Arcadia

Teo rise di nuovo, prendendo due vassoi e riempiendoli con quantità industriali di cibo. Poi la accompagnò ad un tavolino e posò tutto sopra.

-Mangia piccola umana affamata come una lupetta...-Rise ancora lui.

Arcadia si riempì la bocca di alcuni salumi. -Non...mp...pf...mi ...prend...ere...in....giro....sono...2...gio...-Bevve un lungo sorso di un succo d'arancia. -Sono 2 giorni che non mangio...-Disse dopo aver ingoiato cibo e bevanda.

-Non ti stavo prendendo in giro...finché mangi come una piccola lupa vuol dire che stai bene...quindi mangia...-

-Perche non ti piacciono i bambini?- chiese lei continuando a infilarsi cose in bocca.

Teo le sorrise stringendosi nelle spalle.

"Ah, io li preferisco cotti al punto giusto, dentro un forno...per mangiarti meglio...."

Il suo lupo lo fece scoppiare a ridere.

-Non sei divertente...- Gli disse la piccola.

"Non volevo esserlo....gnam gnam...mangia, mangia cosi ingrassi un poco e poi diventerai il mio pasto preferito..."

"Smettila....è simpatica" Teo parlò al suo lupo, che in risposta sbuffò e si mise in un angolo in silenzio.

-Come si chiama la tua amica?-

Arcadia lo guardo spaesata. -Terza Figlia di Fenrir...-

-Cioè? Non hanno un nome proprio?-

Lei si strinse nelle spalle. -Credo sia l'unica che non si sia mai scomposta di fronte a me, nemmeno al mio sguardo "dolce dolce"...-

Teo rise ancora. -E come sarebbe il tuo sguardo "dolce dolce"?-

La piccola sorrise per poi fargli degli occhioni grandi sbattendo le ciglia e con la bocca leggermente imbronciata a simulare la tristezza.

"Awwwww" il suo lupo emise un lieve lamento.

Teo scoppiò a ridere sia per la piccola che per il suo lupo che si era sciolto come burro al sole.

I suoi amici arrivarono poco dopo, fissando la bambina che sorrise divertita alle loro facce. Guardò Sarah e poi Jimmy. -Oh che carini i vostri lupi si continuano ad ululare frasi d'amore....- Sarah arrossì vistosamente e Jimmy abbassò lo sguardo.

Arcadia fissò gli altri puntando, poi, il suo sguardo su Georg. -Sei un Delta!-

Il ragazzo sussultò come se gli avessero dato una scossa. Annuì corrugando la fronte. Ma lei gli sorrise. -Sì, saprai tenerlo a bada, ma ti ci vuole qualche trucco, te lo insegnerà la mia guardia. I figli di Fenrir sono tutti Delta...-

-Tutti?- Teo la guardò sorpreso.

-Vengono scelti solo i Delta, gli altri svolgono normali azioni nei clan di appartenenza. Strano che tu non sei stato trovato di solito li prendono da piccoli per essere addestrati...-

Teo guardava ora la bambina con la bocca aperta.

Lei stava ancora mangiucchiando un po' di tutto, guardando i suoi commensali come fossero loro dei bambini. Prese un altro sorso del succo di frutta e poi li guardò. -Credo che dovreste studiare un po' di più...-

-Non ce le insegnano queste cose...né alla scuola umana, né a quella dei licantropi...-

Arcadia incrociò gli occhi. -Avete perso molte cose nei secoli...dovrò tenervi un corso per spiegarvi tutto....-

-Ce ne sono altri... come te?- Teo la fissò ricordando alcune parole della Dea.

La bambina annuì guardando Paul che la fissava. -Ne nascono 11 per ogni generazione in cui ci sia un Apex Alpha. Uno di noi deve essere sempre al suo fianco, se muore uno di noi ci sono gli altri che lo sostituiscono...-

-Ma l'ultimo Apex prima di me è stato Malphas...-

-Qui....sì...sono esistiti altri Apex...ma...il Lupo Rosso li ha sempre eliminati...e gli 11 sono scomparsi di conseguenza, siamo stati risvegliati quando sei arrivato tu...-

-Lupo Rosso...-Mormorò Paul.

-Sì, tu sai gia di cosa parlo...-

Il ragazzo annuì. -L'ho sognato...molte volte...-

La piccola lo fissò corrugando la fronte.

-Con chi ha comunicato con te o con il tuo lupo?-

-Con entrambi...-

-Sei stato marchiato? Ti ha morso?-

Il ragazzo scosse il capo. -La Dea Luna si e sempre messa fra me e lui...-

La piccola sorrise. -Se lo sogni ancora devi chiamarmi nel sogno...-La voce era strana mentre gli diceva quelle parole, era diventata eterea, come se non uscisse dalla sua bocca.

Paul abbassò il capo in un gesto secco. -Sì, Arcadia.- lo disse come se avesse ricevuto un ordine.

Jimmy guardò Sarah con un piccolo sorrisino.

-Oh, avanti almeno sedetevi vicino...ora che sapete la verità e che ormai sai che è la tua compagna...potete tenervi la mano pubblicamente. Nessuno vi giudicherà e il primo che lo fa, avrà problemi di digestione per qualche giorno...-La bambina si mise in bocca un panino guardando i due che erano arrossiti. Georg ridacchiò spostando la sua sedia e avvicinando quella di Sarah all'amico, per poi rimettersi seduto. I due si guardarono negli occhi e poi come attratti da calamite le loro mani e le loro dita si intrecciarono.

-Georg...smettila di fissarmi...per due motivi, sono piccola e devi aspettare ancora 9 anni... In più sono una figlia della Luna non credo che...- Tossicchiò arrossendo.

Teo fissò l'amico che si era alzato di scatto ansimando e quasi di corsa era uscito dalla sala.

-Sei la sua Mate?-

La piccola arrossì, ma non gli rispose. -E che non avrei dovuto dirlo davanti a tutti... e che non riesco mai a stare zitta...- Emise un sospiro tremulo. -Lo dice sempre anche la mia guardia.-

-Per questo non ti perdo mai di vista!- Una voce roca e dura, ma melodiosa, li fece voltare tutti.

La piccola si alzò di corsa correndo ad abbracciare la nuova venuta. Aveva ancora qualche ferita sul volto e zoppicava leggermente. La ragazza strinse le spalle della piccola. Guardò i 4 che la fissavano e poi i suoi occhi si allacciarono a quelli sfumati di un ragazzo con l'aura più forte. Intorno a lui si sentiva una grande forza e una grande potenza. Strinse gli occhi quando la sua lupa iniziò a ringhiare ed a uggiolare come se avesse trovato una bistecca.

Arcadia la guardò spalancando la bocca. Si voltò verso Teo che aveva la medesima espressione della figlia di Fenrir sul volto.

-Oh...oh...qui ci saranno guai...- Mormorò preoccupata.

Un basso ringhiò partì dal petto della ragazza che spostò la bambina dietro di sé quando Teo si era alzato in piedi avvicinandosi.

Teo ringhiava nello stesso modo della ragazza: un Alpha non poteva stare con un Delta, erano distruttivi da soli. Potevano distruggere intere città, per portare a compimento le loro missioni e la sua era di proteggere Arcadia. I delta erano guerrieri e gli Alpha li comandavano.

I ringhi provenienti da entrambi non smettevano anzi aumentavano di intensità, mentre Teo si avvicinava. I suoi occhi erano color cremensi ora, e fissava la Delta perché abbassasse lo sguardo. Ma lei lo teneva alto e continuava a tenere la bambina dietro di sè. Un ringhio più forte e la delta si trovò circondata da una ventina di lupi.

-Fermi!- La voce di Malphas calmò gli animi di tutti. Si mise in mezzo e spostò la ragazza.

-Arcadia...- mormorò con le lacrime agli occhi.

La piccola gli corse incontro abbracciando il vecchio. -Malphas...-

-È bello rivederti...dopo quasi duecento anni...-

Tutti nella sala guardarono la bambina e poi il vecchio, l'unica che fissava lui era la delta.

Teo si passò una mano sul viso. "Con tutte le femmine al mondo una delta! Una delta!?!"

Il lupo dentro di se fremeva, voleva marchiare la ragazza voleva prenderla e portarla via, ma sia lui che Teo sapevano che sarebbe stato un grande errore.

-La lascio alle tue cure, Malphas...vado a cercare Georg...- Guardò i suoi amici che erano ancora con i visi sorpresi per ciò che avevano visto. -Paul, Jimmy, Sarah... spiegatelo ai miei. Ora non credo di farcela a dirlo io a loro...- I 3 annuirono.

Con passo svelto e sicuro uscì dalla sala seguito dagli sguardi preoccupati di tutti, che poi fissarono la delta che stava a due passi dalla bambina. I 3 amici di Teo si guardarono e poco dopo corsero via andando verso l'ufficio dei genitori del loro amico.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top