72. pov di Harry
"Dio, Amy, la smetti di tenermi i musi?" tutta questa situazione mi mette il nervoso.
Dico sul serio.
"Non ti tengo i musi. Sono semplicemente scoglionata, ok?"
"Allora puoi anche andare a casa!" le rispondo, aprendo il portone.
Spero con tutto il mio cuore che non lo faccia, ma non può prendersela con me ogni volta che Summer rompe le palle.
Tengo il portone aperto qualche secondo ed Amy, dopo averci riflettuto, entra scocciata.
Lisa e Lou sono andati a comprare degli addobbi per l'albero di Natale e Niall è andato a prendere Terry.
Prendiamo l'ascensore senza dire una parola e, sebbene io abbia voglia di baciarla, non lo faccio.
Amy batte il piede per terra e, quando arriviamo al quinto piano, esce senza degnarmi di uno sguardo.
Non appena entriamo in casa, mi avvio in cucina e mi sgolo un sorso di birra gelata.
Sento singhiozzare in sala e raggiungo a passi veloci Amy sul divano.
"Ehi, Amy!" dico, desolato nel vederla così.
"Senti, harry- mi dice Amy tra le lacrime- mi dispiace, ok? Ma non riesco a trattenermi quando si tratta di quella stronza!"
"L'ho capito già da un pezzo!" le rispondo sorridendo, mentre lei continua a versare lacrime, prontamente asciugate dalla manica della sua felpa.
"Vorrei pensare all'anno prossimo ed immaginarci insieme, senza menate e senza casini, ma non ce la faccio!"
Mi metto comodo, e faccio in modo che poggi il suo volto sul mio petto.
"Ascoltami, Amy. Tra un anno saremo insieme, senza casini e senza menate, ok? Summer si troverà un fidanzato e si scorderà di noi. Ma bisogna avere pazienza e stare vicini. Non ha senso discutere ogni volta per colpa sua, Amy! E' una stronza, e facendo così non facciamo altro che dargliela vinta!"
Amy smette di piangere e mi ascolta, attenta.
"Ti amo, Amy. Ti amo tantissmo. Ma amo la Amy dolce, spiritosa, sexy, allegra. Non quella accecata dalla rabbia che picchia le persone alle feste o in caffetteria! Quella Amy lì mi fa paura, perchè so che non è lei la persona che sei realmente."
"Già, quella stronza tira fuori il peggio di me!" mi dice, sospirando.
"Tra un anno saremo insieme! Ok?" le dico, come se la mia fosse una promessa.
"Ok!" risponde Amy, sollevando il viso dal mio petto.
"Non hai paura che tutto questo si ritorcerà contro tuo padre?" mi domanda, e per me le sue parole sono una doccia gelata.
"Cerco di non pensarci!" sono sincero. Se inizio a ragionarci su, potrei anche scappare da Amy e da tutto ciò che amo di lei.
Ma lei è l'unica cosa che voglio, in questa vita, perciò scaccio via ogni pensiero malato.
Amy mi prende una mano e inizia a disegnare con il pollice dei cerchi sul dorso.
"Ti amo, Styles!" mi dice, sussurrando.
"Ti amo anche io, amy, non sai quanto!"
Mi avvicino alle sue labbra e gliele bacio.
Ho sete di lei, dei suoi baci.
Da quando la conosco, non faccio altro che avere il bisogno di sentirla vicino.
Delle chiavi girano nella toppa della serratura.
"Piccioncini! Abbiamo mica interrotto un qualcosa di passionale?" chiede Lisa, seguita da Lou che porta una scatola sotto braccio.
Io ed Amy la ignoriamo ed io mi alzo dal divano per raggiungere Lou e curiosare dentro il cartone che appoggia per terra per togliersi la giacca.
"Che carineee!" esclama Amy, mentre scorgiamo delle palline glitterate di rosso e argento.
"Si, se ti dico quanto sono costate non saresti più così entusiasta!" ribatte Lou, ridendo.
Mi è simpatico questo ragazzo. Un po' strano, è vero, con le sue passioni su serial killer e criminali, ma è un ragazzo molto buono, che ama Lisa e i suoi amici. E' sereno e divertente.
Non giudica e, quando gli altri lo fanno, resta in silenzio.
Non fa domande indiscrete e, nei momenti difficili, sai che è sempre presente.
Si, Lou è uno dei miei più grandi amici.
Non so se lo sa, o se se ne è mai reso conto.
Ma lo so io, e questo mi basta.
"non dire cazzate, Lou. Intanto le ho pagate io con i miei soldi!" risponde Lisa dandogli un buffetto in testa.
Amy guarda la scena divertita, mentre Lisa mi indica dove prendere l'albero di natale, sistemato con cura sul soppalco.
Prendo un cartone rettangolare chiuso per bene con dello scotch e lo passo a Lou, in modo da poter scendere dalla scala con le mani libere.
Rido nel vedere l'entusiasmo di Lisa ed Amy nello scartare l'alberello di Natale e tiro occhiate divertite a Lou che mi guarda sorridendo scuotendo la testa.
Sembrano due bambine, ma il Natale, sinceramente, fa un po' questo effetto anche a me.
Specialmente quest'anno, con Amy vicino.
Non ho ancora pensato a cosa regalarle, ma deve essere qualcosa che le dimostri tutto l'amore che provo per lei.
Deve essere qualcosa che le parli di noi, ma, allo stesso tempo, che rispecchi la sua personalità dolce e solare, che mi ha fatto innamorare così tanto.
In un momento in cui è distratta, vado in cucina e prendo il mio smartphone dalla tasca dei pantaloni. Scorro gli ultimi messaggi ricevuti e cancello quello che ha fatto scatenare l'ira di Amy contro Summer.
*Vicino a quella sfigata, non fai bella figura, tesoro* mi ha scritto.
Non voglio discussioni, non voglio tornare a separare Amy da Summer. Non voglio rivedere mai più la rabbia incontrollabile nei suoi occhi che, quando rispecchiano il suo vero animo, sono più belli persino dell'Universo.
"Che fai Harry?" mi chiede Amy allegra, entrando in cucina.
"Niente, prendevo qualcosa da bere per tutti!" mi invento.
Amy si avvicina a me e mi bacia.
"Fai presto, però, che sta arrivando Niall e tra poco iniziamo a mettere le palline sull'albero!"
"Arrivo subito!" le dico, ricambiando il bacio che mi ha dato tre secondi fa.
Prendo dal frigo tre bibite fredde e dei bicchieri dal mobile sopra al lavandino e mi reco in sala.
"Tra quanto arriva Niall?" domando al gruppo, posando la roba sul tavolino.
"Tra cinque minuti!" risponde Amy, mettendo varie statuine raffiguranti Babbi Natale e pupazzini di neve sul mobile in ingresso.
Lisa sta mettendo i gancetti alle palline e Lou la sta aiutando.
Per un attimo mi viene in mente quando ero bambino.
I natali in casa mia sono stati sempre sereni, fino a quando Ken non ha iniziato a fare uso di sostanze.
Da quel giorno lì, a Natale, non si è mai saputo se sarebbe venuto, se si sarebbe ricordato del Cenone o se, al contrario, sarebbe rimasto sverso in casa di qualche amico strafatto, deludendo tutti noi, in particolare mia madre.
E' strano quando aspetti tanto qualcosa con entusiasmo e, quando arriva, non è come te la immaginavi.
Del Natale ho sempre amato l'attesa, ma poi, spesso, per colpa di Ryan quell'attesa è stata disillusa.
Quest'anno non deve essere così.
Non devo a pensare a Ken e ai casini che procura, non voglio pensare a mio padre, nè a Summer.
Voglio Amy.
Solo e nient'altro che lei.
"Ehi ragazzi! Avete già iniziato?" dice Niall, entrando in casa seguito da Terry.
"Aspettavamo voi!" sentenzia Lisa correndo a prendere le palline.
"Possiamo prima bere? Ho la gola un po' secca!" fa eco Lou, facendomi ridere.
Decidiamo che è una bella idea e ci rechiamo al tavolino dove ho messo le bibite poco fa.
Lou e Lisa prendono un bicchiere di soda.
Amy il succo all'ananas.
Io, mi riempo un bicchiere di birra. E faccio lo stesso con i bicchieri di Niall e Terry.
"Brindiamo al nostro Natale, ragazzi!" dice Lisa, alzando il bicchiere.
Noi imitiamo il suo gesto e scontriamo i bicchieri l'uno contro l'altro.
Il mio sguardo incrocia quello degli altri, come si fa durante i brindisi e quando incontro lo sguardo di Amy capisco sempre di più perchè la amo.
La amo perchè è la creatura più bella del mondo.
E perchè, nell'intero Paradiso, sono sicuro, non esiste anima più dolce della sua.
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