9
"Chi cazzo è sto qui?" mi chiede Liam, indicando Harry alle mie spalle.
Sento Harry agitarsi, ma per fortuna resta in silenzio.
La situazione è surreale.
Nessun rumore. Nessun vocio proveniente da fuori.
Nulla di nulla.
Me ne sto qui impalata.
-È il mio coinquilino- È un tipo dannatamente odioso- È colui che stasera si è preoccupato di vedermi stare male- È un figo- È dolce, quando è in vena e altre milleottocentonovantaquattro possibili risposte si fanno largo nella mia testa.
"È un mio amico" esclamo, alla fine.
Sento Harry chiudere la porta di casa.
"Un tuo amico? E con il tuo amico cosa ci hai fatto fino ad ora, eh, Amy, cosa ci hai fatto?" urla Liam agitando le mani.
"Ehi, amico, forse è meglio che ti dai una calmata!" dice Niall, ponendogli una mano sulla spalla.
Io lo lascio fare, ma sento il fuoco divampare dentro di me e raggiungere il mio viso alla velocità della luce.
"Anche Emily era una mia amica. E con la mia amica che cazzo ci hai fatto, eh, Liam?" urlo, con un tono più alto di quello che ha usato pochi secondi fa lui con me.
Vedo Lisa sconvolta. Ma distolgo subito lo sguardo, e lo rivolgo nuovamente verso Liam.
"Ti prego, vattene!" dico a Liam.
"Non ci penso neanche!" mi risponde lui, strafottente.
La voce di Harry emerge severa nel silenzio di quell'attimo eterno.
"Amy non desidera averti tra le palle!" dice "Quindi puoi anche andartene!"
Liam va verso di lui, finchè si ritrovano faccia a faccia.
"E chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare?" chiede ad Herry.
"Non sono nessuno, ma stai pure certo che se tra dieci minuti non sei fuori di qui, ti faccio passare la voglia di essere entrato in questa casa!"
Liam è rosso dalla rabbia, ma capisce che Harry sta facendo sul serio.
Mi guarda, con un'espressione dolce sul volto.
"Possiamo parlare mezz'oretta? Io e te da soli? Senza amici tra i piedi?" mi chiede Liam.
Harry si agita ancora. "Ti ho detto che..." inizia lui, ma io lo interrompo.
"Ok!" annuisco, controvoglia.
Sento gli sguardi assassini di Niall, Lisa ed Harry voltarsi contemporaneamente verso di me.
Harry mi passa affianco senza guardarmi.
"Com'è facile convincerti, ragazzina!" mi dice, scocciato, mentre lo vedo scomparire dietro la porta della cucina seguito da Lisa.
Niall rimane nell'entrata con me e Liam.
"Se provi solo a fare lo stupido con lei, ti uccido!" dice, guardando Liam dalla testa ai piedi.
"Tranquillo, Niall, le parlo e me ne vado!"
Niall fa sì con la testa. Mi guarda, gli sorrido e se ne va, raggiungendo gli altri.
"Qui?" mi chiede Liam, vedendo che me ne resto, ferma, vicino al divano con le braccia conserte, come faccio sempre quando in realtà non mi interessa un cazzo di ciò che gli altri mi stanno dicendo.
È un po' come chiudermi.
Per abbracciare, allargo le braccia.
Per respingere, le incrocio.
"Ti prego, Amy!"
"E va bene!" sbuffo io, dirigendomi verso la cucina.
Quando apro la porta trovo Lisa e Niall seduti intorno al tavolo ed Harry che cammina, nervoso, avanti e indietro per la stanza.
"Io esco!" comunico ai miei amici ed Harry si volta verso di me con un'espressione tanto dura che abbasso subito lo sguardo.
"Fai presto!" mi dice Lisa. "Solo saperlo nei paraggi mi fa venire il vomito!"
Cerco uno sguardo di approvazione sul viso di Niall, ma non lo trovo.
Esco chiudendo la porta e mi avvio verso l'ingresso, dove Liam mi sta aspettando.
Usciamo di casa e ci avviamo verso il grande posteggio.
Camminiamo in silenzio.
Dovrà dire qualcosa, prima o poi, no?
Sennò che cosa è venuto a fare?
Decido di non parlare finchè non lo fa lui.
Giungiamo alla grande scalinata che porta all'ingresso del dormitorio, dalla parte opposta di dove si trova il palazzone in cui abito.
Mi siedo, perchè non ho più voglia di camminare.
Liam resta in piedi, davanti a me, ed inizia.
"Senti Amy, io non so cosa ti abbia raccontato tua sorella, ma tra me e Emily non è successo un cazzo!" mi dice tutto d'un fiato.
Io lo guardo severa e Liam continua.
"Sì, è vero, l'ho baciata, ma solo una volta e nient'altro!"
Io osservo le mie scarpe da ginnastica bianche con la stellina blu stampata di lato e giocherello con le borchie che stanno tutto intorno.
"Ti prego, Amy, dimmi qualcosa!"
"Voglio che te ne vada!" dico continuando a non guardarlo.
"Io non me ne vado finchè non chiariamo!" dice, si china al mio livello.
Ora ha il viso proprio davanti al mio ed è difficile non guardarlo in questo caso.
"Cosa ci sarebbe da chiarire, Liam?" chiedo con un flebile tono.
Sento che le lacrime stanno per raggiungere i miei occhi, ma le ricaccio indietro come se fosse l'ultima cosa che dovrei fare nella mia vita.
"Ho sbagliato, Amy, cazzo! Ho sbagliato! Non dovevo lasciarti. Non dovevo baciare Emily. E non dovevo sparire quando eri dai tuoi, ok? E lo so. So quanto hai sofferto. Ma cazzo, Amy. Sono venuto fino a qui. Perchè secondo te? Se non ci tenessi veramente, perchè?"
Ok. O lo mando a fanculo o lo bacio e dimentico tutto. Le opzioni sono due.
Non ne ho altre.
Quindi decido.
Smetto di giocare con le mie cazzo di scarpe, lo guardo dritto negli occhi e dico l'unica cosa che decido di dire.
"Vaffanculo, Liam!"
Vedo dal suo sguardo che non se lo aspettava e sento un sollievo assurdo salire dentro di me.
Mi alzo e mi dirigo verso casa.
"Amy, dai!" sento Liam che urla correndomi dietro.
Mi prende un polso e mi fa girare verso di sè.
Io strattono, ma non mi sta tenendo forte e lascia subito la presa.
"Lasciami stare, Ok?" dico, riprendendo a camminare.
Liam smette di seguirmi e di urlare di fermarmi.
Non mi volto.
E arrivo, senza sapere come, a casa.
Ho dimenticato le chiavi nella borsa, nella fretta di uscire ed il cellulare è spento in camera mia. So che è mezzanotte passata, perchè, mentre venivo qui, da sola, mollando Liam al suo destino, ho sentito i rintocchi del grande campanile che sta a meno di un chilometro dal posteggio.
Non posso far altro che suonare il campanello.
Spero che Lisa sia sveglia. Anche perchè non si sveglia nemmeno con un bombardamento nucleare e Niall dorme sempre e solo con la musica a palla nelle orecchie.
Ed Harry è da Summer.
Poi mi viene in mente che il nostro campanello fa un casino madornale e sveglierei tutti quelli che si trovano nel giro di 2 chilometri da qui e perciò opto per il classico Toc Toc.
Busso due volte.
Poi altre due quando sento la porta aprirsi.
"Grazie Lisa!" sto per dire, quando mi accorgo che, in realtà, mi ha aperto Harry.
È incazzato.
Lo capisco perchè mi guarda per un attimo e poi tira diritto verso camera sua dove si chiude sbattendo la porta.
Lisa e Niall non sono nei paraggi.
Quindi vado in camera, in silenzio.
Accendo la luce e prendo il cellulare e, appena lo accendo, ricevo una marea di messaggi di chiamate ricevute.
Mia sorella.
Mia sorella.
Liam.
Liam.
Mia sorella.
Liam.
Un numero che non ho salvato in rubrica.
Di nuovo quel numero.
Di nuovo quel numero.
Poi, sempre dal numero a me sconosciuto, ho ricevuto un messaggio. Guardo l'orario di ricezione. Pochi minuti alla mezzanotte.
Lo apro.
AMY, SONO HARRY. APPENA ACCENDI STO CAZZO DI CELLULARE CHIAMAMI CHE SONO IN PENSIERO.
Lo rileggo tre volte.
Poi decido di alzarmi dal letto ed uscire dalla mia stanza.
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