Stranezze.

-Seraphin...- Rob era di fronte a lei.
-Troppi rumori, la mia lupa stava impazzendo...-
-Ti...dispiacerebbe insegnarmi...come fai a comunicare con gli animali?-
Lei si strinse nelle spalle. -Non pensare. Come quando la natura del lupo esce...-
Il suo lupo interiore era in una sorta di euforia.
-Gli animali non pensano, se tenti di comunicare con loro come con gli umani...non comprendono...parole...loro comprendono i gesti...devi visualizzare i gesti...-
Rob le si mise seduto vicino e lei gli si attaccò vicino.
-Ti...mostro...- Seraphin posò le mani sulle sue tempie.
Una sensazione di dolcezza, come di baci sfiorati nella sua parte animale gli entrò nel cervello. Il suo lupo faceva le fusa a quelle sensazioni. "sei un lupo, non un gatto!" lo sgridò ridendo.
Quando si interruppe il contatto, ridacchiò spostò di nuovo la testa di lato. -ami le coccole...-
-Preferisco quelle vere...- Mormorò avvicinandola testa alla sua e sfiorandole le labbra.
La pressione sulle labbra le faceva battere con forza il cuore nel torace. E dentro di sé sentì un fuoco liquido che le scorreva nel corpo. Si staccò confusa. -Io...mi sento...strana...-
-Stai male?- le chiese subito preoccupato.
Lei scosse la testa arrossendo. -Mi sento accaldata, in alcune zone del corpo...-
Un dubbio lo prese dentro di se. -Sai cosa succede fra maschi e femmine?-
Seraphin lo guardò ridacchiando. -la lezione dei rapporti sessuali me l'hanno fatta a 10 anni...tranquillo, non dovrai spiegarmi di api e fiori...-
Rob rise, dopo che aveva emesso un sospiro.
-Perché quando fai la doccia ridi?-
-Stai 15 anni senza acqua calda...o detergenti...fa...solletico...-
Lui le mise un braccio attorno alle spalle e la strinse a sé. -Sei meravigliosa...-Le disse baciandole la testa.
Lei alzò la testa di scatto. -Perché?-
-Perche ora, quando andrò in doccia, farà ridere anche a me...non so come sia stare senza alcuni piaceri che per noi sono all'ordine del giorno...-
Lei si strinse nelle spalle. -Ci si adatta...-
-Proviamo ad avvicinarci?-
Lei si rimise in piedi stringendosi di nuovo sul suo braccio.