18

Il bosco.

-Voglio vederla...-Ringhiò Rob.
Malphas scosse il capo. -Lei deve rimanere  là...-
-Ok, andrò io da lei...devo vederla, sai bene come funziona per noi...-
L'anziano emise un sospiro. -Sì, lo so....stai impazzendo...soprattutto sapendo che è incinta...-
Rob scosse la testa. -Sì, ho bisogno di vederla...-
-Ti porterò da lei, ad una condizione...-
Rob lo guardò sospirando.
-Non devi dirle per cosa vi state preparando, lei verrebbe ad aiutarti e sarebbe la sua fine...la sua e quella di vostro figlio...-
Rob annuì, lievemente più sereno.

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Seraphin si guardava intorno. La grotta in cui erano rifugiati da tempo, era stracolma di animali, come se fossero richiamati da ogni parte per starle vicino. Sospirò, sapeva da tempo ormai cos'era, il suo ventre da lupa era ingrossato, portava in grembo il frutto delle notti con Rob. Dentro di se sorrise dolcemente. Si trasformò in umana, guardandosi il piccolo ventre leggermente arrotondato. Fra se fece qualche conto, erano passate 3 o 4 lune? Uscì dalla grotta e rimase stupita, non solo dentro di essa c'era un accozzaglia di animali, ma anche fuori, animali che di solito erano nemici giurati, convivevano vicini gli uni dagli altri. Le sembrava di essere come in qualche fiaba che le leggeva sua madre da piccola. Gli animali la guardavano, alcuni passeggiavano con lei, e non le permettevano di uscire da quel bosco. Era strano che si stessero radunando tutti là. Era come se lei e il figlio che aveva in grembo li stessero richiamando per proteggerli. E dentro di se, sapeva che ne stavano arrivando degli altri.
Con la coda dell'occhio vide dei movimenti di alcune figure. Guardò meglio erano due uomini che si stavano avvicinando. Gli animali si spostavano lasciandoli passare. Rimase ferma a guardarli, il suo cuore batteva impazzito, la sua lupa lo sentiva, Rob era là. Andò incontro ai due, sorridendo serenamente. Il primo uomo era anziano, lo guardò a lungo. Ricordò il suo volto. -Malphas...-Mormorò.
-Piccola lupa...-Le sorrise questi. Poi si sposto mostrando dietro di lui il suo amato lupo.
"aspetta....amato???" pensò per un secondo, poi il sorriso di lui cancellò ogni altro pensiero e gli corse incontro. Stringendosi con forza al suo corpo. Sentiva la sua lupa che faceva quasi le fusa come un gattino mentre si teneva stretta.
-Mi sei mancato...-Gli disse alzando il viso e cercando le sue labbra.
-Anche tu...amore mio...-La baciò passandole le mani sul corpo nudo. Per poi posare le mani delicatamente sul ventre. Lo sentì tremare e sospirare sulla sua bocca.
Lei si stacco con un sorriso dolce e lui la ricambiò mettendosi in ginocchio, con il volto di fronte a quella piccola sporgenza dove suo figlio cresceva protetto.

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