pov di harry

*ciao amore*
La sua voce assonnata mi fa sussultare. Entrare cosi di soppiatto mentre guardo le foto di Amy e me sul cellulare non è stata una mossa carina. Mi volto ed una Summer mezza addormentata si avvia verso il frigo.
*che fai?* mi domanda,mentre guarda nel mobiletto delle tazze cercando quella che le piace di piu.
Io metto il blocco sul display e poso il cellulare sul tavolo.

*niente,cazzeggiavo* rispondo con non chalance.

Summer prende la tazza azzurra con Steach in primo piano e ci versa un po'di latte freddo dentro.

*va bene se prendo questa?* mi domanda,sedendosi di fronte a me. È curioso come faccia domande solo dopo che ha fatto la cazzata.
La tazza apparteneva ad Amy, e lei ovviamente lo sa.

*fai come vuoi,non mi interessa*

Cio che dico è vero...non è una stupida tazza della mia ex utilizzata dalla mia attuale *fidanzata* a dovermi rovinare la giornata.

*hai dato una festa stanotte mentre dormivo?* summer indica col dito indice il lavabo.
Posso non contare quante bottiglie di birra ci sono perche so esattamente quante ne ho bevute in 5 ore.

*è un periodo un po difficile!* rispondo,alzandomi ed andando verso la finestra,poco lontano dal tavolo.

Guardo fuori, e noto due signori di mezza eta' camminare felici nel viottolo che porta all' edificio. Probabilmente sono la mamma e il papà di qualche studente e sono venuti a trovarlo.

*perche dici cosi? Questo per esempio per me e' un periodo felicissimo!*
La voce di Summer mi riporta alla realtà e la trovo particolarmente fastidiosa. Dio, se la odio!!!!

Prendo una sigaretta dal davanzale e l accendino giallo che vedo posato vicino ai fuochi. In mezzo secondo l accendo e torno alla finestra, poggiando i gomiti sul davanzale.

*beata te!* rispondo, mentre dalla mia bocca esce uno sbuffo di fumo bianco che guardo salire compatto verso il cielo.

*senti Harry. So che è stata dura vedere tuo padre venire arrestato e tua madre a pezzi,ma lo sai che io e la mia famiglia ci siamo e, per cio che mi riguarda,  qualsiasi cosa succeda, io saro sempre con te.*

*è quello il problema!* dico, poggiando la sigaretta sul punto d intersezione tra pollice e dito medio e lanciandola giu dal davanzale.

Sento Summer sbattere qualcosa sul tavolo e quando mi volto sul suo viso noto che è furiosa

*il problema quale sarebbe,sentiamo!*
Mentre dice cosi, si mette comoda sulla sedia e solo adesso noto che sulle labbra ha gia il rossetto rosso mattone e sugli occhi eyeliner e rimmel come non ci fosse un domani.

*il problema è tutto questo schifo. Guardati, Summer. Ti sei appena svegliata e già sei perfetta. Trucco perfetto, capelli impeccabili. Non ti sei manco lavata ancora i denti che sulla bocca hai tre quintali di rossetto. Sei tutta una finzione. Tutto ciò che ruota intorno a te lo è!*

Come capita nei peggiori film, Summer, con un'andatura finta e patetica,si alza dalla sedia, viene verso di me e mi dà uno schiaffo in pieno volto.

Io me lo tengo tutto e resto in silenzio. Cio che dovevo dire l ho già detto e non voglio sprecare altro fiato inutile per lei.

*ripeti ciò che hai detto!* urla, a dieci centimetri da me.

*Smettila, Summer. Sei patetica!*

*puzzi di birra come una merda e ti lamenti del fatto che io invece tengo ad essere sempre carina!*

Questa o non capisce un cazzo, o è pazza da legare.

*tu non vuoi essere solo carina, Summer. Tu sei la perfezione in persona!*

*e ti da fastidio? Ah, ma certo!- continua, togliendo per un attimo lo sguardo su di me come se stesse pensando. Poi mi riguarda e continua - il signorino magari preferisce quella troia di merda e la sua amichetta del cazzo che sembrano appena uscite da un film dell'horror.*

Questa cogliona resta fissa davanti a me e per un attimo ho la tentazione di prenderla a schiaffi. Ma non lo faccio, e sinceramente non so nemmeno il  perché.

Ho bisogno di uscire da questa stanza e la scosto con la mano per farla spostare da davanti a me.

Mi dirigo in sala e lei mi segue. Non molla un colpo ed io proprio non la sopporto.

Non la sopporto mai, in realtà,ma stamattina in particolare

Sembra calmarsi un po.

*tesoro. Scusa, non volevo parlare di quelle due sfigate li. Solo che a volte.. *
Io la interrompo.

*Non sono due sfigate!* ora urlo io, ma lei sembra non scomporsi minimamente.

*ok, scusa, non sono due sfigate. Ma il fatto è che io voglio essere perfetta per te, e per nessun altro. Sposterei mari e monti per te.*
Io non la guardo neppure, mentre mi parla, e non rispondo alle sue provocazioni.

*io ti amo, Harry. E mi fa incazzare quando bevi ed inizi a dire cose senza senso.*

Si avvicina a me ed inizia ad  accarezzarmi i capelli.
*guardaci, amore. Siamo splendidi insieme. Tutti ci invidiano e siamo sulla bocca di tutti quanti qui!*

Io non ce la faccio.
Mi spiace, ma non ci riesco proprio.

Prendo con una mano il tavolino, incurante del centrotavola di vetro pieno di caramelle gommose ai frutti di bosco, e lo lancio letteramente in aria.

Il rumore del centrotavola che va in frantumi riempie la stanza ed in un attimo mi ritrovo in piedi davanti a quel macello.

*ma che cazzo fai, Harry! Tu sei pazzo!* grida Summer, mettendosi le mani tra i capelli.

Mi avvicino a lei, incurante di tutto cio che i miei vicini possano sentire da questo momento in poi.
La prendo con forza per un polso e glielo stringo con tutta la forza che ho.

*fai piano,me lo spacchi!* mi dice Summer, lamentandosi.
Io alleggerisco la presa, ma non la mollo.

*ora hai davvero rotto i coglioni. Io e te non siamo perfetti per un cazzo. È tutta finzione, come lo sei tu, lo è anche la nostra storia di merda.*
Summer inizia a piangere e guarda tutto intorno tranne che me.

*guardami,mentre ti parlo Summer!*
La presa sul suo polso si fa di nuovo forte. Mi spiace, ma ora questa storia deve finire e ho bisogno che ascolti ogni mia minima parola senza il minimo dubbio, da parte mia, che non capisca.

Appena i suoi occhi pieni di lacrime e di rabbia incrociano nuovamente i miei, posso continuare.

*io non ti amo! Anzi, vuoi sapere di piu? Ti odio. Ti odio con tutto il mio cuore. Mi fai schifo tu,la tua famiglia e la gente che frequenti. Mi fa vomitare il tuo profumo di petali di rosa di sta minchia e vuoi saperne di piu?*

Lei guarda il polso stretto ancora dalla mia mano.

*piano,per favore* mi supplica ma io non la sento neppure.

*anche quando scopiamo e tu ti atteggi da porno star mi fa schifo. Penso ad altro e ogni volta non vedo l ora che finisca tutto quanto. Sei una stronza Summer. Tutta la storia di mio padre l hai causata tu di proposito per avermi con te. Ma io vi odio tutti quanti, quindi tra tre secondi esci da questa casa e cio che farai da questo momento in poi non è nel mio interesse. Fallo arrestare,  te e il tuo papino di merda fate anche buttare la chiave. Non me ne frega un cazzo te lo giuro.*

Sento di aver detto tutto ciò che le volevo dire e mollo la presa.

Lei si guarda il polso e mi si scaglia addosso urlando e piangendo come una pazza.

*guarda che cosa mi hai fatto, brutto pezzo di merda!*

Io non guardo neanche e vado in cucina per accendermi un'altra sigaretta.

Passando dalla finestra noto qualche curioso affacciato ad ascoltare ciò che ci stiamo dicendo io e Summer probabilmente da appena è iniziata la discussione. Mi sporgo per un attimo, faccio a tutti un dito medio epico e chiudo la finestra sbattendola, ma non troppo.

Summer mi raggiunge in cucina ed il trucco perfetto che aveva fino a poco fa sul viso, si è ora trasformato in un rigolo nero che le solca le guance.

*te e quella puttana meritate solo
Di morire all inferno!* dice avvicinandosi a me.

*mollami Summer. Ho bisogno che tu sparisca dalla mia vita!*

Il rumore di chiavi nella toppa della porta di casa mi fa perdere la concentrazione sulla sua faccia di merda

*harry?*
Niall è appena entrato in casa e sicuramente è sconvolto dal casino che ha trovato entrando.

*me la pagherai, Harry, te lo giuro!* mi dice Summer mentre si volta per andarsene.

Quante volte le ho gia sentite le sue minacce? E quante volte le ho ingoiate e digerite senza dire un cazzo e rovinandomi la vita?

*Non mi interessa niente, te l ho gia detto * rispondo, buttando le bottiglie di birra nel primo sacchetto che trovo nel mobiletto sotto il lavandino.

La porta di casa sbatte fortissimo, tanto forte che ,nella mia immaginzione,quasi non spacca tutti i cardini che la tengono su.

*mattinaccia?* mi dice Niall scavalcando i cocci del centrotavola sparsi per il salotto

Lo guardo e mi metto a ridere.

Cio di cui avevo piu bisogno, in questo momento, era un amico a cui raccontare tutto il casino che ho fatto appena scoppiare e su cui contare...

Dio, se davvero esiste, me l ha mandato un attimo prima che io potessi fare una strage.

*cazzo ridi amico!Hai appena spaccato il centrotavola di Lisa*

Un misto di terrore prende il sopravvento in me.

Lo stronzo ride.
*scherzo,l ho comprato io da kasamia a 5 euro!*

Gli do un pugno leggero sulla spalla e annodo il sacchetto in cui ho gettato i resti della mia *baldoria* di stanotte

*era un po incazzata la signorina Summer...*nota niall prendendo una bottiglietta di acqua frizzante dal frigo e dirigendosi verso la sala.

*vai a farti una doccia calda per riprenderti. Metto a posto io sto casino*

*ma amico, davvero. Faccio io.*
Dico come scusandomi per il mio carattere di merda che mi porta, ogni volta a spaccare qualcosa.

*tranquillo, Harry. Fatti una doccia e poi mi parli di cosa è successo.. *

Io lo abbraccio.

*grazie fratello!*

Lui mi sorride.
*adesso vai, che qui ho un po' da fare.*

Mi dirigo in camera mia per prendermi una tuta e una maglia puliti quando vedo il cassetto della scrivania semi aperto.

Per un attimo mi prende l ansia e quando mi avvicino capisco che Summer ha colpito ancora.

Nel cassetto non ci sono piu i ritratti che ho fatto di Amy in tutti questi mesi ma, al loro posto, tanti pezzettini di carta disegnata.
Centinaia di pezzettini di carta di tutte le grandezze.

Dovevo finire sta storia con quella pazza psicopatica molto tempo fa. L odio prende il sopravvento.
Tolgo il cassetto dalle guide in un seconso e lo scaravento per terra spaccandolo in tre parti. Tutti i pezzi di carta svolazzano qua e la e, lentamente, si appoggiano per terra.

Niall corre a vedere cosa sta succedendo e quando appare dalla porta della mia stanza mi guarda dispiaciuto.

*la mia vita è tutta una merda* dico, sedendomi sul letto e coprendomi il volto con le mani.

Inizio a piangere e cio che posso sentire, oltre ai miei mille pensieri che mi intasano il cervello, è la sua mano che mi accarezza le spalle come a darmi coraggio.

Dio forse esiste e ne è prova il fatto che Niall in questo momento è qui con me.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top