POV di Harry 35

Amy non risponde al telefono da tre giorni e due ore. Non so che cazzo sta combinando, nè quali siano le sue intenzioni con me, con Lisa,e con gli altri.

La cosa mi sta facendo abbastanza incazzare ed il fatto di sentirmi totalmente solo in questo momento qui mi fa male, parecchio male.

Non riesco a ragionare su nulla e se cerco di farlo, lo faccio in maniera per niente lucida.

Il cellulare squilla.

Lo prendo immediatamente in mano e guardo il display.

"Come sta Lisa?"

Nessuna faccetta che mostri sentimento, nessuna telefonata di convenienza per vedere come sto, come stiamo tutti.

Un messaggio freddo e fastidioso, come chi me lo ha inviato.

"Rispondigli."

Mi dice il tenente Green appena lo legge insieme a me.

Lo guardo come se fosse pazzo. A volte non capisco che cazzo passi per la testa a questo qui, ma poi ogni volta mi dice ciò che ho bisogno di sentirmi dire.

Sembra che capisca le mie emozioni e che quasi mi legga nel pensiero.

"Se gli rispondi, lei non penserà che le stiamo dietro...Penserà che non hai nemmeno un dubbio su di lei e starà tranquilla...commettendo prima o poi sicuramente qualche errore."

Con il voltastomaco apro il messaggio e inizio a digitare la risposta.

"E' in coma farmacologico, è un momento molto difficile!"

Green legge mentre digito e mi dà una pacca sulla spalla allontanandosi verso la sua scrivania.

"E'un momento impossibile, ragazzo, lo so. Ma te e i tuoi amici state dando il massimo!"

Lo guardo ed accenno un sorriso.

Si apre la porta dell'ufficio e Terry entra e si viene a sedere vicino a me.

Lei e Green si salutano, mentre lei poggia due caffè fumanti sulla scrivania.

Green ringrazia e beve subito il suo caffè.

Lo prende amaro, abbiamo tutti avuto il tempo di scoprirlo.

Io non ne ho voglia, minimamente, ma per educazione nei confronti di Terry, prendo il bicchierino di plastica, lo addolcisco con una bustina di zucchero appoggiata vicino ai bicchierini e ne bevo un paio di sorsi.

Mi dà un po' di sollievo, contrariamente a ciò che ho pensato fino a due attimi fa e sono grato a Terry che ha sempre un pensiero carino per chiunque le stia intorno.

"Mi ha appena scritto Summer!" le comunico, appena è comoda.

Lei mi guarda con uno sguardo criminale.

"E' davvero una troia!" sussurra, girandosi l'anello al dito in maniera agitata.

"Stavo dicendo appena adesso ad Harry che siete tutti dei ragazzi davvero in gamba. E' normale in questi momenti che le persone stiano vicine in momenti come questi, ma in tutti i miei anni di carriera non mi è mai capitato di vedere amici cosi affiatati. Siete incomiabili e sono sicuro che se Lisa potesse parlare sarebbe contenta di avvere persone come voi nella sua vita.!"

Terry inizia a piangere. Un pianto sommesso, silenzioso, sofferente.

Un bip dal mio cellulare mi riporta alla cruda realtà.

*Spero con tutto il cuore che possa uscirne del migliore dei modi!*

"E' ancora lei!" comunico a Green e Terry.

"Continua a rispondergli." mi consiglia lui... "In modo abbastanza carino!"

Lo guardo nuovamente, questa volta in malo modo.

Penso che non legga davvero i miei pensieri perchè sennò ora mi starebbe prendendo a pugni...

*grazie!* digito, con uno smile che manda un bacino.

Mi appoggio alla poltrona stremato.

"E' ora che andiate un po' tutti a casa a riposare." dice Green subito dopo.

Non so quante ore avrò dormito questi giorni qui. forse 10 ore in tutto. ed è davvero pochissimo considerando che da quando Lisa ha avuto l'incidente i giorni trascorsi sono già abbastanza.

"Ha ragione, harry." mi dice Terry, immediatamente.

"Sei cotto. Riposando un po', sarete tutti più lucidi. Saranno giorni di fuoco!"

Mi alzo dalla poltrona e stringo la mano a Green.

"Grazie di tutto!" dico guardandolo negli occhi.

"Figuratevi! Faccio il mio dovere!"

Terry saluta Green e prima di uscire sorprende entrambi.

"Il giorno che quella troia sarà in galera butterete la chiave vero?"

Green guarda prima me e poi lei.

"Non posso giurarvelo, ma sicuramente non se la passerà bene!"

Nello sguardo di terry posso leggere un certo senso di sollievo.

"Sarà la nostra vittoria vedere quella puttana dietro le sbarre."

Green fa per stringerele la mano ma lei lo abbraccia.

Io e Terry usciamo dall ufficio e ci avviamo verso l atrio del commissariato. Oramai questo corridoio lo faccio anche ad occhi chiusi, considerando le innumerevoli volte che l'ho attraversato in questi giorni qui.

Io e Terry rimaniamo in silenzio, fino a che non raggiungiamo la mia macchina.

"Passo a prendere tre pizze. te intanto vai a casa."

"Ti accompagno, se vuoi."

"No, no, vai tranquillo. Ci vediamo su. Se Lou volesse cenare con noi chiamatemi che la prendo anche per lui!"

"Ok!" rispondo e, subito dopo, l'abbraccio.

"Amy?" mi dice, mentre ci abbracciamo. "l'hai sentita?"

"No, è una stronza!" rispondo con rancore. La amo con tutto me stesso, ma in questi giorni la sto odiando in un modo spropositato!"

"Non dire così...hai  i tuoi motivi per pensarlo, per carità, ma tornerà."

Un pugno immaginario mi colpisce le tempie.

"Non lo so, a questo punto!"

"Vedrai che andrà cosi!"

L'abbraccio più forte e la sollevo da terra.

terry ride e si divincola.

"Ti voglio bene!" le dico, appena la libero dalla mia stretta.

"Anche io, pazzo!"

Ride mentre lo dice e mentre la guardo penso che in tutto sto casino, non sono davvero solo.

"Ci vediamo dopo a casa!" mi dice, mentre apro l'auto con la chiave automatica.

"Stai attenta!"

Entro e metto in moto.

Apro il finestrino perchè mi manca un po' l'aria e faccio retromarcia per uscire dal posteggio.

terry sta camminando lungo il viale principale e, mentre la sorpasso, suono il clacson per salutarla.

Arrivo al bivio "Spiaggia- Campus" e svolto a destra.

Non so perchè.

Forse perchè su quella spiaggia io ed Amy abbiamo trascorso una giornata bellissima insieme, molti mesi fa.

I marshmallow...la mia promessa...il suo "Ti aspetto!"...

Ricordo tutto come se fosse stato ieri e fa male pensare che da lì ad oggi siano cambiate così tante cose.

Arrivo alla rotonda ed il cellulare inizia a squillare.

Un numero che non conosco lampeggia sul display del telefonino.

DI solito non rispondo, perchè le volte che rispondo a chiamate anonime sono chiamate da call center per pubblicità invasiva, ma in questi giorni potrebbe essere chiunque.

Mi accosto appena uscito dalla rotonda, inserendo le quattro luci lampeggianti.

"Pronto?" dico, in ansia.

"Ciao Harry, scusami se ti disturbo! Sono rayan!"

"Rayan?"

"Si Rayan, l'amico di Amy."

Il fatto che Rayan mi stia chiamando non promette nulla di buono. Vorrei non sentire ciò che ha da dirmi. Un presentimento amaro si impossessa di me e vorrei essere un'altra persona in questo momento.

Qualsiasi altra persona tranne che me.

"Cosa è successo!" domando con l'ansia a mille.

"Niente di grave, insomma, Amy è viva e vegeta. Ma ho bisogno di parlarti. Hai un attimo?"

Certo che ce l'ho un attimo, cazzo!!!

"Si si dimmi!"

E ciò che mi dice appena gli do il via, mi fa crollare nel baratro più profondo della mia anima.




Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top