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"Preghiamo i signori viaggiatori di allacciare le cinture di sicurezza. Tra poco atterreremo"

La voce del pilota mi risveglia dai miei pensieri sempre più cupi e mi allaccio la cintura come la mia vicina di posto.

"Questo è il momento che odio di più!" sussurra tra sé e sé, ma non posso fare a meno di voltarmi verso di lei e sorriderle.

La ragazza ricambia il mio sorriso e, subito dopo, chiude gli occhi ed appoggia la testa al sedile.

L'atterraggio dura qualche minuto e, contrariamente alla fine drammatica che aveva ipotizzato la tipina affianco a me, le ruote hanno toccato il suolo senza alcun problema.

"E'stato un buon viaggio, dai!" le dico mentre entrambe ci mettiamo la giacca e prendiamo le borse sotto ai nostri sedili.

"Si, decisamente!" 

Entrambe ridiamo.

  Nel corridoio la fila di viaggiatori che si accingono ad uscire è molto lunga e aspetto un po' per inserirmi nella coda.

Saluto la ragazza educatamente e, finalmente, esco dal'aereo.

L'aria è umida e mi slaccio la giacca quanto basta per non soffocare.

Arrivo nell'atrio dell'aeroporto ed accendo il cellulare.

Trovo una panchina abbastanza isolata sotto ad un lampione e mi siedo in attesa di capire che minchia fare e dove cazzo andare.

i tre messaggi che mi arrivano su whatsapp mi ansiano un po' e, prima di aprirli, decido di leggerli scorrendo col dito sul destkop abbassando le notifiche.

Harry. "mi puoi chiam..."

Harry. "Dove sei?"

Zack. "tesoro ho letto..."

Lascio per il momento i messaggi in sospeso e vado nella rubrica.

Il cellulare squilla qualche secondo, quando Rayan finalmente risponde.

"Amy, è tutto il pomeriggio che cerco di chiamarti. Porca puttana!"

Il suo tono è abbastanza adirato, ma non mi preoccupo troppo.

"Sono in aeroporto."

"Come in aeroporto. Amy, mi dici dove cazzo stai andando?"

"Sono qui, da te!"

Rayan resta muto qualche secondo.

"Non capisco."

"Non ce la facevo a restare li, Ray. Ho preso il primo aereo e sono venuta qui da te. Scusa se non ti ho avvisato ma..."

Rayan mi zittisce.

"Sei pazza!"

"Mh!" sussurro con lo scazzo.

"Vabbè, aspettami lì. Ci vorrà un'oretta ma ti passo a prendere."

"Se mi dai l'indirizzo prendo un taxi. Qui è pieno!"

Già gli sconvolgerò i prossimi giorni con la mia presenza depressa...mi spiace fargli fare il vaggio in auto per venirmi a prendere.

"Lascia perdere. Preferisco venire io così poi hai tutto il viaggio fino a casa per raccontarmi tutto!"

"Grazie Ray."

"Non pensare però che te la caverai così facilmente!"

Rido alla sua battuta.

"Dai, non ti muovere da lì!" mi dice.

"Non saprei dove andare!" 

Riattacchiamo e lo stomaco inizia a brontolare.

Mi alzo e mi avvio verso l'interno dell'aeroporto per cercare una macchinetta.

Il bar ha menù troppo costosi esposti fuori e non voglio essere spennata per un panino e una bibita.

La macchinetta sembra non esistere in questo cavolo di posto e mi arrendo al bar.

"buona sera. Un panino cotto e mozzarella e un'acqua frizzante."

Il ragazzo alla cassa batte lo scontrino.

"Nove euro e novanta!"

Ma porca puttana penso tra me e me mentre gli porgo una banconota da 10 euro aspettando il resto di pochi spiccioli.

Mi siedo ad un tavolino vicino alla mega finestra che dà sul posteggio e inizio a mangiare con calma.

Per fortuna che il panino è buono. Almeno quello.

Il telefono squilla tra le mie mani mentre navigo su google per cercare notizie aggiornate sull'incidente di Lisa sui siti cittadini.

Il nome di Harry illumina lo schermo e decido di rispondere.

Tanto prima o poi bisognerà affrontare la cosa, quindi è meglio togliermi subito il pensiero.

Metto il panino avanzato nel sacchettino di carta e la bottiglietta d'acqua nella borsa.

"Pronto, Harry!" dico, avviandomi verso l'uscita e salutando con un gesto della mano il ragazzo del bar.

"Amy!"

"Si sono io, dimmi."

So che tra poco Harry esploderà, e sento lo stomaco stringersi un po'.

"Dove sei? Nessuno sa niente di te. Ti ho scritto, nulla. Ti ho chiamato mille volte, sempre spento! Ho chiamato persino Zack per avere tue notizie!"

"Harry sto via qualche giorno."

"Come stai via qualche giorno?"

Ecco...dal modo in cui parla capisco che si sta alterando...ma lo avevo previsto...

"Non posso restare. Mi sento soffocare. Mi sento inutile. Ho mille pensieri e se resto li rischio di impazzire."

"Forse non ho capito bene!"

"Ho paura di sì!"

Le porte automatiche si aprono davanti a me e la brezza di questa serata mi schiaffeggia in pieno il viso. Cerco la panchina di prima e, vedendo che è libera, mi avvio a passi svelti.

"C'è la tua cazzo di amica che sta lottando tra la vita e la morte e tu che fai? prendi e molli tutto perchè non ce la fai?"

"Non è così, Harry! Cerca di capire!"

Non faccio a tempo a finire la frase che lui mi interrompe.

"Sei una stronza di merda, Amy. Lasciatelo dire. Mi hai deluso un sacco porca troia!"

"Harry, per favore!" sento gli occhi riempirsi di lacrime ed i sensi di colpa cadermi addosso come un macigno.

"Lei non ti avrebbe mai lasciato da sola. Questa parte di te mi fa proprio vomitare, sai? Non immaginavo che potessi così toccare il fondo!"

"Ora mi lasci parlare, ok?" dico, alzando la voce tanto quanto basta per far girare verso di me due taxisti che parlottano fuori dalle auto, aspettando probabilmente di iniziare il turno di mezzanotte.

"Qualsiasi cosa dirai non funzionerà!"

"Hai ragione, faccio schifo Harry. Ma è il meglio che potessi fare. Davvero."


"Lei sta morendo e tu scappi? Davvero è il meglio che tu potessi fare?"

Non riesco a trattenermi ed inizio a piangere.

"Mi spiace, Harry."

"Lo so che ti spiace, ma le cose bisogna affrontarle Amy. Se scappassimo tutti Lisa rimarrebbe da sola!"

I singhiozzi sovrastano i miei pensieri e non ribatto.

"Dove sei di preciso?" mi domanda, un po' più calmo.

"Da Rayan. Mi sta venendo a prendere."

Sento Harry sospirare.

"Quel Rayan?"

"Si"


"minchia Amy...come peggiorare tutto quanto!"

"Harry...ne è uscito. Non è come prima!"

Mi asciugo le lacrime che continuano ad uscire violentemente dai miei occhi stanchi.

"Fai la brava, ti prego!"

Non so se intende di fare la brava nel senso di stare lontano dalle droghe o se stare lontana da Rayan, ma pensando alla prima opzione mi sento di prometterglielo.

"Te lo giuro"

"Dai, poi ci sentiamo."

"Harry..."

"Dimmi..."

"Mi spiace davvero."

"Lo so, ma spero che di questa cosa non te ne pentirai in futuro se succedesse qualcosa a Lisa mentre non ci sei."

"Ti ho deluso, vero?"

"Sinceramente si, ma non posso obbligarti a tornare."

Entrambi restiamo zitti, finché non è lui a parlare.

"Dai, ti chiamo domani dall'ospedale."

"Ciao Harry."

"Ciao."

Riattacco e sembra che mi sia crollato addosso il mondo intero.

Metto il cappuccio della giacca sulla testa e rimetto il cellulare nella borsa.

In fondo alla borsa.

Questa telefonata mi ha provato più di quanto non lo fossi già per i cazzi miei, ma Harry mi ha detto delle cose bruttissime e non riesco a smettere di pensare ad ogni singola sua parola...e a Lisa.

Un'automobile arriva nel grande posteggio semi deserto e mi abbaglia per due volte.

Mi alzo e cerco di guardare dentro l'abitacolo.

Rayan mi sorride nell'oscurità ed io corro verso la macchina.

Accosta vicino ai taxisti di prima, che questa volta non mi guardano per nulla.

Entro in auto e mi butto letteralmente tra le braccia di Rayan.

Piango.

Sfogo tutta l'ansia di queste ore.

La telefonata con Harry mi ha dato il colpo finale.

Rayan mi abbraccia e mi accarezza i capelli.

"Calmati tesoro."

Rimango tra le sue braccia come se fossi una bambina bisognosa di tutto l'affetto del mondo.

Il mondo mi sta crollando tutto intorno e ciò che mi rimane in questo momento sono solo Rayan e queste mie lacrime.





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