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Raggiungo il corridoio che porta alla palestra e sento già i palloni che rimbalzano sul pavimento e il coatch urlare.

Entro dalla grande porta a spinta e sorrido nel vedere Harry e Niall in un angolo a fare le flessioni.

Evidentemente non sono riusciti ad arrivare puntuali e, alla fine, l'allenatore li ha messi in punizione.

Mi siedo sugli spalti vuoti e controllo se Cam mi ha inviato gli orari delle corriere. Tutto tace, perciò decido di scrivergli.

*domani arriverò in aeroporto per le tre e mezza*

Dopo sette secondi esatti il mio cellulare vibra e ricevo da Cameron ciò che gli avevo chiesto al telefono.

Alle tre e cinquanta dovrei avere la prima corsa e raggiungerei casa di Lisa e Cam dopo un'ora e mezza.
L'allenatore soffia nel fischietto ed io sussulto.
Ero intenta a mandare un messaggio di ringraziamento a Cameron e non mi sono accorta che la lezione era quasi giunta a termine.
Poso il cellulare nella taschina interna della borsa.
Ogni volta non è bello perdere mezz'ora per cercarlo mentre squilla, quindi ho optato per questo posticino in cui posso prenderlo subito e facilmente.
I ragazzi si dirigono verso gli spogliatoi ed Harry mi fa segno con la mano come a dire *Aspettami li che arrivo.*
Niall non mi nota.
Ha la faccia incazzata e so che è arrabbiato con l'allenatore per avergli fatto perdere un'ora a fare flessioni.
L'ultimo del gruppo è Zayn, che si avvicina a me sorridendo.
"Ehila, com'e' andata in infermeria?" Mi chiede, sedendosi vicino a me e dando mi un bacino amichevole sulla spalla.
"Bene, grazie. E' bastato qualche punto!"
Zayn rilassa il volto.
"Mi spiace non averti potuto accompagnare!"
"Lo so, ma grazie per averci provato!"
"Ti prego, Amy, stai attenta!" Mi dice, dopo averci pensato un po'.
Non capisco a cosa si riferisca e a cosa stia cercando di mettermi in guardia.
Zayn comprende i miei pensieri, e precede la mia domanda.
"A Styles" mi dice subito dopo, scuotendomi non poco.
"Perché dovrei stare attenta ad Harry, Zayn?" Domando, controllando che Harry non esca in questo preciso istante dallo spogliatoio.
"Perché forse non è la persona che credi che sia!"
Mi sto innervosendo parecchio.
"Cosa vuoi dire? Se sai qualcosa che io non so dimmelo subito!"
Zayn abbassa lo sguardo.
"Io non so nulla che tu non sai, Amy. Ma è un ragazzo arrogante, maleducato e a cui piace molto alzare le mani. Non vorrei mai che un giorno possa farti del male!"
Rido tra me e me.
"Non mi farebbe mai del male! Tu non lo conosci!"
Zayn non sa quanto possa essere dolce Harry, e quanto mi faccia sentire importante.
"Non lo conosco quanto te, certo. Ma forse è proprio per questo che riesco a vedere le cose da una prospettiva diversa. Non so se meriti uno come lui"
Sbuffo, nel sentire blaterare Zayn su cose che non conosce nemmeno.
Certo, con lui Harry non è particolarmente simpatico, ma non per questo lo può descrivere come un ragazzo violento.
"Non ti preoccupare, OK? So quello che faccio e quello che mi merito."
Zayn rimane in silenzio e mi accorgo che si sta sfregando le mani sui pantaloncini.
"Abbiamo finito?" Domando nervosa.
Zayn pensa a qualcosa.
"Si, direi di si"
Si alza e si volta per andarsene, quando Harry appare dalla porticina laterale tutto pulito e profumato.
"Pensa a cio che ti ho detto!" Mi raccomanda zayn, mentre va via.
Harry lo guarda malissimo e la tensione tra loro si percepisce benissimo.
Non si salutano nemmeno, ma si guardano con odio.
"Ti ha importunato quel bastardo?"
Mi domanda Harry, dopo avermi dato un bacio veloce sulle labbra.
"No, mi ha chiesto come stava il dito!"
Mento, ma se dicessi la verità su cio' che zayn mi ha detto, finirebbe molto male tra loro.
"Bene, perche senno' gli avrei fatto assaggiare di nuovo il mio destro!"
Non so se mi danno più fastidio i discorsi di zayn o di Harry.
Di certo, se la giocano.
"Lasciamo stare, Harry. Questi tuoi modi del cazzo non ti aiuteranno con Zayn!"
Harry mi guarda come se avessi confermato la teoria degli asini che volano, mentre camminiamo per i corridoi semi deserti.
"Ti fermi da noi, stasera?" Mi chiede, in tono gentile.
"Ci devo pensare"rispondo.
So che dormirò con lui, non aspettavo altro che me lo chiedesse, ma mi piace tenerlo sulle spine.
"E perchè dovresti pensarci, scusa?"
"Perchè con gli sbruffoni non voglio averci granchè a che fare."
Datemi una medaglia, vi prego.
L espressione di Harry è un qualcosa di epico.
Fa qualche passo correndomi dietro, dato che si è fermato in mezzo al corridoio sbalordito per la mia frase, mentre io continuavo a camminare.
"Amy Thompson, quando è che io sarei sbruffone con te, di preciso, scusa?"
Mi sto troppo divertendo, ma mantengo un atteggiamento il più distaccato possibile.
"Mah, fammi pensare..si, ok. Sei uno sbruffone quando dai per scontato che io mi fermi a dormire con te. Per esempio."
Harry si passa una mano tra i capelli
"Ma infatti io l'ho chiesto. Non l'ho dato per scontato!"
"Dai, che sto scherzando!" Dico, e quando vedo che il suo sguardo confuso si tramuta in divertito, inizio a correre, fuori dalla scuola.
Harry mi insegue ed è ovvio che mi riesca a raggiungere quasi subito.
"Lo sbruffone ti ha bloccato, carina. Cosa hai da dire in tua discolpa?"
I suoi occhi sui miei.
Il suo profumo.
Il suo sorriso.
Tutto questo ad un centimetro da me fa si che solo una cosa mi possa venire in mente.
"Ti amo!"
Harry mi sorride ancora di più.
"Non ho sentito bene, signorina Thompson. Può mica ripetere?"
"Io.ti.amo" ripeto, scandendo bene le parole.
Harry mi bacia delicatamente, mentre io chiudo gli occhi per lasciarmi trasportare da questo attimo.
"Ti amo anche io. Anche se sei un po' più stupida di quanto credevo!"
Ridiamo e ci baciamo di nuovo, nel mezzo del cortile, con il sole che sta per tramontare.
Riprendiamo a camminare ed Harry posa il suo braccio intorno alla mia spalla, come è solito fare quando è in vena di tenerezze.

"Quanto pensi di fermarti da Lisa?" mi domanda, interrompendo il dolce silenzio che si era venuto a creare.

"Non lo so ancora. Fino a quando Lisa non avrà bisogno di me."

"Per Natale torni, però, ok?"

Ci penso su. Manca un po' più di una settimana a Natale e non posso pensare di trascorrere tutto questo tempo lontana da lui.

"Te lo prometto!"

Harry mi sorride.

"il nostro primo Natale!" dice poi.

"Già!" commento io.

L'anno scorso l'ho passato a casa di Liam. E se ci penso, non riesco ad immaginare neppure lontanamente come ho fatto a vivere senza Harry prima d'ora.

"Passiamo da casa a prendere le cose che ti serviranno per il viaggio?" mi chiede.

"Si, così non ci penso più!"

Arriviamo quasi alla mia palazzina e credo sia arrivato il momento di affrontare la situazione Malik seriamente.

E' possibile che si incroceranno altre migliaia di volte.

E' possibile che io rimanga nell'appartamento con lui, Scott ed Adam chissà per quanto!

E non posso pensare che ogni volta che saranno nella stessa stanza, o a distanza di qualche metro, facciano le scenate a cui non mi abituerò mai di assistere.

A dire il vero è Harry che fa sempre le scenate, ed io non intendo difenderlo ogni volta che Zayn mi dice che non è la persona adatta per me.

Io so che Zayn si sbaglia a pensarla così, ma non posso convincerlo se Harry ogni volta lo sfida.

"E' possibile che mentre preparo la valigia arrivi Zayn, lo sai vero?" dico, fermandomi davanti al portone.

"Si, certo!" risponde Harry tranquillo.

"Ed è anche possibile che i suoi occhi si fermino sui tuoi per più di tre secondi!"

"Ok, dove vuoi arrivare Amy?"

"Niente, vorrei solo che la smettessi di fare l'odioso quando c'è lui. C'è. Purtoppo per te esiste. Ed abita con me."

"Ne abbiamo già parlato, mi sembra!"

"Si, è vero! Ma non è cambiato ancora niente!" dico severa.

"E cosa dovrei fare? Sorridergli, fare il gentile e fingere che tra voi non ci sia mai stato nulla?"

"Esatto! Dovresti fare questo!"

Harry tamburella le dita sul muro.

"Su, Amy. Lo sappiamo tutti che non vede l'ora di infilarsi nel tuo letto e la cosa mi dà tremendamente fastidio!"

"Tu credi che io possa mai farti una cosa del genere?"

"L'hai già baciato davanti a me, se non ti ricordi!"

"si è vero! ma ho chiarito con lui la sera stessa! E sa benissimo che io amo solo te! Sei tu che forse hai qualche dubbio!"

Harry ci pensa un po' su.

"E va bene!" sospira alla fine.

"Va bene cosa?" sento che ci siamo quasi.

"Va bene. Farò quello che mi hai chiesto di fare"

"E cioè?" so che sono crudele, ma voglio sentirglielo dire.

"Sopporterò Malik fino alla fine dei miei giorni. Ed eviterò di spaccargli quella faccia da culo che ha ogni volta che ci incontreremo!"

Ok, non è proprio questo quello che intendevo quando ho pensato che volevo sentirmi dire da lui cosa gli avevo chiesto, ma sono sollevata.

"Ma sappi che mi sforzerò solo perchè me lo hai chiesto te! Più o meno già un centinaio di volte!"

Come sempre, Harry mi ascolta e, anche se con molti sforzi, riesce a capirmi.

"Ti ho mai detto che ti amo?" gli dico, stampandogli un bacino sulle labbra.

"No!"

"Ti amo!"

Harry mi guarda in modo tenero.

"Come mi piace sentirtelo dire, Amy Thompson!"



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