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WhiteWolf.

Nel salone c'erano diversi tavoli da decine di posti, e poi alcuni tavolini piccoli. La portò ad un tavolino separato e nascosto. E la fece sedere. -Hai preferenze sul cibo?-
Lei alzò le spalle.
Fece un gesto ad una ragazza che riempì dei vassoi con alcune cose. Le portò al tavolo e gliele posò davanti.
Seraphin guardò tutto quel cibo quasi con le lacrime agli occhi. Guardò le posate, toccandole per qualche istante. -Io....io...-
-Mangia come vuoi, non ti fare problemi, ok?-
Lei annuì. Prese alcune cose direttamente con le mani riempiendosi la bocca. Quasi non masticava. La sua era fame, una fame quasi primitiva, la guardò ancora sconvolto. 15 anni da sola, scappando e rimanendo quasi sempre lupa, se per puro caso non fossero usciti dai territori e non fossero andati allo stagno, non l'avrebbe mai incontrata. Le piaceva, era bellissima, anche con i suoi modi, dettati dalla solitudine.
-Quale è il tuo cognome?-
Seraphin lo guardò confusa. Era vero, gli aveva detto il suo nome, ma qualcosa dentro le aveva detto di non dirglielo, anche se era il suo compagno.
Sospirò un lungo momento, alzò gli occhi su di lui. -Sono Seraphin Whitewolf...-
-CHE COSA?!?!- Rob si era alzato di scatto dalla sedia facendola cadere. C'era un silenzio in tutto il salone. Lei si era spaventata, si era accucciata di colpo sotto il tavolo tenendosi la testa fra le mani e coprendosi le orecchie.
Sentì che si abbassava e se lo trovò davanti, vide la sua paura e che ringhiava. La fissò negli occhi che erano rossi. -Non volevo gridare, scusa...non ce l'ho con te...esci...-
Lei scosse il capo. -Voglio....andarmene...voglio stare nel bosco...-
-Lascia che ti spieghi prima...non puoi andartene...sei la mia compagna...e sei la alpha dei Whitewolf...la legittima alpha...-
Lei aggrottò la fronte.
-Concedimi qualche settimana...ti spiegheremo tutto...-
-Giura che non griderai più, e che non mi farai più sparare addosso...- allungò la mano con il mignolo su. -Giurin giurello.-
Rob le fece un sorriso dolce, alcuni comportamenti erano tipici di una bambina, anche se era una donna. 27 anni, 15 dei quali passati a nascondersi.
Le prese il mignolo con il suo e le sorrise, sorrise per la prima volta anche lei.
-Ora torna su, che ti faccio portare i dolci...-
Il lieve sorriso divenne un enorme sorriso splendente. Fece un cenno di si con la testa.
Si rimise seduta sulla sedia e quando si trovò davanti 5 dolci le vide delle lacrime negli occhi. Mangiò tutto, e la vide nascondere alcuni panini dentro le tasche.
-Vuoi vedere come siamo strutturati?- le chiese uscendo.
Lei scosse il capo, spaventata.
-Hai voglia di riposare?-Le chiese ancora.
Lei annuì.
-Parli poco...-
-Non...ho...parlato per 15 anni...- Gli rispose tristemente.
-Cosa successe?-
Le vide gli occhi che si scurivano. -Ci hanno attaccato...a casa...senza preavvisi...nessuna difesa....nessun aiuto...-
Vide che tremava, e la strinse fra le braccia. La sentì che si calmava subito. La portò nella sua camera. Con il suo odore vicino, magari si sarebbe sentita piu tranquilla.
Lei guardò il letto matrimoniale sbarrando gli occhi, poi lo guardò. -Io...io...non...-
-Seraphin...- il tono dolce che le rivolse la tranquillizzò. -Tranquilla, voglio solo che tu dorma, e ti starò accanto. Non faremo nulla...-
Lei sospirò.
La prese fra le braccia e la posò piano sul letto. Le tolse i pantaloni e la coprì con le coperte. Poi le si mise vicino e la tenne stretta. Crollò in pochi istanti.

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Prese il suo telefono e mandò un messaggio a Nut e a Cail, rispettivamente il suo beta e il suo gamma.
Rob: "immediatamente fate delle ricerche, e...che nessuno sappia..."
Nut: "Chi?"
Rob: "Seraphin Whitewolf"
Cail: "Cristo!"
Nut: "ma dicevano che la famiglia fosse stata sterminata!"
Rob: "evidentemente no...ti sembra morta?"
Cail: " sei sicuro sia lei?"
Rob: "sicuro, non ha mentito quando me lo ha detto...anzi...era come non volesse dirmelo, ma me lo dicesse solo per dimostrarmi che si fida di me"
Nut: " inizio le ricerche con discrezione..."
Lanciò il telefono sul comodino, e si strinse di più a Seraphin. -Ora sei con me amore mio...nessuno ti farà del male...nessuno...- mormorò fra i suoi capelli.

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