21
La nascita del Re.
-Rimarremmo qui fin dopo la nascita del piccolo, poi mia madre e mio padre lo porteranno al sicuro con Malphas. Mentre andremo a riprendere il tuo branco.- Rob la stringeva a se. Mancava poco al termine di quella gravidanza, e da due giorni, vedeva che lei era insofferente.
-Non...-Emise un sospiro infastidito, muovendosi di lato. -Non abbiamo scelto il nome...-Finì lei, con un altro sbuffo spostandosi ancora.
Rob scoppiò a ridere. -Il nome lo diamo quando entriamo in contatto con i figli...-
Lei annuì e sbuffò di nuovo alzandosi e massaggiandosi in basso la schiena.
Rob guardò le sue mosse. -Ti senti male?-
-Mi da fastidio la schiena...-
Lui le sorrise dolcemente. -Nostro figlio vuol nascere...-
Seraphin si strinse fra le braccia del suo compagno. -Credo di amarti...-
Lui ridacchiò. -Credi?-
Lei alzò le spalle. -Quello che provo è più di un sentimento, per quello credo sia amore, ma...è più forte, più vasto...alle volte mi fa paura, altre mi riempie...-
Le posò la fronte sulla sua. -Mai dichiarazione fu così bella, amore mio...sì quello che provi è amore...ed è ciò che io provo per te, mia Luna...-
Il cuore le batteva frenetico dentro il petto, si baciarono a lungo, mentre le sfiorava il ventre dolcemente.
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Rob guardava come una processione di animali portava foglie, muschio, fiori, e qualsiasi cosa di morbido trovassero. Correvano avanti ed indietro. I lamenti di Seraphin stavano facendo impazzire il suo lupo. La sentiva emettere dei gemiti che gli spezzavano il cuore. Poi un urlo agghiacciante...alcuni istanti di silenzio ed un pianto. Lacrime gli scendevano dalle guance. L'odore che proveniva dalla grotta era forte, liquido amniotico misto a sangue, a sudore all'odore di lei...e ad un nuovo odore. Entrò di corsa dentro. Guardò sua madre che sorrideva, con le lacrime agli occhi, ad un fagotto che teneva fra le braccia. Corse vicino alla sua amata. E sua madre posò fra di loro il loro figlioletto, per poi uscire silenziosamente. Si guardarono a lungo per poi abbassare lo sguardo sulla creatura che sbadigliava e muoveva agitato le manine. Rob con un dito ne sfiorò una, che il piccolo prese. Seraphin fece lo stesso con l'altra ed il bimbo prese anche il dito di lei spalancando di colpo gli occhi. Le iridi avevano lo stesso colore di Rob, quel colore sfumato da blu all'azzurro, ma al contrario. Al centro era chiarissimo e sfumava fino al blu scuro. Lo guardò affascinato. I lineamenti simili ai suoi, ma dai capelli neri come quelli della madre.
Si guardarono di nuovo negli occhi. Un unione di cuori, di spirito e in quel momento anche mentale. E successe, il nome arrivò. Entrambi lo pronunciarono senza esitazione. La Dea Luna aveva suggerito loro il nome del loro bambino. Che sarebbe cresciuto come un normale licantropo, lontano da quelle terre, senza sapere che nel futuro lui sarebbe stato il Re dei Re.
Baciò la sua compagna sulle labbra.
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