15
Malphas.
Seraphin dormiva posata fra l'orso e i cinghiali, non comprendeva perché, ma quando era scappata l'avevano seguita. Alzò il muso e si guardò intorno, molti altri animali, nel viaggio si erano accodati. Fra se sorrise guardando animali di diverse specie, che di solito si sarebbero attaccati...essere invece così uniti. Stavano andando verso nord, nel territorio dei WhiteWolf. Si nascondevano e alcune moffette si erano unite al viaggio comprendo tutto con i loro odori. Si rimise giù posando la testa sull'orso e ascoltando il suo battito del cuore.
"Guardava dal basso quel ragazzo di fronte a se, senza nemmeno accorgersene era stretta alla sua gamba, qualcosa dentro la spingeva a lui. I suoi occhi divertiti la guardavano dolcemente. Poi gli morse il polpaccio i suoi denti aguzzi avevano trapassato la stoffa dei pantaloni e si erano infilati nella sua carne. Aveva urlato. -Ahi!- ma lei sorrideva, con le gocce di sangue che le scendevano sul mento.
Sua madre e suo padre la portarono in un'altra stanza scusandosi.
-Perché lo hai morso?-
-Perche lui è mio...deve stare con me...-
I suoi la guardavano allibiti, a 4 anni certe cose non le poteva sapere. -E chi te lo ha detto?-
-La mia lupa...-
-Parli già con la tua lupa?- chiese sorpreso suo padre.
Lei sorrise e scosse la testa come se fosse normale. -Sì con lei e con gli animali, gli uccellini, i topolini...-
Suo padre guardò serio la madre. -Fai chiamare Malphas...-
-Lui no!!!- Gemeva sua madre.
-Va fatto ed ora...non possiamo aspettare...la uccideranno!-
Sua madre pianse mentre correva via. Vide uscire anche suo padre. Seraphin prese delle caramelle e le portò a lui. Il suo lupo. Gliele diede e si strinse sulle sue ginocchia. Respirando il suo profumo, sapeva di muschio e di erba bagnata, come se si fosse rotolato nel sottobosco. Lui le fece una carezza sulla testolina, e lei gli sorrise.
-Ti perdono, ma non mi mordere più, ok?-
Lei gli sorrise e scosse la testolina di capelli neri. -Ok.-
Poi scappò via. "
"Malphas?" si chiese tirandosi su. Non era un sogno era un ricordo. Doveva trovare quel tizio. Ma come trovare qualcuno di cui sapeva solo il nome? Guardò il suo branco di animali che la seguiva. Doveva contattare Rob? Chiedere a lui di trovarlo? Intanto che rimaneva là e quel branco strampalato cresceva?
Sorrise verso un ramo. Un Aquila la stava fissando. Trovò un pezzo di carta e con dei colori fatti dai petali di alcuni fiori ci scrisse solo
"Malphas. S.W.W. "
Legò alla zampa del maestoso uccello il messaggio, che spiccò il volo verso il branco di Rob.
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