In quel buio non stava male, non sentiva nulla. Si guardò intorno e vide in lontananza una luminescenza. Camminò verso quella.

Era seduto con la testa piegata. -Perche ti sei sacrificato per loro?- la voce poco più di un sussurro.

-Perché avrei messo fine a questo, perché avrei ridato vita a chi l'aveva persa, perché era giusto così...-

La luminescenza alzò il viso, era un uomo, le fattezze ricordavano alcune statue greche. Ma i suoi colori erano come macchiati, come se si fosse sporcato il viso.

-Alcuni nemmeno li conoscevi...-

-Ma combattevamo per una causa comune. La speranza ci univa...-

L'altro scosse la testa. -Siete deboli, siete insulsi, uccidete non solo fra di voi creature viventi, ma anche la natura...-

-Alcuni sbagliano ma non tutti uccidono, noi ci difendiamo, io difenderò sempre le creature che sanno amare, hanno speranza, danno vita...-

La creatura emise un grido disperato. -LUI LA HA UCCISA!-

-Lei ha dato la sua vita per amore e tu lo sai.-Teo gli si avvicinò posandogli una mano sulla spalla. -E tu lo sai: lei era felice, lo amava e amava i suoi bambini. Come ogni madre avrebbe sacrificato la sua vita per loro...-

Un'altra luminescenza arrivò accanto a loro. -È così...-

Teo si spostò leggermente indietro.

-Lei lo amava e né io né tu, avremmo potuto fare nulla. Era destinata a quello... Mio Sole...-

Lui alzò lo sguardo. -Mia Luna...non posso ancora perdonarlo...-

-Allora perdona prima te stesso, per tutto il dolore che hai causato. Guarda, tutta questa morte e tutto questo dolore, ne vuoi causare altro? Andare avanti per il resto dell'eternità? Non dai pace a lui, ma nemmeno a te stesso...-

Teo vide il Dio Sole, cadere in ginocchio fra le braccia della sua amata Dea luna e piangere. Ogni lacrima d'oro che scendeva dal suo volto e cadeva sul terreno era un raggio di luce che si apriva intorno a loro. Finché il buio si dissolse e loro sparirono.

Finalmente ritornò a respirare di nuovo.