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"Su, sbrigati! La corriera passerà tra un quarto d'ora!" dico a Lisa,lanciandole la giacca, mentre si sta ancora infilando le scarpe.
Ho letto in Internet che a febbraio ci sarà una partita dell'Nba in città, per l'anno dello sport, e ho deciso che regalerò due ingressi nei distinti ad Harry.
So quanto a lui piaccia il basket e vedere dal vivo dei grandi giocatori famosi in tutto il mondo, gli farà molto piacere.
Internet dà i numeri oggi a casa, quindi ho chiesto a Lisa di accompagnarmi nel negozio in centro che, oltre a vendere cd e libri, vende anche biglietti per concerti ed eventi teatrali e sportivi.
"Ok, ok, sono pronta! Lo sai, però, che sei pesante?" mi dice lei, sbuffando.
Usciamo di casa dopo aver salutato Niall, che ha guardato tutta la scena ridendo, e ci catapultiamo giù dalle scale.
"Non era più semplice prendere l'ascensore?" mi domanda Lisa, mentre stiamo correndo sull'ultima rampa.
Io la ignoro ed usciamo dal portone a passi svelti.
Per fortuna arriviamo alla fermata dell'autobus che ancora non è passato.
Ci sono dei ragazzi che aspettano, e parlano tra di loro divertiti.
Inizia a piovviginare, ma il destino gioca a nostro favore, oggi, e la corriera arriva dopo appena una decina di secondi.
Io e Lisa saliamo andando a sederci tra gli ultimi posti, i nostri preferiti.
"Quindi, dove stiamo andando?" mi domanda Lisa, dopo essersi legata i capelli in una coda di cavallo.
"Andiamo al Music Store!" le ricordo, rispondendo ad un messaggio di Harry che mi augura buon pomeriggio.
Stamattina gli ho detto che sarei andata a prendergli il regalo di Natale e, nonostante abbia cercato in tutti i modi di farsi dire cosa ho pensato di prendergli, sono stata brava e ho mantenuto il segreto.
"E sei proprio sicura che Louis non gli dica niente?" mi domanda.
"Si, gliel'ho fatto promettere sulla vostra storia!"
Lisa mi guarda indispettita e poi si mette a ridere.
Vederla ridere, dopo tanti giorni in cui l'ho vista piangere, mi fa stare bene.
Siamo tornate al Campus ieri sera insieme a Lou ed Harry e mi sono fermata a dormire in quello che è stato il mio appartamento per un anno intero.
Il telefonino di Lisa squilla e, quando legge il messaggio che le è appena arrivato, noto nel suo sguardo un'espressione strana.
"Chi è?" le domando, d'istinto.
"e' Luke!" mi risponde, rimettendo il cellulare nella tasca.
"E..?"
"E dice che gli manco!"
"Non rispondergli!" le dico, guadagnandomi un suo sguardo assassino.
"Secondo te?" mi chiede sarcastica.
"Secondo me, no. Ma è sempre meglio ricordartelo!"
Luke ha mandato messaggi a Lisa tutto il giorno, ieri, e lei li ha completamente ignorati tutti.
So che se non ci fosse stato Louis, nella sua vita, sarebbe caduta tra le braccia del suo ex senza pensarci minimamente e so quanto si stia sforzando per non rispondergli e per non dargli speranze che, ora come ora, sarebbero solo illusorie.
Lou non sa niente del bacio che c'è stato tra Lisa e Luke la sera prima che lui ed Harry arrivassero per star vicino a Lisa e lei non ha più intenzione di dirgli niente.
Io sono d'accordo con lei.
A questo punto sarebbe solo una cosa che lo farebbe soffrire e rovinerebbe l'equilibrio che stanno costruendo giorno dopo giorno.
Lisa ha deciso di stare con Louis.
E io ne sono felice.
"Devo chiedere a Cam di parlargli. Non possiamo continuare così!"
"Già!" rispondo, evitando di dire a Lisa che Cameron, due ore fa, mi ha mandato un messaggio dove mi ha ringraziato per essere stato vicino a lui e a Lisa in questi giorni e dove mi ha ricordato quanto io sia bella per lui.
Non gli ho risposto, perchè non mi sembrava il caso.
Arriviamo in centro città ed io e Lisa ci alziamo per prepararci a scendere dal pullman.
Appena passiamo affianco ai sedili dove si sono seduti i ragazzi che erano con noi alla fermata fuori dal Campus, questi ci fischiano e uno esclama "Mio Dio, vi scoperei tutte e due insieme!"
Io faccio finta di niente, ma Lisa non ce la fa.
E' più forte di lei.
"Ehi bello! Perchè non ti scopi insieme tua madre e tua sorella?" gli dice, con il dito medio alzato.
Così dicendo, Lisa si guadagna un'ovazione dall'intero autobus, tranne che dallo sfigato pervertito, che la manda a fanculo senza però guardarci più.
L'autista, l'attimo prima di aprirci le portiere, ci sorride.
"Sei una tipa cazzuta. Brava!" dice, rivolgendosi alla mia amica.
Raggiungiamo a piedi la via principale che dista pochi metri e Lisa è ancora sovraeccitata per ciò che è appena successo.
"Ti giuro che gli avrei cavato gli occhi con le mie stesse dita a quel deficiente!"
"Però te la sei cavata benissimo anche a parole, tesoro!" la rassicuro.
"E pensa che quello lì è stato pure lo spermatozoo più furbo tra milioni! Figurati gli altri com'erano, poverini!"
Rido per questa osservazione di Lisa e, quando le squilla di nuovo il telefono, il ragazzo cretino viene messo nelle cose *di cui non ci fregherà più un cazzo*
"Pronto, amore!" dice non appena risponde al suo I-phone glitterato e a me viene facile capire chi sia.
"Si, si. torneremo per cena. ...O Santo Cielo! ...voi siete fuori...ok,Ok. ci sentiamo più tardi!"
Quando riaggancia, Lisa sembra visibilmente emozionata.
"Quindi?"
"Ha detto che, per stasera, lui ed Harry ci stanno preparando una sorpresa!"
"Ohhhhhh!" esclamo, cercando di collegarmi telepaticamente ai loro cervelli per capire quale idea sia potuta nascere questa volta.
"Oramai non si stancano più di farci sorprese!" commenta, allegra.
"Bè, a me non dispiace, sai?" le faccio presente.
"A me neanche!" ribatte, mentre camminiamo attraverso la grande piazza pedonale, contornata da negozi di tutti i tipi.
"Ecco, è quello lì!" dico, indicando un negozio molto grande con l'insegna "Music Store".
Entriamo e noto subito la grande fila che c'è alla cassa.
Vedo passare un ragazzo in maglia arancione e pantaloni neri, tutto indaffarato a portare una decina di confezioni di Cuffie per I-pod nel reparto giusto.
"Scusa, per i biglietti della partita di basket?" domando educatamente.
Il ragazzo mi sorride e noto che ha un piercing sul labbro inferiore.
"Potete mettervi in fila!" mi risponde, sorridendo.
"Non è che puoi farci passare avanti?" chiede Lisa, sfacciata.
"No, mi dispiace!" ride lui. "Buona fortuna!" continua.
"Grazie!" rispondiamo in coro io e Lisa, come due ebeti.
Il ragazzo ci lascia lì impalate, mentre torna a fare il suo lavoro.
"Hai visto che figo???" mi domanda Lisa, stringendo la mia mano e diventando tutta rossa.
"Si, diciamo che non passa inosservato!"
"Mio Dio cosa non gli farei!" continua lei, mentre ci mettiamo in coda.
"Ti ricordo che sei fidanzata!" rido, mentre continua a guardarsi intorno per cercare il commesso con cui abbiamo parlato tre secondi fa.
"E' vero. Ma guardare e non toccare, è il motto! Quindi, con l'immaginazione, posso farci quello che voglio" mi dice, in tono malizioso.
E' l'amica più scema del mondo, ma anche la più simpatica che potessi trovare.
Dopo tre quarti d'ora ho i biglietti della partita dell'Nba in mano e siamo pronte per uscire di qui.
"Che ne dici se andiamo a prendere qualcosa da bere? Stare li dentro mi ha fatto venire la gola secca!" dice Lisa, raschiandosi la gola ed io non posso che accettare l'invito.
Appena entriamo nel bar all'angolo, una voce mi chiama tra i tavoli pieni di gente.
Mi volto e vedo Zayn venirmi incontro visibilmente emozionato.
Lo abbraccio forte, come se non ci vedessimo da una vita.
"Speravo che ieri tornassi a casa!"
"Mi sono fermata a dormire da Harry!"
"L'ho immaginato!" dice, sorridendomi.
Si volta poi verso Lisa, che sta guardando la scena con aria un po' infastidita.
Nessuno se ne accorgerebbe, perchè è bravissima a fingere, anche se il più delle volte è la schiettezza in persona, ma io la conosco troppo bene e mi basta uno sguardo per capire quando qualcosa non va.
"Ti faccio le condoglianze per tua nonna!" le dice Zayn, dandole un veloce abbraccio.
Lisa accenna un sorriso e mi guarda come a dire *possiamo andarcene?*
"Perchè non vi sedete con me e i miei amici? Sono simpatici!" ci dice Zayn.
"Va bene!" rispondo io, guadagnandomi un'espressione di odio da Lisa.
Ci sediamo al tavolo di Zayn, che ci presenta ai suoi amici.
Dopo dieci minuti, Lisa ha già rotto il ghiaccio e intrattiene i ragazzi con la narrazione esilarante di quando ha trovato il professor Smith insieme a Maria, la bidella, in atteggiamenti un po' troppo amichevoli nella scala che porta in palestra.
Arriccio il naso nell'immaginare lo stronzo nano che pomicia con Maria, nonostante sia la millesima volta che sento raccontare l'aneddoto da Lisa.
Zayn, mentre ride ascoltando Lisa, incrocia spesso il suo sguardo col mio.
E' quasi insistente, a volte, e sento una certa sensazione di imbarazzo quando mi sorride e mi sfiora una mano per prendere il suo bicchiere pieno, per metà, di birra.
Mi ha sorriso mille trecento volte da quando ci conosciamo, ma mai così.
Cerco di scacciare via la sensazione che sento dentro di me e torno a concentrarmi sui discorsi esilaranti di Lisa.
E' una ragazza davvero divertente ed è per questo che tutti la cercano e vogliono la sua compagnia.
Tutti, tranne Summer e le sue amiche.
Ma sono delle stupide, quindi non vale contarle.
"lisa, dobbiamo andare adesso. Tra poco passa la corriera!" dico, guardando l'orario sull'applicazione scaricata sul mio cellulare sgangherato.
"Se volete vi possiamo accompagnare noi al Campus. Siete troppo simpatiche e mi spiace che andiate già via!" dice uno dei ragazzi.
Io tiro un calcio sotto il tavolo a Lisa, prima che possa aprire bocca.
"No grazie- rispondo- stasera abbiamo un impegno e dobbiamo prepararci!"
Lisa capisce al volo e beve l'ultimo sorso di Coca cola già in piedi, pronta a mettersi la giacca.
"Come volete, ma almeno lasciate che ve lo paghiamo noi da bere!" dice l'altro amico di Zayn.
"Ok, grazie mille!" rispondo, sorridendo.
Salutiamo i ragazzi e Zayn e, appena stiamo per uscire, Malik mi chiama.
"Ehi Amy!" mi dice, raggiungendomi.
"Dimmi, Zayn!" gli dico, ripensando alle sensazioni che ho provato quando mi guardava, poco fa.
Zayn si avvicina al mio orecchio.
"Torni a casa stasera, vero?" mi domanda tanto vicino, che nessuno ha potuto sentire cosa mi abbia detto, nemmeno Lisa, che è a mezzo metro da me.
Zayn mi sorride, mentre formulo una risposta sensata e cerco di non balbettare.
"Non lo so, puoddarsi che mi fermo da Harry anche stasera!" riesco a dire, tutto d'un fiato.
"Ok, ma ricorda che senza di te in casa mi annoio terribilmente!"
"Ti faccio sapere, ok?"
"Ok, bellezza!"
Gli sorrido ed esco dal locale con Lisa che vuole sapere tutto ciò che mi ha appena detto Zayn all'orecchio.
"E perchè vuole tanto che torni a casa?" mi domanda lei, appena finisco di dirle le tre battute che ci siamo scambiati io e Malik.
"Non vuole che torni a casa! Mi ha solo chiesto se stasera sarei tornata!"
"Ahia ahia! Malik non me la racconta giusta!" dice Lisa, deridendolo.
"Smettila, Lisa. Davvero! Non dire cazzate!" la riprendo, guardando il quadrante della grande meridiana tracciato sul pavimento della piazza su cui stiamo camminando.
"Sarà, ma secondo me Harry ha ragione ad incazzarsi ogni volta che lo vede! E' alquanto fastidioso il modo in cui ti guarda!"
Non l'avevo mai notato prima d'ora, ma oggi, per la prima volta, mi sono sentita veramente a disagio in sua presenza.
"Invece di dire stronzate, accellera il passo, che se perdiamo il pullman arriviamo tardissimo!"
La liquido così e lei capisce che non ho alcuna voglia di continuare a parlare di Zayn.
E' solo un mio amico. Gli piacevo, è vero. Ma abbiamo chiarito le cose fin da subito e, quindi, la cosa che ci provi con me non sussiste.
Mi sto troppo facendo influenzare dai discorsi di Harry su di lui.
Non voglio ci si metta anche lei a farmi venire idee strane che non hanno nè capo, nè coda.
"Non diciamo niente ad Harry e Louis, ok?" domando, appena raggiungiamo la fermata della corriera.
"Ci vivi insieme, Amy. Non vedo cosa ci sia di male nel bere qualcosa con il tuo coinquilino."
"Non c'è niente di male- dico- ma non voglio rovinarmi la serata con Harry per una cazzata!"
Lisa mi guarda e ci pensa un po'.
"E va bene! D'altronde se ve la rovinate voi, ce la rovianiamo anche io e Louis!" commenta.
"Sei una persona perfida!" dico, ridendo.
"Lo so, è per questo che mi ami!" mi risponde, facendomi ridere ancora di più.
Arriva l'autobus e saliamo, tornando a sederci nei posti in fondo.
Per fortuna non ci sono tracce della compagnia di cretini che ci ha fatto compagnia all'andata ed io e Lisa trascorriamo il viaggio di ritorno facendo scommesse su dove ci porteranno stasera Harry e Louis e pensando a come vestirci.
"Se tu mi presti la maglia grigia, io ti presto i miei jeans strappati!"
"Ma secondo te io ci entro nei tuoi jeans strappati?" le domando, scioccata per la sua proposta inverosimile.
"No, non ci entri. Ma se ci metti le braccia al posto delle gambe, puoi usarli come copri spalle."
Ma da dove è uscita questa cretina qui?
Me lo domando ogni volta. E, come ogni volta faccio, penso che, da qualsiasi posto sia uscita, sono la ragazza più ricca della terra per il solo fatto di averla con me.
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