Pov di Harry
Sono davvero stravolto. La testimonianza dello studente anonimo mi ha devastato... Il presentimento che l'incidente potesse essere stato causato da Summer sinceramente mi è balenato per la testa, ma solo per un attimo, nelle ore precedenti al mio arrivo in commissariato con Lou.
Ma poi ho rimosso subito quell'idea che fino a poche ore fa ritenevo malsana. Nonostante io in questi lunghi mesi abbia capito che di quella ragazza non ci si può fidare e che può anche essere pericolosa, non credevo che potesse spingersi fino a questo punto.
Ovvio, non abbiamo la certezza che sia stata lei a causare l'incidente di Lisa, ma credo che davvero, nonostante non vi siano ancora prove concrete, il fatto che il testimone abbia visto una ragazza alla guida dell'automobile, risponde già a tutti i miei dubbi.
"Per il momento fate finta di niente!" ha detto il commissario Green più volte a me e Louis. E sono convinto che sia la cosa più giusta da fare, ma ora come ora andrei da Summer e la insulterei prima, e poi le farei molto male.
Certo, non le farei il male che ha fatto lei a Lisa. Non ne sarei capace. Nessuna persona sana di mente ne sarebbe in grado.
Però un paio di ore di paura gliele farei passare tranquillamente.
Il citofono suona dal nulla ed io sussulto, ritornando alla realtà.
"Credo siano arrivate le pizze!" urlo a Lou che se ne sta sul divano con lo sguardo perso nel vuoto.
Ovvio, il mio stomaco è completamente chiuso, sigillato, ma se non mettiamo qualcosa nello stomaco, di questo passo avremo le forze pari a zero.
Il portapizze arriva completamente fradicio. "Piove?" domando, quasi stupito. Fino a poco tempo fa c'era il sole. Sapere che ora piove mi mette una certa inquietudine nel corpo.
fAI TE!" mi risponde lui, con una risata.
Io non rido. Non ne ho proprio la voglia, ma gli sorrido per educazione.
Mi porge le due pizze che abbiamo ordinato e due coca cole gelate. "Le bibite sono in omaggio!" mi dice, prima ancora che io gli dica che non abbiamo ordinato da bere.
Ringrazio, lo pago dicendogli di tenere il resto e, così come è arrivato, se ne va.
Raggiungo Lou in cucina. ha apparecchiato la tavola e mi aiuta a capire quale delle due pizze abbia la mozzarella e quale no.
"Questo non è stracchino!" dico, guardando con mezzo schifo le macchie bianche filanti che stanno sulla superficie della mia pizza.
"SI, è mozzarella, si saranno sbagliati con la consegna!"
Potrei chiamare la pizzeria d'asporto, dirgli che mi hanno portato la pizza sbagliata e via dicendo, ma non ho voglia manco di fare questo, quindi mi siedo ed inizio a mangiare con Louis seduto affianco a me.
Durante la cena rimaniamo in silenzio.
Nonostante io abbia mille pensieri e paure, non voglio condividerle con lui.
Come io per il momento non voglio sapere cosa lui stia pensando...
I nostri cellulari suonano all'unisono e ci guardiamo un po' perplessi.
Mi alzo per recuperare il mio telefono nell'entrata e torno in cucina a sedermi mentre Lou digita qualcosa.
Nella chat che condividevamo io, Lou, Lisa, Amy, Terry e Niall, Niall ha appena inviato una foto di tutti noi insieme.Sento la pizza che mi si blocca nello stomaco e gli occhi che si riempiono di lacrime.
Ricordo benissimo quando abbiamo scattato questa foto, durante una pausa pranzo in giardino, quando ancora io ed Amy stavamo insieme e quando tutta sta merda doveva ancora capitare.
"E'un bastardo!" dice Lou, mentre invia la sua risposta.
*I momenti più belli della mia vita*
Lo guardo e gli do una pacca fraterna sulla spalla.
Niall risponde immediatamente.
"Dobbiamo stare uniti e vedrete che torneranno quei momenti li!"
Invio uno smile che fa l'occhiolino e un cuoricino verde speranza.
Amy non scrive e vado nella mia chat privata con lei per vedere se è on line.
L'ultimo accesso è quello delle 13,07.
Sette ore fa.
Spero che non sia successo nulla di brutto, mi fa strano che stia tutto questo tempo senza entrare su whatsapp.
Louis si alza e inizia a sbrogliare la tavola apparecchiata.
Mentre mi avvicino al lavandino per lavare le posate, prende il bicchiere che ha in mano e lo lancia con tutta la forza possibile immaginabile contro il muro dietro alle mie spalle.
Tutto è come se si bloccasse, intorno a noi.
Lou inizia ad urlare imprecando, inizia a piangere come un bambino e si accascia in terra tra cocci di vetro e disperazione.
Io non so che cazzo fare. E faccio la cosa più naturale che mi viene.
Mi siedo vicino a lui e lo abbraccio.
So che potrebbe tirarmi un pugno da un momento all'altro e disintegrarmi, ma invece si lascia cadere tra le mie braccia e si fa stringere per tutto il tempo.
Piangiamo insieme, come se fossimo una cosa sola.
le sue lacrime si uniscono con le mie, e i nostri singhiozzi sovrastano il silenzio della sera.
"Non ce la faccio, Harry." mi dice, dopo alcuni minuti che a me sembrano un'eternità.
"Lo so, fratello, lo so!" gli rispondo senza sapere che cazzo dire di altro.
Come vorrei avere Amy qui,ora.
A darci forza con le sue parole giuste.
Invece non c'è. Siamo soli io e Louis, soli in questo appartamento triste che sembra rispecchiare totalmente il nostro stato d'animo.
"Ho bisogno di andare da lei!" mi dice, poi all'improvviso, mentre si svincola dal mio abbraccio e si alza.
Mi alzo anche io, asciugandomi le lacrime dal viso e guardo d'istinto l'orologio appeso alla parete.
"Il tempo che arrivi saranno quasi le dieci, Lou, dove cazzo vai!" gli dico, seguendolo verso la sua camera. Appena accende la luce, decine di foto di lui e Lisa insieme mi appaiono davanti.
Lisa che lecca la guancia di un Louis schifato, Lou che fa le corna sulla testa di Lisa mentre lei sorridendo mostra un foglio con su scritto TI AMO, due calici di champagne che si intrecciano davanti ad un tramonto,...
La stanza di Louis è un mausoleo di tenerezza ed io mi sento di troppo, qui dentro.
"mi basta restare li fuori. Sapere che lei è vicino a me."
"Ti accompagno!" dico, uscendo dalla stanza e andando a recuperare la mia giacca nell'entrata.
"Non c'è bisogno!" mi dice, raggiungendomi mentre, scalzo, cerca le scarpe.
Sono buttate alla rinfusa accanto al divano e gliele indico.
"Ti accompagno e poi me ne vado, se vuoi."
Mi guarda come per ringraziarmi mentre si infila le Vans marroni uguali a quelle che ho io.
"Va bene, dai."
Usciamo dal palazzo poco dopo e per fortuna ha smesso di piovere, anche se i lampi in lontananza, insieme a dei flebili tuoni, non promettono nulla di buono.
Entriamo in auto e ci avviamo subito verso l'ospedale.
Ovviamente l'ospedale è deserto e lo accompagno fino al padiglione in cui è ricoverata Lisa.
"Qualsiasi cosa, chiamami. A qualsiasi ora!" gli dico mentre esce dalla macchina. Prima di chiudere la portiera Louis mi guarda. "Ti voglio bene!"
"Anche io!" gli rispondo, con la voce che mi trema.
Mi sorride e va via.
Aspetto che LOu sparisca dietro la porta scorrevole e rimetto in moto l'auto per ripartire.
L'autoradio si accende autonomamente e una canzone che non ho mai sentito riempie l'abitacolo.
faccio un cenno di saluto e di ringraziamento al ragazzo che, all'uscita dall'ospedale mi apre la sbarra per farmi andare via e mi avvio verso la strada principale.
Spengo la radio e non so manco io dove sto andando.
Mi accosto in prossimità di un semaforo e guardo il cellulare.
Amy.
Ultimo accesso 13.07.
Inizio a farmi prendere dall'ansia, scendo dall'auto accesa con le quattro frecce per prendere un po' d'aria e provo a chiamarla.
Il cellulare suona a vuoto.
Dopo un po' la segreteria mi invita a lasciare un messaggio.
So che tanto Amy non lo ascolterebbe, quindi riattacco.
DOpo pochi secondi le sto inviando un audio.
"Amy...per favore. mi chiami appena puoi? Voglio sapere come stai e parlarti un po!"
Pur sapendo di non averlo, cerco sulla rubrica il numero di rayan.
Alla fine, decido di chiamare Niall.
"Ehi, cosa succede?" mi domanda allarmato, appena risponde.
"Non riesco a trovare Amy!"
"In che senso non la riesci a trovare?"
"La chiamo ma non risponde e su whatsapp l'ultimo accesso è di oggi all'una. Tu l'hai mica sentita?"
Niall mi risponde dopo qualche secondo.
"No, è da stamattina che non la sento. Era abbastanza agitata. Vorrà stare un po' da sola!"
"Agitata in che senso?"
"Piangeva, Harry. E' normale. E' un momento terribile per tutti noi!"
"Non le hai detto niente, vero???"
"Rispetto al testimone?"
"Si
"No, no stai tranquillo. Non sono mica un idiota!"
Ripenso alla foto che ha mandato due ore fa sulla chat di gruppo e un po' idiota in realta credo che lo sia veramente, ma evito di comunicarglielo.
"Lasciala stare per un po', Harry. Vedrai che poi domani ti chiamerà!"
"Lo spero!"
"Lou è con te?" mi chiede, cambiando discorso.
"No, l'ho appena accompagnato in ospedale. Non riusciva a restare in casa!"
"Ma non lo fanno mica entrare!"
"Lo so, gliel ho detto anche io, ma vabbe. Se restare nella sala d'attesa lo fa stare più tranquillo va bene cosi"
"SI, condivido!"
"Dai, ci sentiamo domani!"
"Ok, Harry.
"Niall?"
"DImmi"
"Se la senti, mi avvisi?"
"Certo! Stai tranquillo ora! Vai a casa, fatti una doccia e vai a dormire."
rispondo ok, pur sapendo che passerò un'altra notte quasi in bianco.
terry bisbiglia qualcosa che non riesco a comprendere ma Niall mi svela l'arcano.
"Vuoi mica che io e Terry veniamo li?" mi domanda.
Niall ormai è come se si fosse trasferito da Terry, anche se ha ancora un sacco di cose nell'appartamento che condivideva con me e Lisa.
"No, tranquilli, ragazzi. Me la cavo anche da solo."
"Ok, non farci stare in pensiero. Se la sento ti chiamo."
"Grazie, buonanotte!"
"Buonanotte anche a te, Harry!"
Spengo il cellulare e il fatto che Amy non mi abbia ancora risposto nè provato a telefonare mi infonde ancora più inquietudine.
Sentire Niall non mi ha rincuorato per nulla.
Certo, per lui è facile parlare. Ha la persona che ama affianco e ogni pensiero, ogni dubbio, ogni paura si può sfogare con lei...
Lo mando mentalmente a fanculo, mentre tolgo le quattro frecce e mi avvio verso casa...
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