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Io e Lisa entriamo nel mio vecchio appartamento, quello che ho condiviso con lei, Harry e Niall e l'odore impresso nelle pareti e sui mobili mi accoglie, dandomi una sensazione di familiarità.
Poggio la mia giacca sulla spalliera della sedia di plastica rossa nell'entrata e mi avvio in cucina per preparare qualcosa di caldo.
Il freddo che abbiamo preso oggi preme nelle mie ossa e la cervicale inizia a dolermi un poco.
"Mi faccio una doccia bollente!" Mi urla Lisa dalla sala, mentre prendo il pentolino nell'armadietto sotto al lavandino e lo riempio d'acqua per metà..
"OK!" Le rispondo, sorridendo tra me e me.
So già che Lisa starà in bagno per almeno un'ora. Lo fa sempre. È un po ossessiva compulsiva, dice Niall di solito.
Io penso che usi il momento della doccia come se fosse un po' una coccola.
Ognuno di noi ha momenti che dedica a sé stesso, in solitudine.
C'è chi legge un buon libro per ore intere, chi ascolta musica con le cuffie, chi va dal parrucchiere o in palestra.
Le mie coccole, prima dell'incidente, erano i momenti che trascorrevo con Ryan a inspirare della polvere bianca col naso.
Oggi, il momento che dedico a me, è prepararmi una bella tazza di the caldo sorseggiandolo seduta sul divano.
Spengo il fuoco sotto all'acqua che sbollenta nel piccolo pentolino e vi immergo la bustina di the al limone, aspettando che l'acqua diventi gialla al punto giusto.
Porto la mia tazza fumante in sala e soffio leggermente dentro, per evitare di ustionarmi il palato.
Curioso sul mio cellulare, guardando le foto che Lou mi ha appena inviato.

Ritraggono attimi della nostra esperienza all'Acquario e rido tra me e me mentre, guardando la foto di Lisa vicino al pinguino.

Ma la foto che mi piace più di tutte è quella che ritrae me ed Harry stamattina, addormentati.

Louis ce l'ha fatta senza che ce ne accorgessimo.

Siamo abbracciati, ed Harry ha un'espressione tanto serena sul suo viso, che vorrei che fosse sempre così.

L'angolo degli occhi è delineato perfettamente e le labbra sembrano state disegnate da un angelo.

Il suo viso è a qualche centimetro dal mio ed io, in quel momento, chissà a cosa stavo sognando.

Forse, anzi,  sicuramente a lui.

Premo sullo schermo finchè non appare un elenco di opzioni possibili.

Scelgo "Imposta come immagine della Home" e la guardo per molti altri minuti.

Chissà cosa pensano le persone, guardandoci dal di fuori.

Io penso che insieme stiamo benissimo.

Lui è perfetto, io un po' meno, ma mi completa.

Lo fa totalmente, in ogni attimo delle mie giornate.

Non è molto che stiamo insieme, che possiamo baciarci davanti a tutti e che possiamo camminare mano per la mano.

Ma, nonostante questo, lo amo moltissimo e riempie ogni millimetro della mia anima con un suo semplice sguardo, un suo semplice sorriso.

Suonano alla porta e sono sicura che non siano i ragazzi. Niall ed Harry hanno le chiavi e si aprirebbero da soli.

Mi alzo, appoggiando il mio smart phone sul divano e mi dirigo verso l'ingresso.

Quando ero ragazzina aprivo senza accertarmi chi ci fosse dall'altra parte della porta.

Mia mamma mi sgridava sempre, ma io non lo facevo apposta.

Avevo tanta fiducia nel prossimo che non pensavo possibile che qualcuno bussasse alla porta per poi rapirmi, uccidermi o anche solo importunarmi.

Il quartiere in cui vivevamo, ed in cui la mia famiglia vive ancora, è una zona tranquilla dove tutti si conoscono e dove non è mai successo niente di eclatante.

Ma ho preso l'abitudine a chiedere "Chi è", quando qualcuno bussa alla porta, un pomeriggio a casa di Ryan.

Ho aperto con la mia solita noncuranza, mentre lui era in cucina a preparare due dosi di cocaina, ma al solito dei soliti postini o del classico rappresentate c'erano tre tipi poco raccomandabili che mi hanno spinta in terra per entrare in casa e hanno picchiato Ryan a sangue, lasciandolo quasi senza sensi in terra, ai piedi del tavolo della cucina.

Probabilmente volevano dei soldi che Ryan tardava a restituire, ma non ne ho mai avuto la conferma.

Mi sono preoccupata per lui. Gli ho pulito il volto imbrattato di sangue. L'ho medicato e gli ho tenuto il ghiaccio per mezz'ora contro la mandibola livida.

E, nemmeno per un attimo, mi è venuto in mente che quei tre potevano farmi molto peggio che darmi una spinta. Ma, ora che ci penso, rabbrividisco e mi ritrovo a ringraziare il mio angelo custode per avermi salvato quella volta lì, come tante altre.

"Chi è" domando, con una mano appoggiata alla maniglia della porta.

!Amy, sono Terry!"

Apro la porta e la saluto con un grande abbraccio.

Sono felice di rivederla dopo tanti giorni.

Non la conosco da molto tempo e, con lei, non ho la confidenza tale che mi permetterebbe di confidarle i miei casini o altro, ma rende Niall felice e, anche solo per questo, sento di volerle bene.

"I ragazzi sono ancora fuori. Vuoi un po' di thè?" le domando, mentre entriamo in cucina.

"No, grazie. Un bicchiere d'acqua va bene" mi risponde, sorridendo.

E' davvero bellissima e con la gonna corta e il decoltè scoperto fa si che io mi senta un po' a disagio. Non sono una ragazza brutta, non credo. Ma quando mi ritrovo in compagnia a ragazze così perfette, vorrei sparire in un baleno.

Prendo un bicchiere di vetro azzurro chiaro dalla credenza e glielo porgo, dopo averlo riempito di acqua fresca.

"E così ci dovete dare una notiziona!" dico, cercando di farmi dare qualche anticipazione.

"Sì, ma non posso dire niente a nessuno, finchè non arriva Niall a casa!" mi liquida, sorridendomi amichevolmente.

"Speriamo che arrivi presto, allora!" sentenzio, ricambiando il sorriso.

"hai già preso il regalo per Natale ad Harry?" mi domanda, curiosa.

"In realtà si. Due biglietti per la partita di basket di febbraio!"

"Già, ci sono già poster ovunque!" dice Terry, e l'ho notato anche io.

In città ogni tre metri si può vedere un'insegna pubblicitaria sull'evento e capisco che se a una persona non interessano questi tipi di cose, può pensare che sia una perdita di tempo andarci.

"E tu a Niall?" domando, versandole ancora un po' d'acqua nel bicchiere già vuoto.

"Io gli ho preso il cofanetto con le canzoni più belle dei Coldplay!" mi comunica, soddisfatta.

A Niall piacciono molto i Coldplay e sono sicura che sarà felicissimo del regalo che scarterà tra un paio di giorni.

"Mi sa che hai trovato il regalo perfetto!" commento, sperando di aver scelto anche io il regalo giusto per Harry.

Un attimo dopo, Lisa urla dal bagno.

"Amy, mi porti le mutande per favore? Mi sono scordata di prenderle. Quelle di pizzo nere, perche stasera voglio fare impazzire Niall!"

Ok, probabilmente non si  è accorta che c'è Terry in casa.

Ed ha fatto una grandissima figura di merda, nonostante Terry sembri molto divertita, dato che sta ridendo a crepapelle.

"Te le porto- dico con un tono alto, in modo che mi possa sentire. Poi mi rivolgo a Terry, che continua a ridere- Scusala, è una scema!"

Mi dirigo in camera di Lisa e prendo le mutandine di pizzo nero che mi ha chiesto.

Ha solo ed esclusivamente perizomi ed io mi stupisco, ogni volta, di quanti ne abbia.

Entro nel bagno e la trovo in accappatoio e ciabattine, mentre si aggiusta le sopracciglia davanti allo specchio.

"Qui ci sono le tue mutande!" le dico ridendo.

"Che cazzo c'hai da ridere?" mi domanda, senza guardarmi, continuando il suo lavoro con la pinzetta.

"Rido perchè hai appena fatto una figura di merda con Terry, che ha sentito tutte le minchiate che hai appena detto!"

"Chi c'è?" dice, questa volta mi guarda e leggo nel suo sguardo imbarazzo totale.

"Terry!" ripeto, con enfasi.

"Non ci credo!" dice, coprendosi il viso con le mani.

"Mettiti le tue mutandine e vieni a salutarla, altrimenti passi da maleducata!" dico, uscendo dal bagno ridendo ancora.

Trovo Terry al telefono in cucina e mi siedo sul divano in salotto aspettando che finisca la sua conversazione.

"Scusa, era mio fratello!" mi dice un secondo dopo, sedendosi vicino a me.

Parliamo del più e del meno, mentre sentiamo il rumore del phon provenire dalla stanza dove Lisa è rinchiusa da troppo tempo.

"Ciao mondo!" dice Niall entrando in casa in modo plateale, poco dopo.

"Lisa è in bagno?" domanda Lou, quando noto che Harry non è con loro.

"Si." gli sorride Terry.

"ed Harry dove l'avete lasciato?" chiedo, seguendo i miei amici che stanno portando le borse della spesa in cucina.

"Ha dimenticato delle cose in macchina. Arriva subito!" mi risponde Lou, mentre mette tre bottiglie di birra nel frigo.

Li aiuto a mettere apposto le cose che hanno comprato e, quando trovo un barattolo di crema di arachidi, Niall sbuffa.

"Quello è tuo! Mi ha già menato le palle per convincermi a non assaggiarne nemmeno un po'" sentenzia, indicando il barattolo sigillato che ho tra le mani.

Mi ritrovo con un sorriso da ebete stampato sul volto.

E non vedo l'ora che harry torni a casa per ringraziarlo per avere sempre queste attenzioni per me.





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