74. Pov di Harry
Il pranzo è andato bene.
Il tortino di carote contornato da insalata e pomodori ha riempito la bocca di Lisa, che ha smesso per un po' di dire cazzate.
Mi è simpatica, Lisa. Ma a volte, quando apre bocca, sarebbe meglio che ci pensasse mille volte a quello che sta per dire.
In ogni modo, adesso, io ed Amy siamo in macchina e stiamo andando al super mercato a fare la spesa.
Alla radio mettono All of You, ed Amy alza il volume, mentre mi guarda sorridendo.
"Questa canzone mi ricorda te!" mi dice, mentre inizia a canticchiare il ritornello.
"Mi lusinga! La canzone che mi ricorda te, invece, è *I'm a Virgin* di Madonna!"
Amy mi da uno schiaffetto sul braccio e ride.
"Quanto sei deficiente!"
"Però mi ami!" rispondo.
"Dipende dalle volte!" dice, continuando a ridere.
"Io ti amo sempre, invece!" rispondo, e lo dico sul serio-.
Amo Amy sempre, in ogni momento delle mie giornate, in modo indescrivibile.
Amy appoggia la sua mano sulla mia gamba, e la testa sulla mia spalla.
Mi viene difficile guidare con lei appoggiata addosso, ma fa lo stesso e cerco di concentrarmi sulla guida per non far danni.
Arriviamo al supermarket e posteggio nel grande atrio antistante.
Amy esce dall'auto e cerca degli spicciolini nella borsa. Quando ne trova uno, lo inserisce nel carrello ed entriamo a fare la spesa.
Stasera ho pensato di portarla a mangiare fuori.
Amy ci tiene molto alla beneficienza e hanno organizzato una cena a favore dei bambini orfani che popolano una comunità poco distante dalla città.
Lei ancora non lo sa, ma in ogni modo la spesa ci servirà per la colazione di domani e per il pranzo.
"Io vado dal banco frigo!" mi dice, indicandomi un corridoio tra gli scaffali.
"Tu vai a cercare la crema di arachidi!"
Mi dà un bacino veloce e ci dividiamo.
Il super market non è molto affollato a quest'ora, quindi trovo velocemente gli scomparti dedicati alla colazione e allo scatolame vario.
Prendo una confezione di crema di arachidi e, mentre attraverso la parte dedicata a yogurt e latticini vari, decido d prendere una bottiglietta di panna spray.
Sorrido tra me e me.
Da quando conosco Amy, le mie fantasie sessuali frullano nel mio cervello come non mai.
Inizio ad avviarmi verso il banco frigo, dove troverò la mia ragazza.
*La mia ragazza*
E' bellissimo pensare questo di Amy.
E' la mia ragazza, ed io sono innamorato di lei come mai prima d'ora mi era capitato con nessun'altra tipa.
Giro l'angolo e non ci credo.
Summer è davanti a me e, con un'espressione divertita, mi guarda.
"Ehi Harry!" mi dice, mentre le vado incontro, serio.
"Anche tu qui?" continua e sento un nervoso ndescrivibile pervadermi.
"Si, sono con Amy. Ti conviene smammare!"
"Oh, e perchè mai? Non ho mica paura di lei!"
Le converrebbe averne, invece.
Mi si piazza davanti, interrompendo il mio cammino.
"Non ne ho voglia Summer, quindi lasciami passare!"
"No, tesoro! Prima mi devi ascoltare!"
Sbuffo, ma la lascio parlare. Prima lo fa e prima finiamo quest'agonia.
"Sai bene in che casini era tuo padre, prima che il mio gli parasse il culo, vero? Ecco, devi solo ringraziare la mia famiglia per tutto e non mollarmi per la prima troia che ti capita a tiro."
So che se questo discorso andrà ancora avanti, finirà molto male per questa stronza.
"Non so dove vuoi arrivare!"
"Rispondo in malomodo.
"Oh, da nessuna parte, ma sai. Ho detto a mia mamma che mi hai lasciato per una sciacquetta da quattro soldi, e lei non sembrava molto felice!"
"Non me ne frega un cazzo di ciò che pensano tua madre o tuo padre. Non ti amo, Summer. Quindi smettila con i tuoi giochetti!"
"Sarà, ma quando dovrai andare a trovare tuo padre dietro le sbarre, allora cambierai idea!"
"Sei una stronza!" dico, oltrepassandola.
Ha ragione Amy a voler prenderla a schiaffi ogni volta che la vede.
Summer e' insopportabile e non capisco come io abbia fatto a stare con lei tutto questo tempo.
Ora come ora, non la toccherei nemmeno con una mano.
Summer ride dietro di me.
"Ora vai dalla tua sfigata?" mi dice.
"Puoi giurarci!" le rispondo, senza voltarmi verso di lei.
"Vedrai che tornerai da me, Harry. Vedrai!"
"boh se lo dici tu!"
Continuo per la mia strada e raggiungo Amy che ha già riempito il fondo del carrello.
"Ehi, tre ore per prendere una crema di arachidi e...Panna?"
Mi ero scordato di aver preso anche la panna spray, ma, ora come ora, non penso a nulla se non alle parole di Summer.
"Guarda, per stasera ho preso delle patate da friggere e delle lasagne da mettere nel forno a microonde!"
Sorrido a forza. "Benissimo!"
Ho altri programmi per stasera ma, a parte questo, se solo penso a qualcosa da mangiare, mi viene la nausea, in questo momento.
Poso la roba che ho preso nel carrello.
Poi mi avvicino ad Amy e l'abbraccio.
"Ehi, Harry!" mi dice ridendo.
Io non rido, ma ho bisogno di sentirla con me.
La stringo ancora di più e lei smette di ridere.
"Mi stai facendo pura, Harry." dice, mentre si stacca da me.
"Perchè, non posso abbracciarti?" le domando.
"Si, che puoi. Ma ti sento strano!" mi dice, guardandomi come per capire se le sto nascondendo qualcosa.
"Ti amo, Amy. E' solo questo!"
Amy si tranquillizza e mi sorride.
"Ti amo anche io, Styles!"
Mi bacia rapidamente sulla bocca.
"Ok! Possiamo continuare con la spesa?" mi domanda.
"Certamente!" rispondo, sperando che Summer abbia già portato il suo culo lontano da qua.
Attraversiamo il reparto *Cibo per animali* e raggiungiamo il settore dedicato alle verdure fresche.
Amy prende un'insalata, mette tutto sulla bilancia e, quando lo scontrino esce fuori, lo attacca al sacchettino trasparente.
"Abbiamo finito!" sentenzia.
Ci avviamo alla cassa e non c'è coda.
Insisto per pagare io ed Amy cede solo dopo una breve discussione.
"Ce l'ho fatta!" dico, sorridendo alla cassiera mentre le porgo le banconote.
Usciamo dal super market e raggiungiamo la mia automobile. Carichiamo le borse con la spesa nel portabagagli ed Amy va a posare il carrello, mentre io metto in moto.
Quando sale in macchina, indica un punto davanti a noi.
"E' per lei che eri strano?" mi domanda.
Vedo Summer che parla agitatamente al telefono, affianco al suo scooter.
E' inutile negare.
"Si!" rispondo, mettendo la prima.
"Ti ha detto qualcosa?" mi chiede.
"Sempre le solite cose!"
"Cioè?"
"Dai amy"
"Ti ha detto che sono una sfigata e che dovresti tornare da lei?"
"Pressapoco!"
"Ok, on ho più voglia di pensare a lei. Godiamoci i nostri due giorni!"
Sospiro di sollievo, e mi allontano il più possibile da qui, prima che Amy cambi idea e faccia qualche cazzata.
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