29
Il film è iniziato da appena tre quarti d'ora che Ryan già dorme.
Guardo il cellulare per vedere se qualcuno mi ha inviato qualche messaggio, ma nulla.
Avrei una voglia matta di chiamare Harry, ma non so se riuscirei a sopportare il tono della sua voce...sarà sicuramente ancora incazzato con me...Chi non lo sarebbe?
Allungo le gambe sul tavolino davanti al divano e cambio canale. Ryan sussulta un po', mi guarda, mi sorride e si gira dall'altra parte continuando a dormire.
Alla televisione a quest'ora non c'è nulla e metto su MTV.
Dopo la prima canzone il mio stomaco inizia a brontolare, così decido di alzarmi e di andare a vedere cosa c'è in cucina.
La casa di Ryan è molto bella e curata.
Ci sono poster di ambienti naturali in ogni dove e foto sue e di altri amici su ogni mobiletto che incrocio.
Arrivo in cucina e non trovo l'interruttore della luce. Accendo il display del cellulare e avanzo stando attenta di non inciampare da qualche parte.
Il frigo, come immaginavo, è mezzo vuoto...ma mi accontento del mezzo wurstel che trovo nel piattino di plastica accanto all'acqua. Prima di mangiarlo lo annuso, ma non puzza, quindi vuol dire che è stato aperto da poco! lo addento e mi sciacquo le mani, attenta a non fare troppo rumore.
La luce della cucina si accende di scatto e mi fa sobbalzare.
"Fai sempre le cose al buio te?" mi domanda Ryan sorridendomi e sfregandosi gli occhi con le mani chiuse a pugno.
"Nelle case che non conosco generalmente si!" rispondo io, ricambiando il suo sorriso.
Ryan si avvicina al frigo e, dopo averlo aperto, mi guarda malissimo.
"Dov'é?"
E' evidente che il soggetto della frase che ha appena pronunciato sia "il wurstel" anche perchè era l'unica cosa che c'era nel frigo!
"sta viaggiando verso il mio stomaco!"
"Sei una stronza!"
"Avevo fame!"
Nel mentre che dico così, Ryan mi afferra per i fianchi e mi solleva appoggiandomi sulla sua spalla a testa in giù come un sacco di patate.
"Dai, Ryan!" rido io a crepapelle.
"Devi tirarlo fuori da questo corpo!" continua a ripetere facendomi ridere sempre di più-
"Se non la smetti te lo vomito in terra!"
A quel punto, Ryan mi lascia andare, liberandomi dalla presa.
"te non sei normale!" dico, continuando a ridere.
Ryan mi abbraccia forte a sè.
"Come va?" mi domanda, come se non ci vedessimo da tremila anni.
"Insomma"
"Forse è ora che andiamo a dormire, che dici?"
Il suo sguardo mi penetra l'anima e il suo mezzo sorriso mi fa quasi impazzire.
L'orologio in cucina segna le quattro e venticinque di notte e, nonostante io non abbia alcunissima voglia di andare a letto, capisco che lui invece ne senta il bisogno.
Mi dirigo verso il bagno mentre Ryan mi apre il divano letto.
Appena esco, dopo tre minuti di orologio trovo il divano letto fatto alla perfezione, con un peluche a forma di orsacchiotto appoggiato sopra il cuscino.
"Buonanotte tesoro!" mi sussurra, abbracciandomi di nuovo.
Io lo stringo forte a me, e respiro il suo profumo a pieni polmoni.
Mi metto a letto, dopo aver messo il cellulare in carica, acceso e con il volume delle chiamate in arrivo al massimo.
Non si sa mai...
Sento il rumore dell'acqua scorrere dal bagno e dopo pochi minuti sento Ryan avviarsi verso la sua camera da letto e spegnere la luce.
La notte è lunghissima, quando hai dei pensieri.
Ho trascorso tutto il tempo a pensare a Lisa, ai miei amici, ad Harry...
E ogni volta che pensavo ad ognuno di loro i sensi di colpa mi hanno attanagliato l'anima.
Cerco di trovare una posizione comoda, ma non riesco. Il cuscino e troppo sottile e la luce del lampione che si trova nella strada qui sotto mi dà fastidio.
Abbraccio il peluchino che mi ha lasciato Ryan e ci piango sopra.
E' tutto una merda in questa cazzo di vita.
Io in primis.
Rovino sempre tutto e qualsiasi cosa bella che ho nella vita riesco ad allontanarla da me.
Sento Ryan tossire dalla camera e capisco che è ancora sveglio.
Senza pensarci due volte mi alzo e mi avvio verso la sua stanza.
"Cosa c'è Amy?" mi domanda sottovoce, appena mi vede apparire sulla porta.
"Posso venire un po' li?" domando avvicinandomi al suo letto.
Ryan, senza dire nulla, si sposta un po' di lato per farmi spazio affianco a lui.
Mi sdraio, mi copro con la coperta che profuma di ammorbidente e gli dico "Grazie"
"Se penso che sei qui, nel mio letto, in casa mia...mi sembra tutto così strano..."
Io lo interrompo avvicinando le mie labbra alle sue.
Lo bacio come non ho mai fatto in vita mia e, senza dargli tempo di fare nulla, mi siedo sopra di lui continuando a baciarlo.
"Amy" sussurra, prendendomi per i fianchi e cercando di fermare il mio movimento.
"Amy, forse ora è meglio che cerchi di dormire un po'!"
Io mi fermo e lo guardo un po' delusa.
"Mi stai dando il due di picche?" gli chiedo, rimettendomi al mio posto.
"Io non potrei mai darti il due di picche, ma sono le cinque e mezza di mattina, hai fatto un viaggio della Madonna, Dio solo sa quali pensieri hai nel cervello e come tu ti possa sentire in queste ore..."
Mi vergogno come una stupida e resto in silenzio.
Ryan appoggia le sue labbra sulla mie e mi sorride nella penombra.
"Hai bisogno di dormire...poi domani, quando saremo più riposati, faremo tutto cio' che vuoi..."
Mentre dice così mi accarezza il seno con le dita e, poi, mi mordicchia il collo.
"Se fai così però non vale!" dico, togliendogli la mano dal mio capezzolo.
"Hai ragione, scusa!"
Sposta il braccio e fa in modo che io mi appoggi con la testa sulla sua spalla.
"Se non ci fossi tu non so cosa farei!" sono sincera, e so che Ryan lo sa.
Mi dà un bacio sulla fronte e mi accarezza i capelli.
Chiudo gli occhi e sento che sto per addormentarmi. Cerco di concentrarmi sul ticchettio dell'orolgio appeso sul muro di fronte al letto. non so perchè, ma è un rumore che comunque sia, mi ha sempre fatto rilassare.
Dopo un po', un suono proveniente dalla sala mi distrae.
"Cazzo...il cellulare!" esclamo parlando tra me e me.
"Te lo vado a prendere io..."
Ryan si alza dal letto e dopo nemmeno dieci secondi è già qui con il mio telefonino tra le mani.
*Scusami per ieri sera. ho esagerato al telefono.*
"E' Harry!" dico a Ryan.
"E' successo qualcosa?" mi domanda, abbastanza allarmato.
"No, mi chiede solo scusa per come mi ha trattato al telefono."
Ryan si rilassa un po' e sbadiglia, mentre si infila sotto le coperte ed incrocia le sue gambe intorno alle mie.
"Amy...io non ce la faccio più a restare sveglio..."
Ha un tono di voce distrutto dalla stanchezza ed io lo rimbocco bene con le coperte e lo bacio sulla guancia.
"Gli rispondo e poi dormo anche io..." lo rassicuro.
"Buonanotte culona!"
Lo guardo da schifo e lui ride.
"Buonanotte deficiente!"
Ryan mi accarezza la schiena e poi si volta dall'altra parte.
Abbasso la luminosità del display e inizio a digitare.
*Non hai niente di cui chiedere scusa. Sono io che ho sbagliato, lo so.*
Dopo pochi attimi, il cellulare mi vibra tra le mani.
*Io ho esagerato, però.*
Gli invio uno smile che manda un bacino ed aspetto una sua risposta che, come immaginavo, arriva subito.
*Ti devo dare la buonanotte o il buongiorno?*
Guardo l'ora...le cinque e cinquantadue.
*La buonanotte. E io a te?*
*La buonanotte*
Vorrei chiedergli che minchia ha fatto fino alle sei di mattina...con chi è stato... dove è andato...
Ma non ne ho alcun diritto.
Invio tre faccine che ridono a crepapelle e gli rispondo.
*Buonanotte allora...*
*Notte anche a te...*
Guardo il display ancora un po' e, appena leggo ultimo accesso e non più on line, poso il cellulare sotto il cuscino e abbraccio RYan.
Mille settecento pensieri mi frullano per la testa ma, a questo punto della notte (O della mattina, dipende dai punti di vista) decido di accantonarli un po' per cercare di dormire.
Il telefono vibra sotto al cuscino.
Lo prendo con gli occhi mezzi chiusi e la luce del display mi dà sin fastidio ma, appena vedo un cuoricino rosso gigante battere sullo schermo sorrido.
Invio ad Harry lo stesso cuore e poi tanti smile innamorati.
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