamo fiducia in te e abbiamo speranza. Se saremo uniti per uno scopo comune saremo più forti. Tutti i mondi uniti, per combattere insieme, alcuni moriranno, altri vivranno ma avremo vinto comunque...- Gli posò una mano sulla spalla. -Sei giovane Apex Alpha e hai gia così tante responsabilità...-
Teo sospirò.
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