69

Mi sveglio abbracciata ad Harry.

Harry guarda il soffitto pensieroso e, appena nota che mi sono svegliata, mi regala uno dei suoi dolci sorrisi.

Mi bacia sulla fronte e mi stringe a sè. Ricordo nitidamente ogni particolare di ieri sera e, anche se non avrei mai voluto che Harry sapesse del mio passato, sono felice così.

Stava diventando un peso troppo grande da sopportare, specialmente adesso che, stando insieme, si accorge di ogni mio cambiamento di umore.

Gli passo una mano lungo il petto e ricalco i bordi del veliero che si è tatuato sul braccio.

Ripenso a quando ho visto HArry per la prima volta, e ringrazio il Cielo di averlo messo al mio fianco.

Harry sembra leggermi nel pensiero e mi sussurra "Grazie di tutto", contornato da un tenero bacio.

"E' tornato Niall?" chiedo, ricordandomi di come sono entrata furiosa ieri sera.

"No, mi ha scritto che si fermava da Terry!" mi risponde Harry, con un sorriso malizioso.

Nello stesso istante il mio cellulare suona nella felpa, dove l'ho lasciata abbandonata qualche ora fa.

Indosso le mutandine e il reggiseno e mi avvio al divano, seguita da Harry.

"Vuoi un caffè?"mi domanda

"Si grazie!"

Prendo il mio smartphone e vedo che è Lisa.

"Pronto?"

"Ehi, Amy. Che fai oggi?"

"Mmmm vado a lezione, come te!" sono un po' perplessa da questa sua domanda e cerco di ricordare che giorno sia oggi.

"Amy, corri!" mi urla Harry dalla cucina.

"Ma sei stupida? A lezione? Hai guardato fuori dalla finestra?" mi domanda Lisa, mentre raggiungo Harry a passi svelti.

Entro in cucina e vedo Harry affacciato alla finestra.

Mi avvicino a lui e subito rimango affascinata dalla coltre di neve che copre il cortile esterno e i piccoli fiocchi che scendono imbiancando tutto.

"Oh mio Dio, è bellissimo!" sussurro, incantata dalla bellezza di ciò che sto guardando.

Harry mi posa un braccio sulle spalle e mi stringe a sè.

"Diciamo che Scott e Adam hanno sbagliato di qualche giorno! Ci vediamo tra un'ora giù e ci ammazziamo di palle di neve!" ride Lisa, riagganciando.

"Ci ammazziamo di...?" chiede Harry divertito.

"Di palle di neve!"

"Io preferirei stare qui con te tutto il giorno, invece!" Harry versa un po' di caffè fumante in due tazzine.

"Bè, abbiamo tutta la vita!" dico sorridendogli, mentre bevo velocemente per correre a prepararmi.

Mi ricordo di essere venuta qui solo con un paio di leggins una felpa e una giacca, ma per fortuna non ho ancora trasferito tutta la mia roba in casa di Zayn, quindi corro nell'entrata a prendere, dalla scarpiera, i miei stivali alti fino al ginocchio.

"Il bagno è mio!" urlo ad Harry, mentre mi rincorre lungo il piccolo corridoio.

Rido divertita quando mi raggiunge e mi blocca con le sue braccia muscolose.

"Dove credi di andare eh? Non entri in bagno se non vengo con te!"

mi fa il solletico, ed io mi getto in terra, scalciando.

Non riesco a smettere di ridere, ma non mi arrendo.

"Ok, ok!" rido, mentre Harry molla la presa e mi aiuta ad alzarmi.

"Puoi venire in bagno- dico arrendevole.

Ma poi gli do una piccola spinta e, quando perde l'equilibrio e va a finire contro al muro, riprendo a correre.

"Solo quando avrò finito io!"

Raggiungo il bagno un attimo prima di essere raggiunta da Harry, gli faccio una linguaccia e chiudo la porta dando un giro di chiave.

"Ehi, Amy. Ti conviene non uscire più di li!" ride Harry dal corridoio.

Quando finisco di prepararmi, dopo un po', Harry è ancora a petto nudo.

Potrei anche cambiare idea, e decidere di restare a casa con lui oggi.

"Hai finito?" mi chiede, squadrandomi dalla testa ai piedi.

"Si"

Si avvicina a me e mi bacia.

"E' possibile che tu sia sempre così bella?"

Sento il mio corpo essere attraversato da un brivido e, questa volta, lo bacio io.

Harry entra in bagno e decido di rifare il letto dove abbiamo dormito...e non solo.

Sento l'acqua doccia scorrere in bagno e, presa dalla curiosità, apro il cassetto della sua scrivania.

Tiro fuori i foglio con gli appunti che Harry ha preso a lezione e, un po' in ansia, cerco nel cassetto qualcosa che nemmeno io so.

Non sono il tipo che di solito spia nelle cose altrui, ma sento una curiosità dentro di me che mi fa agire contro il mio volere.

Trovo un paio di foto di lui e di Summer al mare.

E poi, in fondo, quasi nascosti, trovo i miei ritratti.

"Li ho fatti molto tempo fa!" mi dice Harry, facendomi prendere uno spavento che quasi svengo.

Rimetto tutto dentro al cassetto velocemente, come per nascondere il misfatto, ma Harry mi si avvicina.

"Scusa, HArry, non so nemmeno io..." mi sto vergognando tantissimo e se ora Harry si incazzasse, avrebbe tutte le ragioni del mondo.

"Se cercavi qualcosa, bastava chiedermelo!" mi sorride e mi prende per una mano.

"Non cercavo niente, in realtà!"

"Ok!"

Prende i disegni che ritraggono il mio viso e li mette tutti sulla scrivania.

Li avevo già visti, la notte che non riuscivo a prendere sonno e sono venuta a dormire nella sua stanza, ma lui non lo sa.

Sorrido imbarazzata e mi fa sedere sulle sue gambe.

"Quale è quello che ti piace di più?" mi domanda.

In realtà sono tutti bellissimi, a parte il fatto che raffigurano me.

Li guardo uno ad uno, finchè scelgo quello che mi ritrae mentre rido.

"Questo!" dico sotto voce.

"E' quello che preferisco anche io!" mi dice.

Mi fa alzare e prende delle puntine da una scatolina sul ripiano appeso sopra alla scrivania.

Si avvicina al letto e lo appende alla parete.

Io guardo i suoi movimenti come se qualcuno mi avesse ipnotizzato.

Si riavvicina a me, prende le foto di Summer e le strappa in tre parti.

"Ora ci sei te, nella mia vita!" HArry mi abbraccia forte a sè, i suoi capelli bagnano il mio volto, e il suo corpo è stretto al mio.

"E' ora di andare, adesso. O Lisa mi odierà ancora di più!"

Annuisco e, mentre Harry và ad asciugarsi i capelli con il phon, rimango seduta sul letto imbarazzatissima.

Si sarebbe potuto infuriare, ma non l'ha fatto.

Mi volto verso il mio ritratto e lo guardo.

Ogni particolare è impresso sul foglio con molta cura.

Mi immagino Harry che disegna di me  al buio, seduto alla scrivania illuminata solo dalla lampada da tavolo.

Lo raggiungo in bagno.

"Ehi piccola!" mi dice, mentre stacca il phon dalla presa della corrente.

"Sei la cosa più bella che mi sia capitata, Harry!" esclamo, sincera.

Lo penso per davvero.

E' stata la cosa migliore della mia vita, e solo Dio sa quanto lo amo.

Hary posa il phon sul mobiletto bianco, e mi si avvicina.

"E tu, sei il mio sogno più dolce che si è avverato!"

Le nostre labbra si sfiorano, ed il nostro bacio delicato mi fa dimenticare di ogni cosa.

Solo io ed Harry.

Tutto il resto non conta.

Il mio telefono squilla violentemente nella mia tasca e non ho dubbi su chi possa essere.

"Ehi stronza, io e Lou siamo già qui sotto. Ti decidi a venire?" mi domanda divertita.

"Si, si Lisa! Dieci minuti ed arriviamo?"

"Arriviamo?"

"Si, io ed Harry!"

Lisa resta in silenzio qualche secondo e poi sbuffa rassegnata.

"E va bene, dai. Vi aspettiamo!"

Quando riaggancia, Harry la imita prendendola in giro.

"E va bene, dai. Vi aspettiamo!"

Mi fa ridere, perchè la imita proprio bene.

"Hai mai pensato di fare l'imitatore?" gli chiedo, mentre ci infiliamo le giacche.

"No, ma ho pensato di sposarti, qualche volta!"

Cerco di capire dal suo sguardo se sta dicendo sul serio.

"Tu sei scemo!" dico, ridendo, mentre gli do una sberletta contro la schiena.

Usciamo dall'appartamento e, quando raggiungiamo il portone un'aria fredda si impossessa di noi.

Non c'è vento, e il silenzio intorno rende la neve che cade ancora più poetica.

Mano a mano che ci avviciniamo al cortile del Campus le voci degli studenti si fanno via via più rumorose e io rido nell'immaginare di tirare una palla di neve in faccia a Lisa facendola incazzare.

"Ehi, la coppia non è ancora scoppiata?" dice Summer mentre ci vede, rivolgendosi ad Harry.

"No tesoro! Ancora no!" se pensa di rovinarmi la giornata, si sbaglia di grosso.

"Non parlavo con te, troia!"

Harry mi prende sotto braccio e passiamo dritti, lasciandola lì imbambolata.

Quando siamo ad un centinaio di metri da lei, Harry si blocca.

"Non devi darle retta, ok, Amy?"

"Ma rompe i coglioni!"

"Lo so, ma ciò che vuole, adesso, è provocarti e nient'altro."

Mi guarda severamente, e so che sta dicendo sul serio.

Sento un toc contro la mia giacca, e quando mi volto qualcosa di freddo mi colpisce sulla fronte.

Lisa ride a crepapelle e adesso, l'unica cosa che voglio, è dare una bella lezione all'amica più stupida che potessi avere.

Prendo una manciata di neve da terra e inizio a rincorrerla.

Harry mi aiuta, bloccandola quando passa affianco a lui, ed io le infilo la neve dentro al cappuccio della felpa e glielo tiro su.

Lisa ride ancora e, quando Harry la lascia, si volta verso di lui e gli alza il dito medio.

Ma dalle risate che gli regala capisco che, finalmente, tra lorotregua è fatta







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