L'uomo e il Lupo

"Profumo..."

"Alle volte veramente non ti capisco, penso veramente che invece di avere una parte lupo io sono solo bipolare..."

Teo lentamente aprì gli occhi, era dentro una enorme stanza arredata in modo moderno. Il bagno aveva tutti i comfort. E approfittò di quel risveglio per andare dritto sotto la doccia. Si guardò allo specchio. I muscoli su petto e spalle, su braccia e gambe erano aumentati negli ultimi mesi. Ora aveva la forma di un uomo. Non più di un ragazzo.

Pensò ancora a qualche settimana prima quando Sarah lo aveva baciato. Era una cara amica, una cara ragazza, ma non voleva si illudesse. "profumo"

"smettila!"

Un ringhio gli rispose. "compagni!"

Si mise sotto l'acqua della doccia fredda e lasciò che la sua parte animale ringhiasse e imprecasse.

Si vestì con dei jeans scoloriti una t-shirt nera e un paio di Nike ai piedi. Seguì il profumo di cibo e si trovò nel salone dove tutti si voltarono a guardarlo. Alcune ragazze gli fecero gli occhi da pesce lesso. E lui alzò gli occhi verso l'alto, si prese un vassoio, prese del cibo e una tazza di caffè. Aveva riempito il vassoio e poi andò a sedersi da solo iniziando a mangiare gustandosi ogni boccone. Vide alcune ragazze vestite come i suoi amici che cercavano di attirare la sua attenzione. Ma le ignorò, continuava ad odiare le ragazze stupide che si mettevano sempre in mostra.

Da lontano vide i suoi amici che stavano portandomi loro vassoi e gli si misero seduti vicino. Iniziarono a chiacchierare come facevano a scuola, di stupidaggini, musica, film. Jimmy adocchiò le ragazze ad un altro tavolo e ci si fiondò. Mentre Teo, Paul e George lo fissavano incrociando gli occhi e scoppiando a ridere.

-Ma Sarah?- Chiese poi.

Gli altri si strinsero nelle spalle. -Jimmy ha detto che l'avremmo vista dopo agli allenamenti...-

-Hai gia scelto il beta?- Paul guardò Jimmy e poi di nuovo lui.

Teo sorrise divertito. -Sai che non te lo dirò fino al momento in cui farò i giuramenti dell'Alpha.-

-Che sarà fra 3 giorni...anche se il tuo compleanno è domani...-George gli sorrise divertito. -Pensa se trovi anche la tua Mate...-

Teo sbuffò. -Ancoraaaaa? Eddai, lo sai che è l'ultimo dei miei pensieri, soprattutto ora...-

-A me basta che nessuno tocchi la mia sorellina, o faccio una strage...-Jimmy era ritornato in quel momento.

-Pensa se trovasse uno come te...-Gli disse Paul.

Jimmy gli ringhiò in risposta. -Prima che possa marchiarla lo ucciderei...-

Gli amici risero divertiti. Poi un silenzio tombale in tutta la sala accolse una donna. Bionda capelli lunghi fino alla vita, un viso bellissimo bocca a cuore, occhi dalla forma allungata, e gli occhi eteronomici, uno blu come il cielo del primo mattino e uno ambrato. Teo vide tutto anche se era lontano, un corpo stretto in una tuta nera da allenamento, e dalle forme femminili. Il cuore gli mancò un battito quando vide che si avvicinava al tavolo dove erano seduti. Vide il sorriso che lanciava a Jimmy e quello suo in risposta.

-Sei arrivata, pensavo ci trovavamo all'allenamento...-

La ragazza salutò gli altri con un sorriso dolce. -Ciao ragazzi, che si dice?-

-Sarah?- Teo la fissò come se fosse la prima volta che la vedesse veramente.

Lei gli scoccò un occhiataccia infastidita, emise uno sbuffo infastidito. E poi si voltò per andare a riempirsi un vassoio. La guardò camminare in mezzo agli altri mentre il suo lupo si agitava.

Guardò Jimmy. -Ma che...-

Il suo amico lo guardò trucemente. -Non poteva presentarsi così nelle scuole umane...doveva nascondere ciò che è in realtà...e smettila di sbavarle dietro o, re o no, io ti faccio a pezzi...- Gli ringhiò a bassa voce.

Teo guardò allibito Jimmy e poi i suoi amici che tenevano lo sguardo basso come il resto dei maschi della sala. Jimmy doveva aver passato parola che il primo che beccava a fissare la sorella lo avrebbe ucciso.

Il suo lupo si agitò ancora. "Profumo."

"Finiscila! Non è il momento!"

Finì di mangiare posò il vassoio e uscì diretto all'ufficio dei suoi genitori.

Bussò ed entrò dentro: sua madre era al telefono, stava parlando in una lingua a lui sconosciuta. Gli sorrise, per poi tornare seria e continuare a parlare fitto. Suo padre era alla scrivania che leggeva dei documenti e batteva dei tasti al pc. Andò a sedersi su una delle poltrone che era di fronte a questi.

-So che non è nel tuo stile, ma...abbiamo dovuto organizzare una festa per il tuo compleanno...ed invitare tutte le famiglie e gli Alpha dei clan alleati...- Sua madre sospirò sperando che lui non si arrabbiasse, gli si mise seduta vicino, sull'altra poltrona e gli prese la mano.

-Ok...- Le rispose.

-Mi dispiace, so che...-

Teo alzò il viso e le sorrise dolcemente. -Va bene, Ma'...tranquilla...so che dovete....dobbiamo mantenere i rapporti buoni con gli altri clan...e far comprendere loro che io non voglio comandarli, ma che siamo alleati e se avranno bisogno noi ci saremo...-

Sua madre, gli sorrise dolcemente. -Alle volte dimentico quanto tu sia intelligente...sicuro hai preso da tuo padre...-

Rob guardò Seraphin sorridendo. -Ha preso da entrambi...-

-Vorrei allenarmi anche io...- Disse loro in tono tranquillo.

Sua madre sospirò. -Essendo un Apex Alpha...non abbiamo nessuno al tuo livello...potresti far male a qualcuno anche per gioco...Ma...stiamo cercando qualcuno che possa aiutarci...-

Teo annuì. -Cosa succede quando compio gli anni?-

-La tua parte lupo prende consapevolezza di ciò che è...come se tutti i tuoi sensi in un colpo si affinassero. Unisci uomo e lupo Apex in un'unica entità, ci sarà sempre il tuo lato lupo e quello umano, ma si comprenderanno di più, comprenderai meglio le sensazioni del lupo e lui quelle da uomo...- Suo padre aveva sempre avuto un modo semplice per spiegargli le cose.

-Perche prendiamo consapevolezza anche della mate a quell'età?- lo disse seccamente.

-Per lo stesso motivo, anche se le femmine ci riconoscono prima...qualche volta lo ammettono altre aspettano...-

-E se succede come per te e la mamma?-

Suo padre alzò le spalle. -Teo, andrà come deve andare, ora non preoccuparti di nulla. Quando succede ricordati di essere anche un uomo, non lasciargli prendere il sopravvento...-

-Si meglio lasciare l'uomo... così puoi sempre spararle un tranquillante...- Sua madre scoccò un occhiataccia a suo padre.

-Avevi detto che non lo avresti più tirato fuori quell'argomento...- sbuffò suo padre.

Teo guardò i due divertito, i loro battibecchi lo avevano sempre divertito. Anche perché non si dicevano le cose per ferirsi, ma sempre con un tono amorevole.

"Compagni!" il suo lupo pigolava come un cucciolo bisognoso di coccole.

"Ma smettila, sei adulto e fai così?" ridacchiò fra se.

Sua madre voltò la testa di scatto verso di lui, corrugò la fronte e gli posò le mani sulle tempie.

Odiava quando lo faceva, la sua lupa parlava con il suo lupo in un modo così istintivo e profondo che lasciava il suo lupo instupidito per ore.

Anche se sta volta, sentiva che la sua inquietudine veniva calmata come mai gli era successo prima.

-Meglio?- Gli chiese levando le mani e accarezzandogli il viso.

-Sì, grazie...- Le sorrise scoccandole un bacio sulla guancia.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top