I Gemelli.

Una vera e propria bufera stava imperversando fuori. Rob sentiva qualcosa nell'aria, pericolo, paura, dolore. Un dolore non suo. Ringhiò facendo girare la testa di Nut.
-Lei sta male...- Gli disse continuando a guardare fuori la pioggia mista a grandine.
Un boato fece spalancare la porta d'entrata. Una ventina di lupi si fiondarono ringhiando alla presenza di un uomo. Rob arrivò all'entrata. -Lei non sta male...lei è incinta...- la voce tonante ebbe qualche attimo di eco per tutto il palazzo.
Rob ebbe un fremito interno. Gli occhi gli si tinsero di rosso e si fiondò sull'altro sbattendolo sul muro.
-Chi sei?- Ringhiò, trattenendo a stento il suo lupo.
L'altro abbassò lento il cappuccio, rivelandone un uomo anziano, il volto pieno di cicatrici e di rughe degli occhi neri e uno sguardo beffardo.
-Prima mi cercate e poi mi date quest'accoglienza....su a cuccia...-Lo spinse leggermente ma gli fece fare un volo di qualche metro indietro.
Rob lo fissò stringendo gli occhi. -Malphas...-
L'altro fece un inchino ironico. -Al vostro servizio, milord...- Si guardò intorno. -Li mandi a cuccia tu, o li metto a cuccia da me?- chiese infine togliendosi il mantello scuro che portava. Un abito in stile medievale gli si rivelò sotto.
Fece un sorriso finto verso Rob. -E va bene, andiamo a parlare, ma dirò cose che non ti piaceranno per nulla...-
L'Alpha fece un gesto e i suoi si ritirarono. Fece un gesto con la testa verso il salotto e dopo che vi entrarono chiuse la porta.
-Come sai che è incinta?- Esplose Rob.
-Oh, dai...ma fai sul serio? Con tutto ciò che potevi chiedermi...mi chiedi questo? E va bene, la sai la cosa di api e fiori...e che quando due mate fanno sesso, la femmina può rimanere incinta?-
Rob ringhiò al tono ironico e fuori luogo dell'altro.
-Ah, insomma non sapete più ridere di voi stessi...-Sbuffò andandosi a mettere seduto sul divano. -È sotto protezione, sta bene, sono fermi, e viene curata...-
-Chi la sta curando? Chi la protegge?-
Il vecchio sbuffò. -Quante domande giovane lupo...-
-Su, ci arrivi con la logica, chi ti ha portato il suo messaggio, con chi lei comunica, chi è sparito dal bosco, e da molti altri boschi?-
-Gli animali la proteggono?-
Il vecchio sorrise. -Oh, non sei stupido allora...-
Rob lo guardò male, i sorrisi del vecchio non arrivavano mai agli occhi.
-Cosa successe veramente fra te e la figlia degli Dei?-
Per la prima volta il vecchio fece un espressione vera, triste. -Non l'ho uccisa io...- Sospirò chiudendo gli occhi. -Mi fu portata via...dalla vita stessa...donò la sua vita per la vita...-
Rob rimase in silenzio. -Un figlio? Avete avuto un figlio?-
L'altro annuì. -La stirpe dei BlueEyes nasce da mio figlio...la stirpe dei WhiteWolf da mia figlia...-
-Gemelli?! Ma è...è...-
-Impossibile? Già...per questo lei è morta, ha dato la sua vita per loro...suo padre incolpò me...sua madre pianse...non le lacrime diedero vita ai due esseri facendoli diventare immortali...ma dei salti generazionali. Tu e lei siete la mia progenie anche se siete lontani da me da molti, molti secoli...-
Rob cadde pesantemente su una sedia. Le gambe non lo reggevano, si passò una mano fra i capelli. Cosa vuol dire che il figlio che nascerà avrà tutto?-
Il vecchio sorrise. -Un figlio che riunisce due clan, due clan che ne forma uno solo, nascendo due gemelli entrambi Alpha, il primo clan si divise....vostro figlio li riunirà, avrà tutto...per questo è pericoloso, entrambi i clan lo riconosceranno come Alpha...-
-Per questo lo zio di Seraphin ha cercato di ucciderla...-
Il vecchio annuì. -Passano i secoli, ma l'amore per il potere è sempre dentro qualcuno...-
-Puoi fare qualcosa?-
-La sto proteggendo...il bosco dove sta ora, è nascosto agli occhi di chi vuol far del male a lei o a vostro figlio...- il vecchio si alzò andandogli vicino e posandogli una mano sulla spalla. -È al sicuro. So che il tuo lupo sta impazzendo...ma sono al sicuro...se va via da dove è ora, verrà uccisa....mentre tu dovrai combattere, per il suo branco, per i WhiteWolf. Per riunirli in un solo stemma...-
Rob guardò il vecchio negli occhi e vide la stessa strana sfumatura che aveva anche lui negli occhi, al centro blu scuro andando a schiarirsi in azzurro.